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Il Barometro dell’odio: Elezioni Europee 2019

I risultati della terza settimana di monitoraggio dei discorsi d’odio in campagna elettorale (a cura di Amnesty International)

di Redazione - venerdì 24 maggio 2019 - 2975 letture

I post e i tweet dei candidati alle elezioni europee che contengono odio sono quelli che generano la maggiore quantità di like, condivisioni e repliche. A rivelarlo è il nostro lavoro di monitoraggio giunto alla terza settimana di osservazione dei profili social dei candidati e delle reazioni degli utenti. Più di 51.000 sono stati i post, i tweet e i commenti valutati da circa 150 attivisti. Restringendo lo sguardo ai soli temi relativi ai diritti umani, l’argomento "immigrazione" continua ad avere il peso maggiore in questo insieme, rappresentando il 62% dei contenuti.

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HATE SPEECH: ELEZIONI EUROPEE, VINCE L’ODIO

Minoranze religiose è il tema che scatena più odio tra i politici: quasi 1 post/tweet con tono negativo su 5 relativo a questo argomento veicola odio e discriminazione. Una campagna elettorale in cui quasi la metà dei contenuti pubblicati online ha un taglio critico e i temi trattati in modo negativo generano maggiori like, condivisioni, repliche.

Quanto e come i leader politici contribuiscono alla propagazione dell’odio nella rete? Quali reazioni e sentimenti generano nel pubblico raggiunto sui social network? Quali temi e target scatenano più di altri l’hate speech? Sono alcuni dei quesiti ai quali Amnesty International Italia prova a dare una risposta raccogliendo i contenuti pubblicati dai candidati all’europarlamento, così come le risposte degli utenti.

Il grafico sopra mostra le tendenze suggerite dai primi dati raccolti. Come leggerlo: •passando il cursore sulla categoria (barra grigia di ciascun box) è possibile visualizzare l’incidenza del tema sul dibattito complessivo. Inoltre, guardando il termometro a destra del grafico si osserva la percentuale di contenuti con accezione negativa per quel tema – più il box è rosso maggiore è l’incidenza dei contenuti negativi; •ogni box è suddiviso tra candidati e utenti e indica per entrambi: il numero di contenuti (valore assoluto), l’incidenza (%) sul dibattito per quel tema, il numero medio di like, commenti e condivisioni per contenuto.

Dal 15 aprile al 24 maggio 2019, in occasione della campagna elettorale che porta verso l’elezione del Parlamento europeo, Amnesty Italia conduce un monitoraggio sull’hate speech online analizzando i contenuti pubblicati su pagine Facebook e account Twitter dei candidati ai seggi italiani, col coinvolgimento degli attivisti del territorio nel ruolo di valutatori.

Per ulteriori dettagli sul monitoraggio consulta la nota metodologica e la sintesi dei dati scaricabili qui.


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