Il rumore della fontana
Una bellissima testimonianza, corredata da una suggestiva immagine di Castellammare di Stabia, luogo di provenienza e che merita il riconoscimento del nostro contest. SEGUIRANNO ALTRI SELEZIONATI, CONTINUATE AD INVIARE LE VOSTRE TESTIMONIANZE
Castellammare di Stabia 15/3/2020
Il rumore della fontana
E’ pomeriggio e non si esce. Di solito il pomeriggio non esco. Finisco sempre per leggere un libro o vedere un film. Ma ora che non posso, che voglia di fare un giro! Quattro passi o una corsa in auto. In questo pomeriggio incendiato da un ritrovato sole di primavera la macchina comunale sta passando. Una voce maschile ci avverte. Fuori c’è qualcosa di pericoloso! Non si vede ma sarà meglio restare in casa. Però, se uscissi? Se incontrassi qualcuno? Meglio di no. Ho la fortuna di stare in una casa con i balconi che come onde si infrangono sulla riva di un lungomare. Ampi e soleggiati si fanno cavalcare in questi pomeriggi di sole per stare al caldo, leggendo un libro o provando il piacere fresco di una birra.
Il combinato disposto degli eventi mi spinge a mettermi seduto su una di queste onde e a provare a iniziare un romanzo. Qui fuori tutto è sospeso. Mentre il tepore del sole si impossessa di me cerco di concentrarmi. Ma il chiasso del silenzio mi distrae. In tutta questa assenza la risacca del mare e il fruscio del vento diventano i signori del mondo. E nel loro regno sento la presenza insistente del rumore di una fontana. Sola, tra le aiuole rinsecchite del lungomare, la fontanella protesta con uno scroscio che sembra una rivolta. Fluisce continuo e regolare, con piccole e repentine variazioni, il rumore della fontana si staglia potente, come un discorso chiaro e trasparente, in quella calura pomeridiana. La sua acqua scorre sul tempo, sulla vita e sulla morte, sull’arroganza e sull’ipocrisia, e sembra rimettere il mondo a posto.
Mi sembra che il perno del mondo passi in quel filo d’acqua che si individua qui e solo qui, in questo luogo. Il rumore della fontana dice che i luoghi non sono riducibili ad altri luoghi. Protesta contro la pretesa di trasformare i luoghi in un unico spazio intercambiabile. Si ribella a questa “hybris” che il mondo non tollererà. E io applaudo al suo discorso. Sono con lei, qui e ora, in questo luogo unico nel tempo e nello spazio, irripetibile ed eterno.
Eugenio Benvenuto
- Castellammare di Stabia
L’autore è stato premiato con un ebook della casa editrice Zerobook
Questo articolo ha partecipato al contest indetto da Girodivite nel marzo 2020.
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