Il “pizzino” di ottobre 2017 de Le Galline Felici
Notiziario tendenzialmente mensile rivolto a tutto il mondo delle Alternative Possibili
io, noi, NOI o NOI? …..o tutti?
Cari amici,
si sono da poco conclusi due importanti eventi, purtroppo in contemporanea e ad 800 km di distanza:
proviamo a stilare un piccolo bilancio comune, e PROPOSITIVO
pur con differenti declinazioni, in entrambi i casi la parola chiave è stata “comunità”
e sgombriamo subito il campo da un equivoco che l’accezione francese della parola “communautè” potrebbe produrre: QUELLO DI CUI SI PARLA, QUELLO CHE VOGLIAMO REALIZZARE NON SONO COMUNITA’ CHIUSE, RIPIEGATE IN SE STESSE
ESATTAMENTE IL CONTRARIO, come vedremo più avanti •All’Incontro Nazionale di Economia Solidale (INES) a Mira (VE) il risultato più foriero di buone speranze, a nostro avviso, è la sigla di un accordo per la costituzione della Rete delle Reti, che riunisce in una comunione di intenti molte reti nazionali (RES, Italia che Cambia, RIVE, Movimento Decrescita Felice, Associazione per la Decrescita, Panta Rei, Transition Italia, Economia del Bene Comune – EBC, Società dei territorialisti), per aprire a possibili collaborazioni. •Alla bellissima e molto emozionante Festa des Courts Circuits a Varces (Grenoble), a cui hanno partecipato numerosi soci del Pollaio con le loro famiglie (peccato per chi non c’era…), abbiamo consolidato e approfondito la relazione che amorevolmente lega il Consorzio Siciliano LeGallineFelici con numerose associazioni francesi tra le quali le 14 che hanno siglato con noi il patto delle co-produzioni di avogados. Con l’obiettivo di arrivare molto a breve alla costituzione di un’associazione internazionale che possa farsi carico dei numerosi progetti sociali che sin qui il Consorzio ha condotto e di metterne in cantiere altri che definiremo assieme via via, in Sicilia, in Francia, in Olanda, in……Guinea?
Se il motivo che giustifica questi viaggi attraverso l’Europa e queste fatiche è cercare di essere più incisivi nella nostra azione per il cambiamento necessario e possibile, anche se è già tanto, TUTTO QUESTO NON BASTA, a nostro avviso
Perché da questi buoni propositi (a Mira come a Varces) nascano davvero delle nuove realtà capaci di incidere davvero in quest’Europa che si richiude sempre più nella difesa dei particolarismi, OCCORRE FARE, ognuno di noi, NUMEROSI PASSI DI LATO E RINUNCIARE AI NOSTRI PERSONALISMI
Mettere assieme, in Italia come in Francia, (tra Italia e Francia e…?) tante realtà con storie diverse e con personalità forti alla loro guida è destinato a sicuro fallimento se non si accantona un pezzo del proprio bagaglio e non si mette al centro il COMUNE DENOMINATORE
E, soprattutto, se non ci sforziamo ed impariamo a RIDIMENSIONARE ED ACCANTONARE I NOSTRI STRARIPANTI ED IPERTROFICI EGO
Personalmente, faccio qua un pubblico “mea culpa” in merito all’affossamento di RESSUD….
e d’altronde nella pratica tenere a bada il proprio ego è decisamente difficile, nonostante le buone intenzioni
Noi del pollaio stiamo faticosamente cercando di farlo, “sciogliendo” la nostra azione sociale nel noi più grande che sta muovendo i primi passi allontanandosi dal nostro desiderio egocentrico di controllo.
E’ faticoso.
....ma ABBIAMO UN’ALTRA STRADA?
robertolicalzi
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