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Il Dormiveglia e la Discarica di Santa Lucia

Tolentino rinnova l’accordo di programma per riaprire la discarica di Santa Lucia. Una discarica che ha causato non pochi danni ambientali e che sarebbe dovuta essere risanata molti anni fa. Alla fine, più che di parlare dell’accordo di programma, si litiga sul regolamento del Consiglio Comunale

di Stiletto Paradossale - domenica 7 agosto 2005 - 6338 letture

Da "Il Tamburo di Latta"

Tolentino- Il caldo non fa bene al sonno. Spesso, madidi e intorpiditi, si pellegrina, bottiglietta d’acqua e libro alla mano, da una poltrona all’altra, cercando d’intercettare una corrente fresca che ci ristori dall’afa. E’ quello che c’è capitato venerdì notte, il 29 luglio scorso. Con gli occhi stanchi, dopo aver letto un paio di libricini su Cirillo e Metodio e uno su Giuliano l’Apostata, abbiamo cercato di stroncare ogni resistenza al sonno con la madre di tutte le sirene: la TV.

A volte la programmazione notturna offre delle perle cinematografiche esaltanti, ma per la maggior parte si incontrano sfiancanti teleannunci, hot line, sitcom di terza classe.

Per fortuna la programmazione locale ci viene incontro: è in onda il Consiglio Comunale del 28 luglio. Impossibile non assopirsi. Si parla della discarica di Santa Lucia e sta prendendo la parola il Consigliere Ds, nonché vice Presidente del Con.Sma.Ri, Giuseppe Foglia(DS). L’argomento, di per sé, è davvero appassionante: si sta parlando di riaprire la discarica che, per circa vent’anni, ha causato molti danni ambientali alla valle del Potenza, la discarica di Santa Lucia. L’ordine del Giorno parla di rinnovare l’accordo di programma, siglato fra comune di Tolentino, Provincia di Macerata e Con.Sma.Ri., nel 2001, nel quale si prevedeva e si prevede anche oggi il risanamento dell’area e la costruzione di nuove vasche per abbancare altri rifiuti. 165 mila metri cubi, oltre i quali, come già avvenuto nel caso di Potenza Picena, la discarica verrà chiusa.

L’Ing. Giuseppe Foglia( cita proprio Potenza Picena come esempio, per dimostrare l’efficacia e la correttezza delle procedure adottate, e dedurre l’affidabilità di queste sue promesse.

Cita anche l’ingente spesa per le cause e procedimenti giudiziari, che nel caso di Potenza Picena non hanno portato a nulla, se non ad ingrassare le tasche degli avvocati. Spera che la cosa non si ripeta.

In realtà, l’accordo di Programma che viene rinnovato è già stato disatteso nei tempi. La discarica di Santa Lucia dovrebbe essere già funzionante e la bonifica già ultimata. Tra le altre cose, quell’accordo di programma fu firmato dallo stesso Ing Foglia quando, nel 2001, era Sindaco di Tolentino. Così si passa all’Ass. all’Ambiente Bernardini, che si proclama a favore dell’accordo, perché un ambientalista non dice sempre no e comunque è meglio risanare, facendo anche una nuova discarica, piuttosto il tutto che rimanga così com’è.

Così, in ultimo, prende la parola Francesco Massi che, da ottimo oratore, a differenza di chi lo aveva preceduto, ripercorre la storia, anche giudiziaria, che ha interessato quella discarica, parla della gestione passata, ma solleva anche il punto più scottante e più controverso della questione: se la Provincia e la Regione non assicureranno altre discariche? Risposta del consigliere: Tolentino sarà l’unica discarica funzionante. Massi sottolinea quindi il rischio, sollevato anche da diversi comunicati dell’Italia dei Valori durante la scorsa settimana, che Tolentino rimanga l’unica discarica attiva nella provincia e che per questo si debbano prevedere tempi più lunghi per la sua chiusura, rispetto a quanto promesso.

Massi ricorda come Tolentino, oltre alla già citata discarica, ospiti anche l’impianto d’incenerimento e come ne subisca le ricadute in termini d’impatto ambientale. Per questo annuncia il suo voto contrario, e quello della minoranza, a cui si aggregherà anche Voce alla Città, con il cons. Casadidio.

Mentre arriva la replica del Sindaco Ruffini (Marcherita) che, lo abbiamo notato, evita il termine “discarica”, per mettere in risalto un più rassicurante “risanamento”, promettendo un confronto con la cittadinanza.. Ma proprio nel quel momento in cui il Sindaco conclude il suo discorso, si apre il giallo: la minoranza presenta una mozione per modificare l’accordo di programma e impegnare Provincia, Sindaco, e Con.Sma.Ri, qualora quell’accordo producesse in futuro dei danni ai cittadini che abitano nelle vicinaze, ad un risarcimento minimo di 2 milioni e mezzo di euro.

Il presidente Giuseppe Belli (DS)sbotta, non ricorda il regolamento, sospende per dieci minuti, poi cita il regolamento e chiede di votare se la mozione è accettabile oppure no. La questione sta nei tempi di consegna della mozione, che deve rientrare all’interno della discussione. Nell’aula consiliare si alzano voci fuori dai microfoni, è bagarre. La minoranza dice di aver consegnato prima della fine, il presidente Belli giura che gli è arrivato dopo. Quindi, con gran confusione, chiede una dichiarazione sull’accettabilità della mozione e una dichiarazione di voto sull’accordo nel complesso, spiazzando il Cons. Casadidio che, a sua volta, dice che due punti contenuti nel cronoprogramma dell’accordo sono stati inseriti all’ultimo momento e che perciò andrebbero stralciati.

L’Ing. Foglia tenta di mediare, dicendo che la mozione può essere già contenuta nel testo originario, ma non si capisce come. Ormai ci si arrampica sulle interpretazioni dei comma del regolamento. Ma non quello dell’accordo di programma della discarica, ma quello del funzionamento del Consiglio Comunale. Passano i minuti e la confusione aumenta: prima il Presidente Belli fa come per accogliere la proposta dell’Ing Foglia, poi, visto che si prende la responsabilità di non accettare la mozione della minoranza, che giudica tendenziosa e fuori dal regolamento, non può accettare nemmeno la proposta dell’ex sindaco e compagno di partito. Abbiamo perso totalmente il filo del discorso e la pazienza. Sono le 4 del mattino, ce ne andiamo a dormire, ponendoci soltanto l’ultima lecita domanda: come fanno a mandare avanti una discarica se non riescono a far andare avanti un consiglio comunale?

Il giorno dopo veniamo a sapere che l’accordo di programma è stato approvato e quasi niente di più.

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Il Dormiveglia e la Discarica di Santa Lucia
26 marzo 2006

Caro Stiletto Paradossale il preambolo della discarica di Tolentino è oramai il solito copione che la politica recita ogni qual volta essa mette mano alle profonde e ingiustificate modifiche dei territori.Il dibattito che tu hai seguito alla radio locale è sostanzialemnte lo stesso che si poteva sentire nel Consiglio Comunale di Potenza Picena quando si decise di risanare - riaprire e chiudere la discarica di quel Comune. Prima di tentare di dare una risposta ovviamente di parte e parziale al tuo quesito finale mettiamo alcuni paletti oggettivi. Il famnoso accordo di programma fra Provincia Cosmari e Comuni sedi di discariche è vecchio come il cucco e parziale a fronte di un Piano Provinciale per lo smaltimento dei RSU che non riesce a decollare. Il risanamento delle vecchie piaghe ambientali che sono le decine di vecchie discariche disseminate sul territorio è cosa utile e necessaria ma se per risanare queste (vedi P.Picena e per Tolentino la storia sarà identica) si attivano sullo stesso sito una nuova discarica i cui proventi finanziari derivanti dal conferimento dei RSU che il Cosmari(cioè noi tutti attraverso la fiscalità tariffaria dei comuni soci)paga serviranno a risanare il vecchio sito siamo alla schizzofrenia politica per non dire peggio.Che tecnica è risanare discarica vecchia sene creiamo una nuova sullo stesso sito? Questo assurdo e costoso modo di procedere deriva dal fatto che nonostante da un decennio l’università di Ancona abbia elaborato uno studio e una graduatoria di possibili discariche di appoggio all’imnpianto del Cosmari ne la Provincia prima(quando era titolare della scelta del sito) ne il Cosmari successivamente sono riusciti a decidere.Non si venga a dire che questa paralisi sia dovuta da opposizioni politiche considerato che il gruppo diirigente del Cosmari è calibrato a livello partitico e il CDA ha al suo interno presenze politiche fra destra e sinistra paritarie. Questa politica fra l’altro ha fatto si che alcune discariche attive vedi quella di Morrovalle che doveva essere chiusa da anni continui attraverso proroghe regionali e ampliamenti ad abbancare. Terza ed ultima questione il ruolo del Cosmari e del suo impianto. da anni si dibatte sull’impianto del Cosmari,sulla linea di incenerimento e sulla raccolta differenziata.In ambedue i casi siamo davanti ad un dibattito vecchio che ha il difetto di lasciare sostanzialemte l’impianto allo stato di alcuni anni fa nonostante l’impegno dei tecnici e gli investimenti miliardari e una raccolta differenziata che dai dati mostra che fatto un balzo importante in avanti alcuni anni addietro ora sembra vivacchiare arenandosi su una percentuale che i tecnici del settore definiscono di zoccolo duro che solo uno sforzo creativo di partecipazione e informazione comprese politiche incentivanti al cittadino che il management non sembra riuscire a mettere in campo .Un esempio di un manegement conservatore e senza idee di politiche industriali e ambientali lo abbiamo con l’incapacità dello stesso di dotarsi8nonostante sia affiancato da costose consulenze) di un Piano Industriale che da anni attende la nasciata. Cerchiamo di essere chiari e chiudere questo capitolo sulle linee politiche e sulle scelte strategiche:come si fa a programmare,scegliere,dare servizi credibili,trasparenti e costi sotto controllo se non si riesce a produrre a discutere con il territorio ne il Piano delle Discariche di appoggio ne un documento strategico come il Piano Piano Industriale del CosMari? E’ questa la voragine finanziaria non i costi legali che il Cosmari ha sostenuto per resistere ai Comitati contrai alle discariche. Finchè non si scardina la blindatura politica,la disinformazione e quella specie di incioucio politico che sta alla base del governo del settore sarà difficile che dall’interno del Cosmari,delle politiche sui rifiuti possa venire una svolta.Nonostante questo non bisogna scoraggiarsi e gettare la spugna.Una riflessione vera,approfondita si dovrà pure aprire su come la politica partitica maceratese sia riuscita a far quadrare il cerchio visto che sostanzialmente,aldilà delle schermaglie che mi sembrano più di maniera che di sostanza destra e sinistra non prospettano alternative.Sulla discarica di Tolentino forse per mia incapacità o per poca informazione non riesco a capire chi alla fine gestirà l’impianto.Lo gestirà il Cosmari come a Potenza Picena il che è auspicabile? Il Cosmari,il Comune di Tolentino prospetteranno altre soluzioni gestionali dove magari vi sarà la presenza di soggetti privati?Non sono aspetti secondari per le risposte che attende l’ambiente,la qualità del servizio e le strategie poltiche più generali.Chissà forse assisteremo a qualche sorpresa!La domanda finale che ti ponevi in quella notte accaldata ha ad oggi e purtoppo una risposta negativa:non governeranno la situazione,vivacchieranno.Non riesco neppure a capire come il Comune di Tolentino vorrà impiegare l’eco indennizzo derivante dalla apertura della discarica.Purtroppo per noi,per l’ambiente e non ultimo per la qualità di un servizio importante come quello dei rifiuti all’orizzone politico non c’è niente di nuovo. Spero di non aver annoiato ma noi che ci occupiamo tanto e giustamente della Tav,del Quadrilatero dovremmo anche aprire un confronto su questi aspetti.Dopo tutto la metafora è sempre quella:il ruolo attivo dei cittadini organizzati e non nella formazione delle scelte di governo e del territorio. Sarà Dura come amiamo chiudere i nostri interventi quando ci battiamo contro il Pav della Quadrilatero ma dobbiamo insistere con lo stesso piglio e con la stessa curiosità

Un caro saluto Amedeo di Cittaverde

    Il Dormiveglia e la Discarica di Santa Lucia
    27 marzo 2006, di : Stiletto Paradossale

    Sulla discarica di Santa Lucia, che continuano a chiamare "Collina" per mascherare che si trova a pochi passi dalle omonime Terme di Santa Lucia, ci sarebbe da dire molto, molto di più. A molti anni di distanza, pochi sanno cosa vi fu effettivamente scaricato.

    E’ anche da notare come l’ingerenza partitica sia davvero pesante in questa vicenda.

    Basterebbe solo dire che Giuseppe Foglia firmò la prima convenzione con Provincia e Con.Sma.Ri., in quanto Sindaco di Tolentino; a cinque anni di distanza ha votato come consigliere, ricoprendo contemporaneamente la carica di vice-Presidente (ma presidente de facto per le dimissioni di Capponi)del Con.Sma.Ri. Insomma se l’è votata e adesso se la gestisce. E’ da notare anche che il progetto è decollato solo all’indomani dell’entrata nel capitale della società che ha l’area, la PropostAmbiente, di altre società Pubblico-Private come la Smea e la Morrovalle Ambiente, delle quali Comune di Macerata e Comune di Morrovalle sono socie.

    Un’ultima parola sul "controllo sociale" , sul coinvolgimento, sul dibattito e condivisione delle scelte con la popolazione che c’è a Tolentino.

    A Tolentino il presidente dell’unica associazione ambientalista il "circolo Pettirosso di Legambiente" è il dott.Drago. Guarda caso siede in consiglio comunale, proprio accanto all’Ing. Foglia, entrambi (DS). E’ un caso? E’ stata fatta una riunione, una sola, con la cittadinanza e solo dopo che tutto era già stato deciso. Esiste un comitato di No alla discarica, ma sembra che sia stato escluso da ogni riunione.

    Ultima nota amara: sul programma di "Uniti per Tolentino", colaizione di Centro-(sinistra? -solo se si intende come "bieca" n.d.r.-) si diceva esplicitamente che ci si sarebbe impegnati affinché il sito fosse monitorato e che non ci fossero state nuove discariche.

    Questa è Tolentino e forse è il motivo per cui il Centro Destra non fa o non trova ragioni per una valida opposizione.