Il segreto di Piazza Principe di Camporeale a Palermo
Come il segreto di Fatima o le madonne variamente piangenti, anche noi, in Palermo, abbiamo il nostro segreto, che, come tutti i segreti, rimane segreto, altrimenti che segreto è?
Gironzolando per la mia città a zonzo (credetemi, è bellissimo), più di un decennio fa, mi accorsi che la villa di piazza Principe di Camporeale era circondata da innumerevoli cartelli pubblicitari e chiusa da lamiere e catenacci che ne impedivano la fruizione [1].
Pensavo che si trattasse di lavori in corso, che prima o poi (quest’ultimo avverbio, alle nostre latitudini, è da preferire) sarebbe stata ripristinata per la fruizione ed il godimento da parte dei cittadini. Mi sbagliavo.
Nel 2016 decisi di scrivere al Comune per cercare di capire, ma più significativamente, per sensibilizzare l’amministrazione comunale al bello, come recita l’art.2 dello Statuto del Comune di Palermo [2].
Scrissi in forma di email una lettera semplice [3], o almeno credevo che lo fosse (voi che ne pensate?). La lettera fu inviata inutilmente anche alla sede locale di un giornale nazionale.
Scrissi agli uffici interessati, ma come si conviene quando si gradisce una risposta, inviai l’email quattro o cinque volte, settimanalmente, ogni volta aggiungendo come destinatario qualche "personaggio" che nel frattempo scoprivo doversi interessare. Finalmente arrivò una risposta ... mi si rispondeva indicando burocraticamente ... la topologia della piazza!
Forse mi si voleva punire per aver infranto la filosofia panormita ("cu tu fà fàri?") o per aver disturbato ("ma chìstu chi vuòli?").
E’ passato quasi un altro anno, ho aspettato per assaporare il valore simbolico di codesta missiva, del come vengono trattate le email al Comune di Palermo, stampate e protocollate come nel cartaceo (fa rima con cretaceo), un altro anno per pensare quale singolare segreto si nasconda entro le lamiere, per estrarre il comico dal tragico (Kùndera docet), per gustarlo immaginando l’immane fatica di quattro persone nel distillare una non-risposta, quattro persone che alla domanda "perché la villa è chiusa?" rispondono, in concorso fra loro a vario titolo, che .... "la piazza va da lì a là etc etc.".
Sicché il segreto della non fruibilità della villa di piazza Principe Camporeale, come tutti i segreti, rimane segreto, altrimenti che segreto è? Kafka e Ionesco non avrebbero saputo fare di meglio.
PS chissà se la villa di piazza Principe di Camporeale riusciranno ad aprirla al pubblico nel 2018, quando Palermo sarà "capitale italiana della Cultura" :)
[1] le foto contrassegnate da * sono tratte da google/street view
[2] "... il Comune persegue le seguenti finalità: - la riappropriazione della memoria storica da parte dei cittadini anche attraverso il recupero, la tutela, lo sviluppo e la fruizione collettiva del patrimonio culturale, artistico e monumentale" (https://www.comune.palermo.it/js/server/normative/statuto.pdf)
[3] "Da più di 10 anni la villa di Piazza Principe Camporeale in Palermo non è fruibile ed è perimetrata con lamiere (ormai arrugginite) che presuppongono chissà quali lavori in corso. A peggiorare la situazione innumerevoli cartelli pubblicitari sui marciapiedi intorno. Potreste dire quando la villa potrà essere utilizzata dalla cittadinanza?
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