Il mistero del Coronavirus
Se si digita – Influenza Spagnola – si legge in Wikipedia – uno specchio di quello che sta accadendo oggi, e cliccando in Immagini, salvo i diversi riferimenti di progresso e di costume, le foto sono nella sostanza, le stesse - ospedali da campo, file di letti bianchi con ammalati, mascherine in ogni scatto e gli sguardi penetranti, sofferti smarriti, ma sempre dignitosi di tutti.
500 milioni i contagiati sulla popolazione globale di allora, due miliardi circa di persone; i morti furono dai 50 ai 100 milioni o più, nel periodo compreso tra l’ottobre 1918 e il dicembre 1920.
Di fronte a quelle immagini, mi chiedo se ha un senso porsi tutte le domande da dove e come, è arrivato oggi il coronavirus- covid 19, anche se molte di quelle morti furono dovute ad una sovra infezione batterica a carico dell’apparato polmonare, non gestibile, in quanto non c’erano a quel tempo, gli antibiotici.
Dopo cento anni, della Spagnola nessuno è riuscito ancora a capire da dove realmente fosse partita, dove sia stato il focolaio primitivo, chi dice negli Stati uniti, chi in Francia, chi in Cina etc. la guerra con gli spostamenti e i soldati ammassati nelle trincee, le condizioni di miseria e di scarsa igiene, di povertà, di certo favorirono il diffondersi della più grave pandemia a cui ha dovuto far fronte il genere umano.
Invece, quella attuale da coronavirus, sappiamo che è scoppiata in Cina, nella città di Wuhan, peraltro sede di un laboratorio fantascientifico che studia i virus, come e in quale ottica, non lo sappiamo, da quello che si legge, dovrebbe esserci in quel centro segretato, anche un team di ricercatori francesi; ma nella città di Wuhan le persone che per prime si sono ammalate erano passate tutte per il mercato degli animali selvatici, che legalmente dovrebbe essere proibito, pipistrelli serpenti pangolini etc … norme igieniche inesistenti, animali macellati vivi, a volte mangiati crudi - ma che di fatto è stato persino riaperto, anche dopo il periodo di rigida chiusura della città.
Il Governo cinese, all’inizio, penalizzando un gravissimo ritardo nelle misure di contenimento, ha cercato di nascondere la contaminazione virale, addirittura facendo arrestare con l’accusa di aver diffuso notizie false, il Dott. Li Wen Liang – medico cristiano - che per primo si era accorto degli strani contagi e che poi, rilasciato e ritornato al lavoro, ha pagato con la vita, la sua vicinanza ai malati di questa terribile infezione, è morto anche lui, lasciando un bimbo piccolo e la moglie incinta di otto mesi del secondo figlio; successivamente è morto lo stesso direttore dell’ospedale di Wuhan, per il coronavirus. Ma parrebbero morti nei due anni precedenti, uno dopo l’altro, anche scienziati cinesi che si occupavano strettamente di queste ricerche sui virus.
Ci sono tutti gli elementi di un Giallo, si sono aperte teorie, pandemia naturale o pandemia indotta da un super potere finanziario, al fine di accelerare una catastrofe economica totale, per favorire il temuto approdo ad un nuovo ordine mondiale; o in alternativa, l’ipotesi di una reazione della stessa Natura offesa giorno dopo giorno, che per istinto di sopravvivenza, ha bloccato gli Umani che la violano senza ritegno. Deforestazioni senza pietà della foresta amazzonica, gli incendi di una immensa parte del territorio australiano, dolosi, l’inquinamento da polveri sottili, l’inquinamento elettromagnetico; le installazioni di innumerevoli antenne a cui si sta procedendo per il 5G, frontiera oltre, per la velocità di connessione, ma anche fonte di potenti onde elettromagnetiche che sarebbero secondo alcuni, lesive tumorali, provocando la rottura delle membrane cellulari degli organi vitali. Proprio perché ritenute capaci di ridurre le nostre difese immunitarie, verrebbero considerate responsabili in quanto agenti favorenti, di questa epidemia.
In Gran Bretagna, ci sono stati in alcuni casi, veri e propri assalti a queste antenne appena installate, con l’intento di dargli fuoco. Ci sono poi anche i negazionisti, dal Vittorio Sgarbi della prim’ora, per citarne uno conosciuto, ad altri, ma è anche vero che i negazionisti non mancano mai, ci sono anche quelli della shoah o addirittura i terra piattisti, coloro che anche a prezzo della vita, per funesti esperimenti fai da te, sono convinti assertori che le terra è piatta e non tonda. Sgarbi poi, si è scusato, quanto da lui affermato, gli sarebbe stato riferito da alcuni conosciuti virologi con i quali era venuto in contatto. Nel frattempo nelle province di Bergamo di Brescia, la mortalità è aumentata del 400% e per portare via le bare, ci sono voluti i camion dell’Esercito Italiano. Non è a noi che Sgarbi deve chiedere scusa, ma ai morti, a tutti quelli che dall’oggi al domani si sono trovati in emergenza respiratoria e non ce l’hanno fatta e sono morti lucidi e soli, senza poter avere, in quanto infetti, la vicinanza dei loro familiari.
Per nessun tipo di influenza normale, c’è voluto l’Esercito per portare via i morti, morti che per ragioni sanitarie di pericoloso contagio, non hanno avuto nemmeno un normale funerale - disinfettati e cremati.
Nessuno poteva prevedere è vero, un focolaio così aggressivo in Lombardia, tanto da mettere in ginocchio l’intera regione, uno dei centri nevralgici della produttività del nostro paese, ma certo si poteva intuire prevedere che prima o poi tutti i tagli della Sanità, tutto quel “solerte risparmio” sarebbe stato pagato a caro prezzo, morti i pazienti, molti medici, infermieri e persino i sacerdoti, impegnati a portare conforto agli ammalati.
Ora si ragiona sulle zone rosse, su indecisioni dei primi momenti, forse dovute alle riottosità di quella parte del territorio, dove il lavoro viene prima del lavoro, a fermarsi. Inoltre per insufficienza di ambienti attrezzati sterili all’interno degli ospedali, al di là di tutte le possibili migliori prassi messe in opera, in un momento di iperafflusso di ammalati, nei pronto soccorso, la contaminazione dei contagiati in diversi stadi, ha innescato un effetto deflagrante della bomba virus; c’è stato un grande eroismo, un immane sforzo da parte del personale medico e paramedico, ma per la concitazione provocata da quelle drammatiche situazioni, è mancata quella lucidità di una cabina di regia che doveva contare su unità di terapia intensiva sufficienti per tutti e ben isolate, così gli ospedali sono diventati essi stessi veicoli di contagio. Notizie di questi giorni, ci dicono che essendo saturi gli ospedali, i casi più lievi sono stati appoggiati alle case di riposo, dove il virus ha trovato nell’anzianità degli ospiti, un terreno spietatamente fertile.
Inoltre la mascherine, i guanti di lattice, l’alcool…sono diventati beni introvabili, eppure con le mascherine dovremo convivere molto a lungo, almeno fino a quando non sarà trovato un vaccino o la pandemia ci lascerà. Quello dei vaccini è un terreno minato, una parte della popolazione li odia, imputa ai vaccini tutto il male possibile e non vuole vaccinare i propri figli, addirittura ritiene responsabili i vaccini nei bambini, di molte forme di autismo; c’è da dire che il coronavirus sembra privilegiare le persone di una fascia d’età alta, che sono quelle che normalmente si vaccinano contro i vari virus dell’influenza stagionale, e che sono state falciate dal coronavirus.
Questa è una delle differenze tra la pandemia di oggi e quella del 1918; allora il virus selezionò come ospiti primari in particolare i maschi giovani, adesso, i maschi medio anziani, almeno in prima battuta. All’interno della Lombardia, due città, Bergamo e Brescia, sono state teatro di un’ecatombe; mentre altre, come Varese, sono state colpite ma non con quella forza; bisognerà dunque capire e cercare le cause di questo comportamento e comunque al di là di tutte le differenze territoriali, credo sarebbe utile, fare una mappatura dei decessi nel senso di ricostruire l’anamnesi clinica e farmacologica di tutti i pazienti colpiti dal coronavirus deceduti e guariti. Non penso ci voglia molto, i medici di base hanno tutte le schede dei loro pazienti sul computer, capire quale era la percentuale più alta di pregresse patologie, quali farmaci sono stati prescritti e perché no, anche che tipologia di vaccini sono stati somministrati, non tenere conto di tutti i dati, incanalando la ricerca solo in un senso, potrebbe falsare utili ricerche.
Potrebbe esserci un nesso tra certe patologie e l’utilizzo di certi farmaci, dei loro principi attivi o degli stessi vaccini, che potrebbero fungere da terreno per aumentare il tropismo del virus nei confronti dell’organismo. Conoscere il covid 19 nella sua struttura, è fondamentale, ma è importante anche conoscere le possibili interazioni tra il virus e certi farmaci; perché quelle persone sono morte e altre, con un quadro clinico similare, si sono salvate?. Coloro che sono morti e che avevano profili sovrapponibili, erano entrambi vaccinati, oppure uno lo era e l’altro no, in quel caso essersi vaccinato sarebbe ininfluente, ma quelli che si sono salvati, sempre con profili similari, erano anch’essi vaccinati oppure no, e in che percentuale?. Stabilire, se possibile, delle eventuali correlazioni, setacciare la scena del crimine dovuto al virus assassino, fotogramma per fotogramma.
Sia chiaro, questo è un mio modo di ragionare, e nulla di questo ipotetico ragionamento, è sostenuto al momento da dati reali, è solo un tentativo per cercare di capire, per un istinto di difesa, perché questa epidemia ci riguarda tutti, essendo tutti noi, bersagli del covid-19.
Sembra che qualunque cosa si dica, siano tutte fake news, ma per definire le fake news, si dovrebbe attingere a notizie certe, e fino ad ora non pare essercene molte, di certo c’è solo la buona volontà nel trovare nel più breve tempo possibile, il rimedio.
Così come si ragiona sui metodi di indagine, si ragiona nel tentativo di inquadrare politicamente quella che per due mesi è stata un’epidemia lontana, in Cina, che sembrava là confinata e che invece in un battito d’ali ha investito l’Italia ed infuocato tutto il mondo. L’ emergenza sanitaria vissuta in modo diverso dai diversi paesi, l’emergenza economica dovuta al collasso della maggior parte delle attività produttive – siamo come in una situazione di coma farmacologico indotto – necessario per la vita del paziente – ma che ci ha reso inerti – Questo stato di allarme sociale, favorisce una speculazione trasversale, si parla sui Social del Nuovo Ordine Mondiale, spuntano i video dei vari Rockefeller & Company…dove a chiare lettere, di fronte a platee di rilievo mondiale, viene relazionata la necessità di contenere/ ridurre il numero degli Umani, in quanto siamo già troppi, il genere umano consuma la biosfera e non possiamo continuare a crescere….Intanto la globalizzazione rivela le sue falle e le persone vorrebbero ritornare a coltivare il proprio orto, tutti sono in difficoltà, però la Cina viene aiutata, poi la Cina aiuta l’ Italia, l’Italia aiuta l’India, la Russia aiuta l’Italia, ma la Russia aiuta anche l’America che a sua volta ci aiuta, l’unica che ci fa dannare è l’Unione Europea.
Allora ecco un’intervista all’Onorevole Alessandra Mussolini, secondo la quale il virus sarebbe un’arma biochimica del governo cinese, che sempre secondo la Mussolini, ha inviato ora in Italia una equipe dei loro specialisti per studiare gli effetti del bel virus, su di noi, e cambiando angolatura, aggiunge che, per i mancati o esigui aiuti ricevuti o che riceveremo, sarebbe ora il momento di uscire da una sterile Unione Europea, concetto questo espresso in modo molto colorito.
Invece il quotidiano La Stampa di Torino, ha fatto le pulci agli epidemiologi militari russi, arrivati in supporto degli ospedali della Lombardia, che secondo La Stampa, farebbero in realtà parte dell’Intelligence del Cremlino – questi si sono incazzati, non potrei utilizzare un sinonimo, e dopo aver chiarito che sono qui per lavorare a fianco ed in aiuto ai medici militari italiani, addirittura hanno concluso la loro risposta a mezzo stampa, con una secca citazione latina Qui fodit foveam, incidet in eam - chi scava una fossa al prossimo, ci finisce prima –.
Ci sono però anche molti, come il filosofo Diego Fusaro, che ringraziano invece i medici cinesi venuti a portare la loro esperienza sul campo, non considerano i loro regali un cavallo di Troia e valutano il popolo cinese, un popolo amico.
Nel frattempo il Governo per il bene di tutti, obbliga a continuare a stare in casa.
Viene fuori così un caleidoscopio di norme di emergenza sanitaria, restrittive della libertà personale, ma necessarie, se non vogliamo una carneficina senza fine da coronavirus. Chiusi nelle nostre abitazioni, veniamo invasi dai discorsi più liberi, dico liberi e non fantasiosi, perché non si sa mai, per cui, il virus nel suo big bang, sarebbe stato il frutto di una manovra degli Usa, che pure stanno soffrendo molto per sua causa, che con l’aiuto della Francia, avrebbe colpito Wuhan, per dare una botta e far arretrare la temutissima economia cinese; oppure il virus partirebbe dalla Cina, o meglio ancora dalla Russia, si sa tra i due litiganti, il terzo gode, che in tal modo metterebbe ko sia i cinesi che gli americani, in più creerebbe attrito tra i paesi membri dell’Unione Europea, unione che se funzionasse davvero potrebbe dar fastidio, quindi viene fomentata una Italexit… intanto a piazza Navona nel silenzio del deserto di un’icona della romanità, si sente la musica di Ennio Morricone…e spunta l’erba tra i sanpietrini…liberi dal calpestio dei turisti.
Il nodo con l’Unione Europea, è aggrovigliato, chi dei nostri storici e attuali politici, ha fatto svendere i nostri gioielli produttivi, quasi tutti ai francesi, ne dovrebbe rispondere agli Italiani, quest’ultimi, in gamba nel lavoro e meno nella politica, altrimenti non avrebbero votato per decenni chi ci ha pugnalato alle spalle e ci ha consegnato ad una moneta unica dal valore virtuale, l’euro. L’Euro, a differenza della lira, non rispecchia, il reale valore dell’oggetto, è stata coniata in modo che non si percepisse la sua autorevolezza di moneta, i centesimi sono biglie di vetro - faccio un minimo esempio – un blister di chewing gum di una nota marca, costa in un supermercato 2,25 euro e in un altro, lo stesso identico prodotto – 1,75. A parte il fatto che ai tempi della lira nessuno avrebbe speso circa 5.000 lire per un pacchetto di gomme, che al massimo costavano 800/1.000 lire, tra i due prezzi ci sono 50 centesimi di differenza, che in quanto centesimi non vengono notati da nessuno, in realtà sono quasi mille lire delle vecchie lire, di divario. Stesso discorso per confezioni uguali per marca e per peso, di biscotti, con 40 centesimi di differenza, che non vengono assolutamente percepiti, eppure ai tempi della lira, nessun punto vendita nella grande distribuzione, avrebbe tenuto una differenza di 800 lire sullo stesso pacchetto di biscotti, sarebbe stata improponibile. Diecimila lire, erano poche ed erano tante al tempo stesso, ne avevamo rispetto; oggi dieci euro, sembrano un biglietto del Monopoli, perché manca un riferimento reale tra moneta e prodotto; l’euro con i suoi tagli di moneta, sembrano soldini…le persone si fregano anche così, chissà che team di think tank di psicologi…c’è stato nella creazione di questa piaciosa moneta, ingannevole anche nei minimi termini di una elementare economia domestica.
Se un singolo, non riesce a far caso nella giornata, io per prima, alle impercettibili differenze di pochi centesimi, non significa che ciò non abbia conseguenze su larga scala, centesimo dopo centesimo, qualcosa non viene utilizzato e si perde in una mancata percezione di conteggi che magari significherebbero al mese un paio di bottiglie di olio in più per famiglia, cinque confezioni di acqua minerale, tre pacchetti di caffè, sciocchezze direte, ma moltiplicato per tutte le mila famiglie per ogni mese di ogni anno passato, da vent’anni esatti dall’introduzione dell’euro, quante cose sarebbero state comprate in più con una maggiore attenzione, se l’euro non fosse una moneta che esce da sola dalle tasche e dai portafogli?.
Il problema principale però, non sono le bottiglie di olio perse, il problema è la mancanza di attaccamento alla moneta che usiamo, inesorabilmente neutra, di tutti e non figlia della Storia d’Italia; gli inglesi mai avrebbero rinunciato alla loro Lira Sterlina, come gli americani non rinuncerebbero mai al loro dollaro, con tutte le effigie massoniche stampate, perché è la loro storia e la loro forza.
La Storia di un popolo è la sua forza, caro Nuovo ordine mondiale. Dai pochi centesimi ai milioni, questo nuovo conio, non più dello Stato Italiano ma partorito dalle banche dell’ Unione Europea, ci ha impoverito tutti e impoverendoci tutti, ci hanno costretto a tagliare e tagliare, mentre noi siamo di base una nazione ricca e non povera, ma ci fanno percepire un senso di colpa per un debito pubblico indotto.
Eppure la grande italianità anche della generosità, è sotto gli occhi di tutti, tutti i migliori imprenditori, si sono attivati per fornire oggi, materiale sanitario, da Armani alla Ferrari, è un grande esempio e gli esempi valgono più di tutto.
In ultimo, una nota di dolore nel grande immenso dolore del tempo del coronavirus; in Cina sono ancora e di nuovo autorizzati i rimedi di cura, assurdi, del passato ed ancora vengono torturati gli Orsi della Luna, per drenargli la bile con dei cateteri impiantati finché vivono, che li lasciano per anni piagati, in gabbie bare, in cui non possono muoversi di un centimetro, è una pratica di inaudita crudeltà, tanto che gli vengono tolti gli artigli perché dal dolore cercano di uccidersi. Che il coronavirus covid-19 sia una punizione per la perversa cattiveria umana?. Anche l’oro diventa opaco, senza una civile bontà e il rispetto del dolore di tutti gli esseri viventi.
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