Il telefonino a letto
Grecia: controllo del governo ‒ Mafie e social a nozze ‒ Storace lascia ‒ Gli italiani vanno pazzi per le serie Tv
GRECIA: CONTROLLO DEL GOVERNO SUI MEDIA ‒ Di norma, la stampa dovrebbe controllare il governo. Questo però è sempre più difficile e, spesso, sono i governi che controllano i media. È il caso della Grecia come informa Internazionale . Thanasis Koukakis , un giornalista finanziario di 43 anni le cui comunicazioni circa un’indagine sugli affari di banchieri e imprenditori greci sono state in passato intercettate dai servizi di intelligence del paese , amministrati direttamente dall’ufficio del primo ministro. Non è, però, il solo a essere controllato. Avviene anche per Iliana Papangeli e Stavros Malichudis , giornalisti della squadra di inchiesta di Solomon che si occupa delle condizioni dei migranti in Grecia, hanno scoperto di essere stati sottoposti a sorveglianza dai servizi di intelligence greci che hanno monitorato il loro lavoro con i minori sull’isola di Kos . La Grecia sta al 70° posto nell’indice sulla libertà di stampa. Ovviamente il governo nega tutto e sostiene che nel Paese è garantito il pluralismo.
MAFIE E SOCIAL A NOZZE ‒ Organizzato dalla Fondazione Magna Grecia c’è stato un interessante incontro fra Antonio Nicaso scrittore e storico delle mafie e Marcello Ravveduto, professore dell’Università di Salerno. Quest’ultimo ha ricordato che « Le mafie sono un brand. Hanno imparato dai cartelli dei Narcos. Nessun intermediario, solo autonarrazione. Twitter è diventata la loro agenzia di stampa, Instagram il loro magazine, Facebook è la loro TV generalista e TikTok il loro reality show. I rampolli dei boss sono gli influencer della mafia e hanno una loro colonna sonora, la musica trap ». Secondo Nicaso « Alle organizzazioni criminali basta cercare una famiglia su Google per sapere cosa ha fatto, oggi le mafie non si possono chiudere in pochi territori, è un fenomeno globale ». I social hanno cambiato il modo in cui le mafie si raccontano e l’iconografia del Padrino è definitamente tramontata. Non più silenzio, i boss oggi non si nascondono ma ostentano il loro potere, ostentano le auto e i gioielli, ostentano le loro case lussuose. « È il loro nuovo strumento di propaganda. Siamo passati dai racconti di mafia ai racconti della mafia », ha affermato ancora Ravveduto.
IL TELEFONINO A LETTO ‒ I dati che emergono dal Rapporto Italia 2022 di Eurispes (nel capitolo ‘Consumi e stili di vita tra presente e futuro’), sul fronte della digitalizzazione della vita quotidiana dicono che la netta maggioranza degli italiani, ben il 66,1%. usa il telefonino a letto, al risveglio o prima di dormire. La prima e l’ultima azione della giornata è guardare lo smartphone. La maggioranza lo utilizza mentre guarda la televisione (54,4%) e mentre è in bagno (53,6%); la metà del campione a tavola mentre mangia da solo (50,3%) e il 26,5% anche quando si trova a tavola in compagnia. In tanti utilizzano il cellulare mentre camminano (42,7%). Il 37% del campione fa ‘selfie’ e li pubblica sui social network (fenomeno che dilaga soprattutto nella fascia di età più giovane: 71,5%). Circa un terzo (32,2%) lo usa quando è fermo ai semafori, ma quasi un quarto (23,9%) anche mentre guida: la quota risulta maggioritaria o quasi tra i giovanissimi. Il 28,2% ha l’abitudine di geolocalizzarsi e pubblicarlo sui social, rendendo pubblico dove si trova. Il confronto con le risposte fornite nel 2018, secondo l’Eurispes evidenzia un più frequente utilizzo del cellulare a letto (dal 59,2% al 66,1%) e in bagno (dal 45,3% al 53,6%). Insomma sul comodino prima c’era un libro, ora il telefonino.
STORACE LASCIA IL TEMPO ‒ A fine maggio Francesco Storace ha lasciato l’incarico di vicedirettore vicario del Tempo . A segnalarlo il Foglio , secondo cui dal 30 maggio, l’ex governatore del Lazio passerà a Libero come inviato. Storace era arrivato al Tempo nel 2020, sotto la direzione di Franco Bechis, che, a sua volta, da qualche settimana ha lasciato il giornale degli Angelucci per dirigere Verità &Affari di Maurizio Belpietro . Giornalista professionista dal 1986, Storace ha scritto a lungo sul Secolo d’Italia , di cui è stato anche direttore, e ha diretto il Giornale d’Italia , chiuso nel 2018.
ITALIANI GRANDI CONSUMATORI DI SERIE TV ‒ La conferma arriva da uno studio commissionato da Serially, la prima piattaforma streaming italiana gratuita dedicata a serie TV internazionali inedite in Italia, per comprendere le abitudini di consumo dei propri utenti: la media è infatti di 12 ore alla settimana con un incremento a 15 ore per le donne. Assieme alle serie si mangia di più e non solo snack: il 45% del campione, infatti, è solito consumare i pasti principali più volte a settimana in compagnia delle serie TV. I canali maggiormente utilizzati sono le Smart Tv, i Pc e gli smartphone. Oltre al consumo di cibo, la visione delle serie TV spesso è affiancata ad altre attività. Il pubblico femminile si dedica alle beauty routine davanti ai contenuti in streaming (il 35% delle intervistate almeno una volta al mese) e, tra chi ha dichiarato di fare “altro” (15% degli intervistati), troviamo alcune curiose alternative: da chi cerca di rendere più divertenti le faccende domestiche con la visione di un nuovo episodio (13%) a chi svolge attività fisica (6%) a chi afferma di leggere. E quali sono i generi preferiti? Sul podio troviamo i generi crime (48%) e Sci-Fi (44%.), ( sci-fi è abbreviazione di science fiction-cinema di fantascienza) con un terzo posto, invece, a pari merito al 37% per i generi comedy e fantasy. Immancabili il drama e medical che tra le donne riscuotono un successo maggiore rispetto al campione totale, registrando rispettivamente un 43% e un 25%.
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