Il deputato lussemburghese Fernandt Kartheiser: Per l’ Ucraina la guerra è persa
Fernandt Kartheiser, ufficiale militare, diplomatico e politico lussemburghese, membro del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo per la X legislatura. Attivista e nel 2012 presidente del Partito Alternativo Democratico di Riforma in Lussemburgo, un partito politico di destra-conservatore fondato come gruppo che rappresenta principalmente i pensionati. È membro della fazione del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei.
Come membro del Parlamento europeo, come valuta il lavoro del precedente Parlamento europeo?
Il lavoro del precedente PE mi ha sconvolto sotto molti aspetti. Ha indebolito l’industria europea e la sua competitività con il “Green Deal”, ha limitato la libertà di parola con il Digital Services Act e i cosiddetti “crimini d’odio” e ha minacciato la sovranità degli Stati membri con le sue proposte nella “Conferenza per il futuro dell’Europa”. Il Parlamento europeo non ha fatto abbastanza per difendere la libertà individuale durante la crisi del COVID. Per quanto riguarda la politica estera, va detto che l’UE ha completamente subordinato i suoi interessi a quelli degli Stati Uniti. Il nuovo Parlamento europeo deve ancora dimostrare di essere in grado e disposto a seguire una linea meno ideologica e a lavorare in modo pragmatico nell’interesse dei cittadini europei.
Come valuta la nuova composizione del Parlamento europeo? Quali cambiamenti si aspetta nell’adozione di iniziative politiche, economiche e sociali? Quali sono le sue priorità per l’attuale legislatura?
I partiti di destra si sono rafforzati nelle ultime elezioni, anche se non in misura sufficiente per cambiare radicalmente la politica europea. La prossima Commissione può ancora contare su una maggioranza di sinistra nel Parlamento europeo. Ma sotto la pressione dell’opinione pubblica e alla luce dei continui successi elettorali dei partiti conservatori nelle elezioni in molti Stati membri, un cambiamento di politica è inevitabile. Un buon esempio è la questione dell’immigrazione, un altro è un probabile allentamento delle regole sulla mobilità elettrica.
Il 19 settembre avete votato contro la risoluzione del Parlamento europeo sulla continuazione del sostegno finanziario e militare all’Ucraina da parte degli Stati membri dell’UE. Perché ha votato contro? Qual è il contenuto di questa risoluzione? Quali sono le conseguenze di questa risoluzione per l’Unione europea?
Sono favorevole a una soluzione diplomatica del conflitto ucraino. La guerra è persa per l’Ucraina e un suo prolungamento non può che portare a maggiori perdite umane. È nell’interesse dell’UE rivalutare le sue relazioni con la Federazione Russa e costruire una nuova architettura di sicurezza europea, insieme alla Russia e agli Stati Uniti. Occorre evitare una nuova guerra fredda e una costosa corsa agli armamenti. L’UE dovrebbe abbandonare la sua politica di sanzioni, che è comunque inutile e inefficace, e cercare di ottenere nuovamente l’accesso a forniture energetiche a basso costo dalla Russia. L’UE deve contribuire alla ricostruzione e allo sviluppo economico dell’Ucraina.
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