Il quadro della settimana: “Un Dopo Pranzo” di Silvestro Lega

1868,
 tela,
 cm. 74 x 93,5.
 Ubicato nella Pinacoteca di Brera.

di Orazio Leotta - mercoledì 7 novembre 2012 - 4504 letture

Il dipinto rappresenta un quieto momento familiare, una pausa, colta all’interno di una comunità femminile. Silvestro Lega ammanta di naturale religiosità una parte della vita semplice e genuina di alcune donne accentuandone la ritualità. 17) Un Dopo Pranzo.jpg Il nucleo delle tre donne al centro (una fanciulla, una giovanotta e la signora col ventaglio) metaforicamente rappresenta le diverse età della vita e dunque l’incedere della stessa. Fra l’altro la signora volgendosi verso la domestica alla sua sinistra al contempo invita lo spettatore a una riflessione di natura senz’altro sociale ma anche religioso. Le distanze delle donne fra loro e il loro contesto all’interno di ombre, paesaggi e vegetazione denota la ricercatezza dell’armonia complessiva. Evidente la formazione purista dell’autore che si evidenzia per la predilezione dei contorni morbidi e i colori chiari.

Silvestro Lega (1826-1895), romagnolo di nascita, svolse la sua formazione giovanile presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove fu allievo di Giuseppe Bezzuoli. Dopo un esordio dai tratti fondamentalmente accademici, si accostò alla tecnica a macchia degli artisti che si riunivano al Caffè Michelangelo, compiendo una evoluzione in senso realista ma con caratteristiche personali. Pittore molto dotato tecnicamente, realizzò le sue opere migliori tra il 1867 e il 1868, quali «Il canto dello stornello», «Il pergolato», «La visita», che rimangono tra le opere più alte dell’Ottocento italiano. Il contenuto dei suoi quadri tende ad esaltare la semplicità delicata e gli affetti puri che caratterizzano la piccola borghesia italiana di quegli anni. Nei suoi quadri vi è sempre un po’ di commozione nostalgica per questo piccolo mondo vissuto in piccoli centri urbani.


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