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Il Biviere di Lentini, questo sconosciuto

Molti parlano della gigantesca opera idraulica senza alcuna conoscenza in merito

di Emanuele G. - mercoledì 1 luglio 2015 - 3861 letture

Lentini è una città disperata. Disperata perché si trova oggi in una situazione di declino così accentuato da non avere risorse proprie per riprendersi. A Lentini è avvenuto un fallimento multiplo. Il fallimento della politica. Il fallimento del Comune inteso come struttura burocratica. Il fallimento dell’intero assetto sociale lentinese. Certamente questa non è la sede più opportuna per comprenderne le ragioni.

Tuttavia, mi si permetta una brevissima riflessione. La Lentini di oggi è il prodotto del tragico abbraccio mortale fra indifferenza e collusione. I lentinesi in tutti questi anni sono stati molto indifferenti a quanto succedeva nella loro città abdicando di fatto al loro essere parte di una comunità. Su un altro versante si sono costituite estese reti di collusione fra politica e ampie parti della popolazione bloccando e impedendo l’implementazione di qualsiasi progetto di sviluppo reale della città.

Che Lentini sia disperata lo si nota dal fatto che si diffondono leggende metropolitane concernenti mirabolanti progetti di rinascita della città. Una di queste leggende metropolitana riguarda il Biviere di Lentini. Da tempo se ne parla per incentrare su di esso un possibile volano per assicurare un futuro meno negativo all’intero comprensorio. Aspirazione più che comprensibile, ma che denota uno scarsissimo grado di conoscenza di cosa è oggi il Biviere di Lentini.

Questo articolo serve a chiarirci le idee in merito.

Noi tutti sappiamo che il Biviere di Lentini è un invaso artificiale. Ovverossia costruito dall’uomo. Orbene se ci colleghiamo sul sito del Registro Italiano Dighe veniamo a conoscenza che il Biviere di Lentini è catalogato come "INVASO SPERIMENTALE" e "INVASO INDUSTRIALE". Che cos’è un invaso sperimentale? E’ un invaso che è ancora in fase di collaudo e non è entrato in pieno esercizio. Nel senso che si fanno ancora le prove di quota per verificarne la stabilità e le criticità in caso di catastrofe naturale, Prove di quota significa portare, ad esempio, il livello delle acque da quota 600 a 650 e viceversa. Il Biviere di Lentini è anche invaso industriale perché la sua funzione di è raccogliere le acque sia di corpi idrici che piovane per immetterle in condutture atte al sostegno delle attività economiche presenti in zona (industrie e agricoltura). Già da questi due dati si capisce che l’Invaso di Lentini ha già un uso ben indentificato e definito. Cioé è una pia illusione cambiarne la destinazione d’uso.

Poi c’è il fatto che l’area del Biviere di Lentini è un’importante area di protezione della fauna e della flora. Infatti in base alla normativa europea ed italiana ha una codificazione ben precisa: "IBA 163". Che cos’è una Iba? Trattasi di un acronimo inglese che significa "IMPORTANT BIRD AREA". Ossia Area importante per gli uccelli. Il 163 è il numero identificativo italiano in rapporto all’elenco delle zone Iba presenti nel nostro paese. Da ciò discende il fatto che il Biviere di Lentini è "ZPS" (ZONA DI PROTEZIONE SPECIALE) e "SIC" (SITO DI INTERESSE COMUNITARIO). Denominazioni individuate da apposite direttive comunitarie. Aver ottenuto per il Biviere di Lentini tali denominazioni (Abi, Zps e Sic) comportata che la protezione della fauna e della flora invi presenti deve essere assoluta. I luoghi non devono essere oggetto di nessuna azione tesa a sovvertire il delicato equilibrio naturalistico ed ambientale. Pertanto, non si puà né costruire né implentare attività economiche in netto contrasto con i luoghi. Fra l’altro l’intera zona del Biviere è anche "FONDO CHIUSO". Area dove è interdetta qualsiasi attività venatoria.

In sintesi, in considerazione di quanto delineato sopra le uniche attività consentite potrebbero essere il c.d. "bird watching" e le visite didattiche naturalistiche. Non so se si potrebbe istituire una zona a verde "sic et simpliciter".

E’ proprio il caso di dirlo non conoscere queste informazioni sul Biviere di Lentini denota un grado di non conoscenza del territorio da parte dei lentinesi piuttosto allarmante. Il che spiega, anche, il perché Lentini oggi viva una situazione che definire drammatica è puro eufemismo. La conoscenza del territorio è il primo mattone per costruire un progetto coeso e plausibile per lo sviluppo di un territiro. Un territorio che a tutt’oggi è un TERRITORIO rappresentativo della GEOGRAFIA DELL’IMPOVERIMENTO.

Documenti:

1) Studio Rinascita e valorizzazione dello storico Invaso di Lentini

Per leggere lo studio si prega di cliccare QUI

2) Elenco degli invasi in Sicilia a cura del Registro Italiano Dighe

Per leggere l’elenco si prega di cliccare QUI

3) Scheda sulla zona del Biviere di Lentini a cura del sito dell’Unione Europea Natura2000

Per consultare la scheda si prega di cliccare QUI

4) Studio Piano d’azione nazionale per il Pollo Sultano (Porphyrio Porphyrio) a cura del Ministero per l’Ambiente e l’Istiutto Nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Chigi"

Per consultare lo studio si prega di cliccare QUI


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