Il gigante dai piedi di argilla

L’Italia è la settima potenza economica mondiale. Siamo il paese con il sistema economico di un gigante e la struttura di un Brasile. Aree ipertrofizzate dallo sviluppo industriale e aree depresse paragonabili ai ghetti di un paese est-europeo...
L’Italia è la settima potenza economica mondiale. Siamo il paese con il sistema economico di un gigante e la struttura di un Brasile. Aree ipertrofizzate dallo sviluppo industriale e aree depresse paragonabili ai ghetti di un paese est-europeo.
Nell’insieme, da fuori, l’Italia è il paese del miracolo, la culla della cultura, il modello per i paesi tripolitani. Esistono teste di ponte altamente professionalizzate e innovative e retroguardie di paurose miserie e arretratezze. L’Italia è il paese delle opportunità per gli scafisti e i diseredati, una porta più che altro un corridoio verso il "meglio" dell’Europa.
Che paese soprendente. Sembra di essere stati spinti al di là dello specchio dal coniglio cappellaio e poter vedere un mondo che va al contrario; dove il "povero" gioielliere guadagna meno dell’operaio ma dove i porticcioli della Sardegna e di varie altre località delle coste pullulano di barchette. Questa è una cosa sulla quale, per la miseria!, bisogna soffermarsi.
Chi è il vero ricco in questo bel paese? Chi tra coloro che fanno turni in fabbrica (con una percentuale di incidenti sul lavoro che è pari a quella della Polonia) e coloro che seduti su soffici divanettti di velluto espongo nelle loro vetrine costosi ninnoli che l’operaio sicuramente non si potrà permettere? Chi è che manda avanti l’Italia? Ed eccoci qui.. arrivati al dunque...
L’Italia è tutta uguale, altro che il Nord operoso padano mitteleuropeo sinergico con l’area germanica. Il nord è fatto della stessa pasta del sud. Anzi a dirla tutta nel tempo il nord ha sviluppato le caratteristiche più diaboliche e misere dell’anima "italiana": approssimatività, qualunquismo, egoismo, con il senso civico di un cow-boy. "Perché pagare le tasse a Roma ladrona?". Ma chi è il ladro, chi ogni anno dichiara meno della metà della metà del suo gettito o chi non c’ha proprio niente da dichiarare e paga contributi per chi quando andrà in pensione, il povero gioielliere, gli verserà denari che si sommeranno alle piccole briciole ammucchiate in conticini elvetici.
Ma per favore... d’ora in avanti ai politici e alle persone che si permetteranno di dirci che sono pronte alla secessione, che non pagheranno più le tasse... ridiamogli in faccia e sommergiamoli di sberle...
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se l’Italia è un gigante dai piedi d’argilla è dato dal fatto che in contrapposizione ad un Nord industrializzato ed all’avanguardia, soprattutto per mentalità imprenditoriale, si contrappone un sud arretrato, piangione, attendista e vittimista che vive di sussidi e si lamenta per gli aiuti che non arrivano piuttosto che valorizzare quello che ha. Non è per fare slogan politici, ma la vera capitale d’Italia è Milano, mi sembra chiaro, visto che l’economia Italiana verte per buona parte attorno a questa città. Roma invece è la capitale della lenta burocrazia, dei signorotti feudali che siedono in parlamento (forse anche strafatti...vedi iene) e impartiscono ordini scoordinati, lontani dalle esigenze imprenditoriali. L’evasione fiscale è una brutta cosa, e va combattuta, ma il problema non è quello: se anche lo stato incassasse il doppio e poi li buttasse con aiuti a pioggia al Sud (come succedeva in passato) quei soldi sarebbero inutili. Il sud non ha bisogno di aiuti, ha bisogno di legalità e soprattutto di valorizzare quello che ha, anzichè piagnucolare sempre e per tutto.
Fino al 1860 il sud era fortemente prosperoso.
Poi con la fondazione dell’Italia e con i re sabaudo, si ebbe quel fenomeno spiacevole che tutte le ricchezze in oro del sud furono incamerate dal regno, in cambio di cartacce.
In sostanza, si diede il sudore dei nostri contadini spartani in cambio di promesse di un ottimo investimento.
L’era industriale si aprì difatti al nord, con quei soldi che fanno scappellare tutti, e che ci rendono pure prepotenti.
il suo intervento è un ottimo esempio di mentalità attendista, fatalista, piangiona. A me non risulta che il Sud fosse prospero prima dell’unità d’Italia, anzi per quanto ne so io era governato dai retrogradi Borbone, esclusivamente agricolo e piagato da grandi latifondi con i contadini in stato di semi-schiavitu’. Ma foss’anche come dice lei, questa non sarebbe una scusa. Adesso non dica che il Sud è arretrato perchè ci furono le invasioni dei Visigoti e Ostrogoti ! Le ricordo che dopo la Seconda Guerra Mondiale il Nord Italia fu polverizzato da bombardamenti alleati, dalla tirannia tedesca e dei fascisti di Salo’ nonchè dalle vendette partigiane, mentre al Sud la guerra quasi non si vide perchè il Sud si arrese dopo qualche scaramuccia (anche qui mentalità non mente). Mi scusi la provocazione.
a lei non risulta nulla.
Ma sappia che dal regno di Napoli piovve sull’Italia una pioggia di monete d’oro : 450.000.000 di monete, a fronte di un’Italia che poteva vantare per esempio nella Lombardia 950.000 monete. L’altro contribunte fu il rimanente regno delle due Sicile.
Lo so che non si deve piangere!
anzi, i siciliani sono troppo buoni, e si fanno conquistare dalla parlata continentale. I veri lavoratori, i soldati, le donne multi madri, sono originari stranamente da una terra che non sa difendersi..
Per questo io non amo i miei conterranei: perchè sono troppo fiduciosi e sottomessi a chi sa parlare solo di bastonate.
Lei studi e vedrà che da questa terra è venuta tanta serietà, in tutto. Eppure, solo una guerra poteva liberarci dagli oppressori, dai fascisti, che prendevano le vite dei giovani, come si fa con gli animali.
E pensi a quante fughe sarebbero occorse a noi per liberarci dalla naja che erà una vera guerra contro l’intelligenza e la virtù.
ma guardi: il mio discorso non vuole essere in alcun modo offensivo. Io le cito il solito esempio: a Milano un ragazzo sul motorino da solo col casco, a Roma in due ma col casco, a Napoli in tre e tutti senza casco, a Palermo in quattro senza casco e pure armati. Secondo lei cosa centra l’unita’ d’Italia con questa mancanza di legalità al sud ? Perchè al sud ci sono spiagge e posti stupendi ricoperti di rifiuti? perchè in molti paesini del sud c’è una totale incuria? Perchè vede: non che al nord non manchino i problemi (anzi!), pero’ sappia che l’incuria e il menefreghismo visto al sud io non l’ho mai visto qui, sappia che io turista scarto a priori le città del sud causa criminalità (non mi viene neanche in mente di andare a Napoli per farmi fregare il portafoglio e magari puntare una pistola addosso) e sappia che io turista difficilmente tornerò in un paesino pieno di incuria, sporco, con l’immondizia al sole a marcire. Io le dico la verità: ho sempre notato anche all’estero che quanto piu il clima è caldo tanto piu la gente è portata al lassismo, quanto piu il clima è freddo tanto piu la gente è portata all’organizzazione. Non so, forse è una sciocchezza però non ho mai trovato nessun esempio che potesse smentire questa stramba ipotesi. Con tutto il rispetto !
se davanti a casa mia trovo della sporcizia buttata da vandali io mi inkazzo con suddetti vandali, se una persona al sud vede una cosa del genere da la colpa allo stato che non provvede a pulire. Capisce la differenza ?
Questo messaggio è dedicato al signore del nord,sicuro esponente della lega,che vede nel sud il nocciolo di ogni male d’Italia.Evidentemente,da "buon lumbard",ha dedicato tanto tempo a fare soldi e poco a leggere e ad istruirsi,perchè, altrimenti, saprebbe come i piemontesi e l’annessione al regno d’Italia, al sud hanno fatto più male che bene.Per non andare troppo lontano, potrebbe anche leggere "La questione meridionale" di Gramsci.Le industrie del nord si sono fatte col sudore e col sangue di tanti meridionali, trattati spesso come animali e come cittadini di secondo ordine dalla civilissima gente del nord che deve ringraziare la politica economica dello Stato che ha preferito privileggiare le industrie del nord( vedi sgravi fiscali,cassa integrazione, aiuti vari statali che sono stati dirottati nelle finanziarie,sempre in mano ai potenti signori del nord) piuttosto che investire nel sud agricolo.Sì, i veri lavoratori, quelli che al nord hanno lavorato 24 ore al giorno, sputando sangue, sono del sud ed i loro sacrifici hanno contribuito alla ricchezza ed arroganza del nord.Il problema, caro signore, è molto più complesso: noi siciliani abbiamo molte potenzialità,oltre a quella di piangerci addosso;potremmo fare gli imprenditori,gli artigiani,gli inventori,i commercianti, ma certe dubbie connivenze, radicate sul territorio meridionale, uccidono sul nascere qualsiasi iniziativa. O forse lei,così impegnato a fare palanche, non ne ha mai sentito parlare ?????La nostra è una terra che non sa difendersi,ma troppo abituata all’accoglienza, sia degli ospiti che degli estranei: accettiamo, a rischio della nostra salute e pur di avere un lavoro, le industrie chimiche che nessuna regione d’Italia ha voluto. Antonio Gramsci diceva "se volete essere forti istruitevi".Studi anche lei e vedrà che da questa nostra terra martoriata è venuta tanta gente che ha dato lustro ad una patria che spesso per noi è stata matrigna,per il solo fatto che ha costretto i suoi figli ad andare esuli per il mondo ed asservirsi ai vari padroni continentali,nord americani,sud americani,australiani,sempre per cercare una vita più dignitosa e per non fare i piagnoni.Io non sono fiduciosa e sottomessa come i miei conterranei, nè come loro mi faccio conquistare dalla cadenza del continente,perchè sono molto fiera della mia cadenza siciliana che è quella dei miei padri e della mia terra tutta; sono solo INCAZZATA nel constatare come ancora nel 2006 si facciano distinzioni fra nord e sud del mondo,un sud che, guarda caso, è sempre perdente, perchè c’è un nord che pensa di essere il motore di tutto.Ma se non ci fossimo stati noi miseri Terroni come termine di paragone,chi si sarebbe accorto della superiorità del nord?.La saluto.ENZA
Gentile signora Enza, io non voto Lega e di soldi ne ho pochi. In secondo luogo citare Gramsci come fosse la bibbia mi sembra grottesco visto che l’ideologia comunista potrebbe insegnare tante cose ma non certo l’economia ! Sulla questione dell’unificazione d’Italia a sfavore del Sud nutro profondissimi dubbi, è come dire che l’Italia abbia fatto un grande affare ad invadere l’Abissinia o la Libia (due pezzi di deserto arido le cui strade sono ancor oggi quelle costruite nel ventennio). Poi se dice che gli aiuti vanno al nord anziche al sud.....mi scusi ma qui al nord stiamo ancora a chiederci dove cavolo finiscono tutti sti soldi delle tasse buttati nelle varie casse del mezzogiorno e affini. La sua allusione alla mafia e connivenze varie non è una scusante: è roba vostra ! Comunque le riporto un altro eclatante esempio: dopo il terremoto del Friuli i friulani ricostruirono con le unghie le case distrutte senza aspettare lo Stato, le devo forse ricordare che dopo venti o trenta anni da un terremoto al sud la gente vive ancora nei containers????????? Perchè aspettano lo Stato. lo stato deve...lo stato deve.....lo stato deve. certo....lo stato! Con tutto il rispetto ma credo che il problema del sud sia di tipo culturale (ma lo dico con tutto il rispetto e senza presunzione ! )
cito quanto detto da lei: <
ops...un errore: la frase citata è: Ma se non ci fossimo noi miseri terroni come termine di paragone,chi si sarebbe accorto della superiorita’ del nord?La saluto ENZA.