Il Dottor Stranamore compie 60 anni

Sessant’anni fa (1958) lo scrittore americano Peter George scrisse il libro ’’Dottor Stranamore’’ e 6 anni dopo fu realizzato il famoso film.
Oggi purtroppo siamo molto vicini alle atmosfere pericolose annunciate da quel libro e che unite al capolavoro di George Orwell ’’1984: il Grande Fratello’’, di dieci anni più vecchio, sembrano di scottante e pericolosa attualità. Gli elementi ci sono tutti: il pericolo russo, i ’’nostri’’ (sic!) Trump, May e Macron che accusano uno dei tanti sanguinari regimi, con la particolarità di non essere annoverati fra gli amici dell’Occidente o di non essere graditi ai potentati economici mondiali, una volta chiamate multinazionali, che tanto hanno a cuore i bisogni e la felicità di certe popolazioni e che aborrono sfruttare le loro ricchezze e che mai si sognerebbero di schiavizzarli con un lavoro molto simile allo schiavismo.
La stampa e le TV occidentali contribuiscono ad alimentare la propaganda utilizzata in questo millennio, sul mai accertato possesso di armi chimiche e di centri di produzione delle stesse che spesso, come ha spiegato mirabilmente e non da ora il generale Fabio Mini, altro non sono che fabbriche di prodotti di base per l’agricoltura, la chimica e la farmaceutica.
I veri motivi di ogni guerra sono invece da ricercarsi guardando semplicemente una carta topografica e vedere se, la nazione presa di mira, sia ricca di giacimenti di petrolio o di gas (Libia), di uranio (Niger), oppure se le sue coste siano prospicienti giacimenti di idrocarburi e se siano stati negati i permessi per essere sfruttate dai soliti noti. Le coste siriane, ad esempio, si trovano al centro di una zona del Mediterraneo che sta diventando motivo di contesa per i suoi depositi sottomarini di gas e petrolio. Questo è un motivo storicamente valido per scatenare una guerra, solo che le parti interessate dalla Russia, ad Israele, alla Francia e Inghilterra sono tutte dotate di bombe atomiche e di tecnologie militari che potrebbero sfuggire al loro controllo e dunque, un dottor Stranamore (Trump?) potrebbe scatenare una guerra dalle proporzioni inimmaginabili.
Poteva l’Italia dichiarare che l’articolo 11 della nostra Costituzione ci vieta di usare la guerra per risolvere controversie internazionali? Sì, avremmo dovuto farlo ed invece il nostro premier in scadenza, Gentiloni, ha dichiarato fariseicamente che non abbiamo concesso le basi per la partenza degli attacchi ai siriani, dimenticandosi di precisare che nessuno di fatto ce lo avesse chiesto, visto che l’attacco è stato fatto da missili partiti da sottomarini e navi e i cacciabombardieri sono decollati da portaerei. L’Italia, però, in questi anni, grazie a Gentiloni e alla Pinotti, ha acquistato F35 e costruito sommergibili miliardari. Per farne cosa? Questa è una domanda alla quale, purtroppo, nessuno ha voluto dare una risposta.
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