Il quadro della settimana: “Ritratto di donna anziana” di Guido Reni
1615-1620
Olio su tela,
cm 64 x 55
Ubicato nella Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Tradizionalmente considerato il ritratto della madre (Ginevra Pucci) dell’artista, senza però alcuna base documentaria, il quadro mostra tutta l’abilità di Reni nell’introspezione psicologica. Il taglio a mezzobusto e il velo che si staglia sul fondo nero obbligano lo sguardo dello spettatore a incontrarsi con quello della donna il cui viso sembra sbocciare fra i “petali” del colletto. L’austerità dell’insieme incute quasi imbarazzo in chi osserva quel volto che, pur essendo segnato dall’età, lascia intravedere i trascorsi di un’aristocratica bellezza. Una curiosità: lo spettatore attento ravviserà la presenza di questo dipinto (naturalmente una copia) durante la visione di “La Migliore Offerta”, l’ultimo film di Giuseppe Tornatore. La tela, infatti, fa parte, insieme a tante altre, della segreta pinacoteca personale del protagonista, appassionato collezionista di ritratti femminili.
Guido Reni nacque nel 1575 a Bologna. Si formò alla bottega del pittore Denijs Calvaert, dopodichè frequentò l’accademia dei Carracci. Le opere che eseguì tra il 1604 e 1614 mostrano il superamento dei modi manieristici, per lasciare il posto ad un modo di dipingere più personale, in cui prevale l’armonia delle forme e l’equilibrio della composizione. Le opere appartenenti a questo periodo sono: gli affreschi della Cappella Paolina in SantaMaria Maggiore a Roma, gli affreschi della sala Delle Dame e della sala delle Nozze Aldobrandini in Vaticano, gli affreschi della Cappelladell’Annunciata al Quirinale. Seguono a questi i suoi capolavori quali l’Aurora del Casino di Palazzo Rospigliosi Pallavicini a Roma, la Strage degli Innocenti, il Sansone vittorioso e il Ritratto della madre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il periodo successivo segna la piena maturità artistica del pittore, con opere quali Atalanta e Ippomene alla galleria di Capodimonte a Napoli, la Madonna del Rosario alla Pinacoteca di Bologna, le Fatiche di Ercole al Louvre, la Lucrezia e la Cleopatra che si trovano alla Pinacoteca Capitolina di Roma. Nelle ultime opere lo stile del pittore si modifica: il colore si fa più spento e la forma perde consistenza come nel San Sebastiano della Pinacoteca di Bologna e l’Adorazione dei Magi della Certosa di San Martino a Napoli. Guido Reni morì a Bologna nel 1642.
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