Il gioco del cerino
Chi rimarrà con il cerino acceso in mano?
Ecco che una volta che in Gran Bretagna sembra che un partito di sinistra (il mitico Labour party) ce la faccia a raggiungere il potere, vincere le elezioni, qualcuno storce il naso. La sinistra non ama vincere, preferirebbe - si sa - perdere. Quando vince c’è da sospettare qualcosa. Si pensa: certo che vinciamo, al potere vanno proprio quelli meno di sinistra dello schieramento, mica "noi", mica "la vera sinistra".
Emanuel Macron in Francia, Rishi Sunak primo ministro in Gran Bretagna - entrambi hanno fatto la stessa mossa politica. "Astuta" come sempre, quando si tratta delle mosse dei rappresentanti del ricchi e dei potenti - quanto apparentemente incongrua: tutti i sondaggi danno entrambi perdenti, a favore l’uno di un partito dell’estrema destra (la "coalition" guidata da Marine Le Pen) - l’altro di un partito della sinistra (il Labour, guidato dall’anonimo Keir Starmer).
E in contemporanea, lo scontro tra due ottantenni negli Stati Uniti, per le elezioni presidenziali: Biden contro Trump. Che alla vigilia si sono affrontati davanti alla tv e hanno mostrato la debolezza del presidente - formalmente "democratico" - Joe Biden. Afflitto dai segni della vecchiaia.
Che stavo dicendo? (perdonatemi, ma anch’io ho una certa età...)
È quello che viene considerato (con disprezzo) "l’Occidente collettivo" che ha deciso la guerra, e che decide di auto-destabilizzarsi politicamente. Mossa alquanto strana ed inusuale. Se non fosse per... e qui si insinua il dubbio: che l’esito della guerra - di cui tutti sono certi che ci sarà, a breve e sarà all’ultimo sangue, ovvero tutto sul sangue dei pezzenti (dato che i ricchi si chiuderanno subito nei loro rifugi antiatomici già provvisti di acqua cibo e riscaldamento) - questo esito non sono proprio certi che sarà favorevole; che sarà comunque molto doloroso - in termini umani. Era la profezia di qualche anno fa di Giulietto Chiesa. "Loro stanno preventivando una guerra che sono certi ci sarà attarono al 2024...", diceva. Ed ecco allora la genialata: far governare l’avversario, in modo che il cerino acceso resti a loro. In questo caso, al Labour Party in Gran Bretagna, a Trump negli Stati Uniti, alla Le Pen in Francia. Che sia a loro attribuito dalla storia l’onore della guerra. Se va bene, i "grandi vecchi" potranno tornare al potere perché comunque una vittoria sarà tanto onerosa in termini di risorse e di vite umane che nessuno di quelli che sarà al potere potrà mai essere perdonato. La stessa cosa se gli apparati militari occidentali dovessero perdere. Anche in questo caso potranno riemergere dalle macerie e dire (a pochi superstiti): "visto, ve l’avevamo detto: populisti e socialisti ci hanno condotto al disastro!".
Tutto questo sarebbe plausibile se ancora ci fosse un barlume di neuroni all’interno delle classi dominanti occidentali. Ma di questo non siamo molto sicuri.
Chi rimarrà con il cerino acceso in mano?
Sarebbe interessante indagare questa evoluzione dell’immagine nella storia umana e nella storia dell’occidente: dal "lux fuit" di Genesi fino all’idea "illuministica" del razionalismo settecentesco. I fuochi illuminati nella notte per scacciare i lupi, i viali illuminati dalle lampade a petrolio, e poi da quelle a gas e infine dalle lampade elettriche - ci sarebbe stato la Folies Bergère senza illuminazione nei teatri? - e il grande bagliore del "fungo atomico" con cui inizia il dominio planetario degli Stati Uniti nordamericani. E ora questi piccoli, minuscoli ometti, miopi e con la mano tremante...
(Fiuh! è bastato un soffio di vento...)
E se invece di un soffio, accadesse qualcos’altro? La storia non è mai andata dritta, ha sempre riservato sorprese. E se invece del lampo e del soffio ci fosse un salvifico scacarozzo con sputo terapeutico (hawk tuah)?
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