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Il Presidente "non ricorda"

Sono stati molti i "non ricordo" con i quali Cuffaro ha risposto durante l’udienza a Palermo.

di Valerio Contarino - giovedì 15 giugno 2006 - 11828 letture

Il presidente Salvatore Cuffaro, deponendo oggi in aula per la prima volta nel processo in cui è imputato di favoreggiamento a Cosa nostra e violazione del segreto d’ufficio, ha risposto per quasi quattro ore alle domande dei pm Michele Prestipino, Nino Di Matteo e Maurizio De Lucia. Il governatore ha parlato dei suoi rapporti con Domenico Miceli, ex assessore comunale dell’Udc sotto processo per concorso in associazione mafiosa, e quelli con il medico Salvatore Aragona, anche lui accusato di collusioni con i boss. Ma anche dei suoi rapporti con l’ex maresciallo dei carabinieri, Antonio Borzacchelli, ex deputato regionale dell’Udc ed imputato per concussione.

Sono stati molti i "non ricordo" con i quali Cuffaro ha risposto. In alcune circostanze il governatore è stato evasivo su domande che riguardavano alcune intercettazioni inserite nel processo. All’udienza, affollatissima di teleoperatori, fotografi e giornalisti, erano presenti anche gli imputati Michele Aiello e il maresciallo Giorgio Riolo, entrambi agli arresti domiciliari. Il governatore, che è apparso molto sereno, ha detto più volte che le proprie risposte facevano riferimento a quanto era scritto sulle carte processuali. In una sola occasione il presidente del Tribunale, Vittorio Alcamo, lo ha richiamato per sottolineare che avrebbe dovuto dire quello che ricordava dei fatti che gli venivano chiesti dall’accusa.

Il governatore siciliano ha più volte lamentato il tipo di domanda posta, rivolgendosi direttamente ai magistrati: "Lei non può chiedermi questo...", oppure "La domanda me l’avrebbe dovuta porre in modo diverso". Fino a quando il pm Maurizio de Lucia non ha chiesto l’intervento del presidente della terza sezione del Tribunale, Vittorio Alcamo. Quest’ultimo ha ricordato a Cuffaro: "Lei può non rispondere alle domande, ma non criticare le domande oppure chiedere di modificarle...".

Poi, il pm Maurizio de Lucia, quando il governatore per l’ennesima volta si è rivolto a lui con ’dottor de Lucia’ e precedentemente ai pm Michele Prestipino e Antonino Di Matteo con i loro cognomi, gli ha detto: "Gradirei che i pm, visto che l’ufficio è impersonale, non vengano chiamati con i loro cognomi". E Cuffaro, di rimando: "Mi dispiace, le chiedo scusa, ma sa è la prima volta che faccio l’imputato...".

Subito dopo, quando il pm de Lucia si è rivolto al governatore chiamandolo ’senatore’, è stato il Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, a dire: "Ora anche lei mi sta chiamando con il mio titolo...". Il ’siparietto’ tra i due si è chiuso con un richiamo del presidente Vittorio Alcamo "Fino a oggi il processo si è sempre svolto in modo sereno, spero che possa continuare così anche adesso". E il processo è proseguito regolarmente.

Cuffaro ha parlato anche delle bonifiche che sono state eseguite fra il ’97 e il ’98 da parte del maresciallo Giorgio Riolo, nel suo ufficio all’Assessorato regionale all’Agricoltura e poi in seguito, nel 2001, nella propria abitazione e alla presidenza della Regione. "Era stata un’idea di Antonio Borzacchelli - afferma Cuffaro - era convinto che tutto quello che ci dicevamo politicamente lo sapevano gli avversari politici e quindi era convinto che qualcuno ci ascoltava".

Il pm De Lucia ha quindi chiesto nel ’98 cosa facesse Borzacchelli, il governatore ha risposto: "Era un maresciallo dei carabinieri che si occupava di pubblica amministrazione ma aveva già nella sua mente l’idea di fare politica. Ma da lui non ho mai saputo delle indagini che svolgeva". Il presidente della Regione ha inoltre detto di avere conosciuto il maresciallo Giuseppe Ciuro. "Ho rischiato di incontrarlo l’ultima volta - afferma Cuffaro - qualche giorno prima del suo arresto perché ero stato invitato a una cena, alla quale non sono stato, in cui sapevo che erano presenti anche il pm Antonio Ingroia, il manager della sanità Manenti ed Aiello".

L’udienza è stata interrotta alle 13 a causa degli impegni in Senato di Cuffaro. L’esame del governatore da parte dei pm proseguirà il 20 giugno prossimo. Il presidente della Regione lasciando l’aula ha detto ai giornalisti che il suo processo è basato su una frase che sarebbe contenuta nelle intercettazioni ambientali effettuate a casa del boss Giuseppe Guttadauro nel momento in cui vennero scoperte le microspie. "Agli atti del processo si fa riferimento a un tale Totò - afferma Cuffaro - ma nelle intercettazioni non vi è questa parte della registrazione".

Il governatore ha poi aggiunto: "Ho contribuito con il pm a ricercare la verità e credo di averlo fatto fino in fondo". A chi gli ha chiesto di dire il suo parere sulle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella, che saranno oggetto nella prossima udienza dell’esame del pm, Cuffaro ha risposto: "Su Campanella vedremo come andrà a finire, perchè ha detto cose su di me, su Cardinale, su Lumia e su D’Alema. Credo, comunque, che per nessuna di queste persone abbia detto cose vere".


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Il Presidente "non ricorda"
18 dicembre 2007, di : CLEOPATRA

Anche io come te, mio illustre presidente avvolte o vuoti di memoria, quindi ti capisco, ti comprendo, infatti non ricordo esattamente il giorno in cui ti ho scritto, meno male che ho ricevuta della raccomandata, e avviso di ritorno, pero’ mi ricordo due cose: Una è che una delle tue respponsabili ufficio stampa ha dichiarato durante l’intervista alle Iene (italia uno , è una rete televisiva , non so se hai prente la televisione, mediaset, ....) che ha il ruolo di verificare se su internet ci sia qualcosa che riguardi la sua persona, non so dichiarazioni, affermazioni scomode, ecc...., ecc....! L’altra cosa che ricordo, e pure bene è che a lei mi rivolsi con una lettera in seguito ad un problema con un suo deputato, un deputato che non solo fa parte del suo governo, ma che fa parte della sua stessa coalizione, partito, lei non solo non si è degnato di rispondere, silenzio tombale, ma in compenso ricordo che lo stesso giorno in cui lei ha ricevuto la mia missiva, questo deputato mi ha chiamata al cellulare con modalità anonima, urlando come un pazzo mi ha insultata, ingiuriata, minacciata, e quant’altro! La ringrazio per la sua sensibilità nei miei confronti, nonchè per la tempestività che ha avuto nel comunicare al suo deputato che naturalmente ha provveduto a VANNIARMI! Non mi dica NON RICORDO, la prego, ho date, orari, di tutto, tutto combacia, non ci vuole la digos, solo un po di cervello, le garantisco , senza peccare di presunzione che ne ho abbastanza, aggiungo che ho provveduto alla querela, che la chiamata esiste ed è provabile e provata, altrimenti le garantisco che io adesso non mi sarei sbilanciata cosi’. Le auguro un buon natale e felice anno nuovo, anche se non lo merita, ma a natale bisogna essere piu’ buoni, dico piu’ perchè io buona lo sono tutto l’anno, ma qualcuno ha abusato della mia bontà e della mia pazienza.
Il Presidente "non ricorda"
25 dicembre 2007, di : CLEOPATRA

Cuffaro seri problemi di memoria, si dice estraeno ai fatti, gli viene contestato il reato di favoreggiamento , lui che ha 250 mila schede telefoniche, che si incontra in una merceria con Aiello, che riceve i complimenti di Guttadauro, che chiede consensi ad un boss mafioso, viene pure consolato da Casini e riceve messaggi di solidarietà da Berlusconi, lui che ha ricevuto accuse da pentiti che dice di non conoscere nemmeno, lui che ha sputato sulla tomba di Falcone andendo a Partinico per l’apertura della campagna elettorale del compare Cintola il giorno dei funerali di Falcone, poverino , Siino perchè fai quetse cose’ non si fa’ , questi pentiti (DI SERIE B), monellacci e bugiardoni, mentre CUFFARO dal divano di casa sua spera ancora che qualcosa o qualcuno possa aggiustargli il processo ormai prossimo alla sentenza , rilascia dichiarazioni del tipo in caso di condanna lieve NON MI DIMETTO, nel frattempo un uomo BRUNO CONTRADA, UN SERVITORE DELLO STATO, accusato da quattro pentiti (di serie A)onesti , dignitosi e sanguinari assassini, marcisce in galera, RISCHIA DI MORIRE NELLE CARCERI, IL SUO NOME E’ STATO INFANGATO, LA SUA DIGNITA’ CALPESTATA, CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA QUESTO IL REATO, LE DICHIARAZIONI DEI PENTITI NON SONO MAI STATE PROVATE, ERANO SPESSO INCONCLUDENTI A TRATTI PRIVE DI ALCUN FONDAMENTO. CUFFARO SEI MESSO BENE, COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!! CONTRADA SEI MESSO MALE E PER QUESTO SEI STATO ABBANDONATO AL TUO DESTINO, IL DESTINO SCRITTO DA 4 PENTITI DI MAFIA.
Il Presidente "non ricorda"
29 dicembre 2007, di : maria

Berlusconi rassicura Cuffaro, e non è un caso se...... Le vittime della mafia e la signora Borsellino rassicurano Contrada, niente Grazia. Grazia è mancina, niente grazia per Contrada. In attesa della sentenza che dovrebbe ridare dignità alla sicilia e ai siciliani con la condanna e le conseguenti dimissioni di Cuffaro.
Il Presidente "non ricorda"
29 dicembre 2007, di : CLEOPATRA

Il presidente non ricorda? ricorda chi è Nino De Matteo? ricorda di aver ricevuto una telefonata (abilmente intercettata) in cui Berlusconi lo rassicua? Ricorda dov’erà il giorno del funerale di Falcone? Ricorda qual’è il reato con il quale è stato abilmente ed ingiustamente condannato Bruno Contrada? Frose Contrada non disponeva delle necessarie alleanze? Si muore generalmente perchè si è soli o perchè si entrati in un giro troppo grande. Si muore spesso perchè non si dispone delle NECESSARIE ALLEANZE , perchè si è PRIVI DI SOSTEGNO.
Il Presidente "non ricorda"
29 dicembre 2007, di : cleopatra

"Al presidente della Regione Siciliana"

Egregio Dott. Cuffaro a Lei mi rivolgo, a Lei che a quanto pare non ricorda mai niente , ma non perde occasione per ricordare che ha rinunciato alla benemerita IMMUNITA’ PARLAMENTARE. La nostra Costituzione sancisce con l’articolo 3 l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Manteniamo pure l’immunità se la adoperiamo con grande cautela, solo come difesa di un potere dello Stato di fronte all’azione di prevaricazione (che non mi pare sia il suo caso)di un altro potere. Ma se la gestiamo come un privilegio noi violiamo la Costituzione. Non solo applichiamo male un articolo ma ne violiamo un altro. Se applicata correttamente l’IMMUNITA’ PARLAMENTARE non costituisce piu’ un privilegio di classe. Pertanto la invito a non farsene scudo, il fatto che lei ci abbia rinunciato non è una prova della sua innocenza. Non vogliamo pensare che Lei abbia un concetto diverso da quello sopracitato dell’IMMUNITA’ PARLAMENTARE, Lei rappresenta pur sempre lo Stato ( per ora, e per poco si spera) .

Il Presidente "non ricorda"
18 gennaio 2008, di : cleopatra

CUFFARO SECONDO ME TE LO RICORADERAI PER SEMPRE IL GIORNO IN CUI MENTRE TI AMMANETTANO LA GENTE TI LANCIA POMODORI, MONETINE E SPUTI, DEGNI DI UN PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL TUO CALIBRO ( IL CALIBRO ...... INSOMMA MI HAI CAPITA NO?) . SONO CERTA CHE TI CONDANNERANNO E PURE PENSA CI HO PREGATO TANTO E SONO QUASI DISPIACIUTA PERCHE’ DOVRO’ SMETTERE DI FUMARE INFATTI HO FATTO UN FIORETTO ALLA MADONNA SE TI CONDANNANO E TI INTERDICONO DAI PUBBLICI UFFICI SMETTERO’ PER SEMPRE DI FUMARE . IO CI TENGO ALLA MIA TERRA, QUESTA E’ LA MIA TERRA E NON LA LASCIO PIU’ PERCHE’ LA ADORO E ADORO I MIEI SPELNDIDI COMPAESANI, LE VOSTRE MALAZIONI E LE VOSTRE VERGOGNE HANNO FATTO SCAPPARE UN SACCO DI GENTE DA QUETSA TERRA, MA ORA BASTA SIETE VOI CHE DOVETE ANDARVENE VOI L’AVETE INFANGATA, L’AVETE RESA SUDICIA, PUTRIDA, LORDA COME SIETE VOI. WWWWWWW LA SICILIA WWWWWW I SICILIANI QUELLI VERI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il Presidente "non ricorda"
20 gennaio 2008, di : CLEOPATRA

LA "CASTA" ATTACCA I MAGISTRATI... E IL POPOLO LI "CASTRA".... CI VEDIAMO ALLE URNE ... E POI CI CONTIAMO , ANZI VI CONTATE PERCHE’ PER VOI I MINUTI SONO CONTATI E SOLO QUELLI ORMAI POTETE CONTARE!!!!!!!!!! VERGOGNATI, PREGATE I SANTI PERCHE’ NON MANDINO IN GALERA.... PREGATELI PIUTTOSTO PER ESPIARE LE VOSTRE COLPE... CHE E’ MEGLIO!!!!!!!!!
Il Presidente "non ricorda"
20 gennaio 2008, di : MARIA LUISA GRECO

il presidente CUFFARO RIMANE... FA CONTENTE LA FAMIGGHIE SICILIANE CHE LO HANNO VOTATO, PERO’ VUOLE RISPETTO, PERCHE’ IL RISPETTO E’ IMPORTANTE TANTO QUANTO L’ONORE, POI AGGIUNGE CHE LUI E’ INDIGNATO PER LE AFFERMAZIONI DI QUESTO "GRASSO", MA CHI E’ QUESTO, E che COSA VUOLE DA ME, SI LEGGA BENE LA SENTENZA, IO NON FUI CONDANNATO PER MAFIA MA BENSI’ PER ... ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO E QUINDI NON LASCIO, RIMANGO E CHE DIO VI BENEDICA...
MA CHI E’ QUESTO "GRASSO" QUA L’UNICO GRASSO SONO IO DICE CUFFARO CHI E’ QUESTO ...
21 gennaio 2008, di : CLEOPATRA

siamo certi della sua buona fede caro CUFFARO CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE NON PER MAFIA... MA PER ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO, COMUNQUE QUESTO "GRASSO" E’ UN CERTO PROCURATORE NAZIONALE ANTI-MAFIA...MAFIA , PROVENZANO, TALPE DDA, NON SO SE HA PRESENTE .... COMUNQUE BASTA CHE SI COLLEGA SU INTERNET PRESIDENTE TROVERA’ SICURAMENTE UNA SPIEGAZIONE PER OGNI COSA...
Il Presidente "non ricorda"
22 gennaio 2008, di : MARIA LUISA GRECO IL CORAGGIO DELLE PROPRIE AZIONI

NON BISOGNA LASCIARSI INTIMIDIRE, BASTA CON GLI ICANTATORI DI SERPENTI, BASTA CON CHI PRETENDE DI VENDERE FUMO IN CAMBIO DI CONSENSI, E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA A TUTTO CIO’ E A TUTTO IL RESTO.... BASTA CON I LESTOFANTI CHE USANO IL PROPRIO POTERE POLITICO PER SCHIACCIARE GLI ALTRI. MANZOGNERI, CIALTRONI, NE ABBIAMO PIENE LE TASCHE.... NON MI ILLUDO DI USCIRE INCOLUME DA TUTTO CIO’, NON HO QUESTA PRESUNZIONE MA HO LA CERTEZZA DI AVER APPAGATO IL MIO IO, SE E’ VERO CHE IL FANGO IN ITALIA PAGA E’ VERO PURE CHE IL PERBENISMO NO! CI SIAMO ADAGIATI PER ANNI , ABBIAMO DETTO QUESTO E’ IL SISTEMA E DUNQUE NON POSSIAMO CHE ADATTARCI, MA ADATTANDOCI IN COSA SPERIAMO, PERDIAMO PURE IL DIRITTO DI POTERCI LAMENTARE E ALLORA REAGIAMO, PRETENDIAMO EQUITA’, GIUSTIZIA E LEGALITA’ A OGNI COSTO. LA NOSTRA E’ LA TERRA DI FALCONE E BORSELLINO NON E’ LA TERRA DI UN CUFFARO CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE PER AVER FAVORITO SINGOLI ESPONENTI MAFIOSI (LUI VUOLE CHE SI DICA COSI’ E IO LO ACCONTENTO).... VERGOGNATEVI MA FORSE CI DOVREMMO VERGOGNARE TUTTI PERCHE’ IL SILENZIO E’ TACITO ASSENSO E QUANTI DI NOI SANNO E TACCIONO...... TANTI!
Il Presidente "non ricorda"
31 gennaio 2008, di : MARIA LUISA GRECO DI PRIOLO GARGALLO

IL PRESIDENTE NON RICORDA? MA NOI SI! 29 GEN 2006 IL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA (MASSIMA AUTORITA’ NELLA LOTTA ALLA MAFIA)DICHIARA: "CANDIDARE INDAGATI PUO’ SIGNIFICARE LANCIARE UN SIGNIFICATO GRADITO ALLA MAFIA O UN MESSAGGIO DI IMPUNITA’, DI UNA SFIDA ALLA GIUSTIZIA". ALLE PROSSIME ELEZIONI NON CANDIDATE INDAGATI. 29 GEN 2006 LORENZO CESA , SEGRETARIO NAZIONALE UDC DICHIARA: " L’ESORTAZIONE DI GRASSO CI PARE FUORI LUOGO"

GENNAIO 2008 CUFFARO CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE PER MAFIA! PIERO GRASSO ATTACCATO DALLO STESSO CUFFARO: SI LEGGA LA SENTENZA. CASINI , GLI SCIACALLI DOVRANNO SCUSARSI CON CUFFARO, CUFFARO CAPOLISTA AL SENATO. UDC SENZA PUDORE! LORO NON LA SFIDANO LA GIUSTIZIA, NO, SE LA METTONO PROPRIO SOTTO I PIEDI! LORO NON CANDIDANO INDAGATI MA SOLO CONDANNATI.... PER MAFIA!

Il Presidente "non ricorda"
2 febbraio 2008, di : MARIA LUISA GRECO

LA PAURA E’ UN’ARMA, TI TOGLIE TUTTO, PURE LA CAPACITA’ DI INTENDERE E DI VOLERE,TI FA FARE COSE INSENSATE CHE MAI AVRESTI LONTANAMENTE PENSATO DI FARE,TI PARALIZZA, TI SENTI INERME, MA QUANDO POI TROVI LA FORZA DI REAGIRE, E LO FAI A MODO TUO,GIUSTO O SBAGLIATO CHE SIA, POCO IMPORTA, TI RENDICONTO CHE LA PAURA NON E’ INVINCIBILE, CHE HAI PIANTO MA NON ERA IL CASO, CHE TI SEI AVVILITA, MA NON ERA IL CASO, CHE TI SEI INCOLLERATA, MA NON ERA IL CASO, TI SEI SOLTANTO LASCIATA DOMINARE DA UN SENTIMENTO UMANO, PERCHE’ LA PAURA NON E’ UNA SENSAZIONE E’ UN SENTIMENTO. ADESSO IO NON HO PIU’ PAURA!!!!! CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA!