Il quadro della settimana: “Autoritratto con cappello di paglia” di Elisabeth Louise Vigée-Le Brun

1782
 Olio su tela,
 cm 97,8 x 70,5.
 Ubicato a Londra, National Gallery.

di Orazio Leotta - martedì 28 maggio 2013 - 4353 letture

Figlia del pastellista Louis Vigée, la giovane pittrice francese è già famosa nel 1779, quando ritrae per la prima volta la regina di Francia, Maria Antonietta d’Austria. Nel 1776 Elisabeth aveva sposato, senza convinzione e senza grande soddisfazione, il più grande mercante d’arte di quei tempi, Jean-Baptiste-Pierre Le Brun. La sua emancipazione in realtà non è un caso raro nella Francia della fine dell’Ancien Régime, dove molte donne entravano a far parte della vita pubblica e Autoritratto con cappello di paglia.jpgintellettuale del paese: nascono riviste di moda e salons letterari, dove spiccano figure femminili come l’energica madame De Stael, intellettuale cosmopolita e coraggiosa oppositrice dell’egemonia napoleonica. Non a caso è proprio Elisabeth Vigée-Le Brun a effigiarla nelle vesti di Corinna, la protagonista di uno dei suoi romanzi più celebri, “Corinne ou l’Italie”.

La formazione artistica delle pittrici del tempo veniva fortemente ostacolata dal divieto di partecipare alle accademie di nudo: esercizi del genere erano ritenuti inadatti a una giovane donna e fu questo il motivo per cui le pittrici celebri del Settecento, come Elisabeth e prima di lei la svizzera Angelica Kauffmann, furono costrette a specializzarsi nella ritrattistica. Ma in quest’ambito eccelsero, come dimostra l’immensa fortuna della Vigée-Le Brun, le cui doti di sensibile ritrattista vennero richieste da numerosi esponenti dell’aristocrazia europea.

La grandezza di Elisabeth, che le consentiva di stare una spanna sopra gli altri (e le altre), fu data dalla grazia e dalla naturalezza - sue stesse doti personali - che ella faceva confluire nelle sue opere che risultavano così prive di quella ostentazione, di quel narcisismo ed esibizionismo che gli altri si sentivano obbligati a marcare per rivendicare il loro status di intellettuali. La pittura di Rubens costituì un modello ideale per l’artista francese e l’”Autoritratto con cappello di paglia” mostra un riflesso piuttosto evidente delle sue opere. Una fra tutte il “Ritratto di Helene Fourment con guanti” conservato alla Alte Pinakothek di Monaco.

In un altro suo celebre autoritratto, conservato agli Uffizi, Elisabeth Vigée-Le Brun si presenta all’interno del proprio studio, mentre dipinge il ritratto della ex regina Maria Antonietta di Francia. La scelta del soggetto ha indubbiamente origini ideologiche: la pittrice dichiara la propria fede monarchica, dimostrandosi riconoscente nei confronti della propria protettrice. Con gli inizi della rivoluzione francese, Elisabeth sceglie di abbandonare il paese, soggiornando in varie corti europee (Roma, Napoli, Verona, San Pietroburgo): le sue memorie, pubblicate nel 1835 e 1837 sono un eccezionale documento del tempo.


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