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I titoli dell’imperatore romano

Un’utile guida

di Emanuele G. - domenica 1 dicembre 2024 - 241 letture

La numismatica romana ci da con chiarezza la visione dei poteri che aveva l’imperatore romano. Infatti, così siamo più addentro alla figura dell’imperatore e ne capiamo i poteri.

L’elencazione di cariche, poteri e titoli di cui era insignito l’imperatore compare sempre sulla moneta, anche se non sempre è completa, e ci permette, spesso, di datare la moneta stessa.

Elementi costanti, accanto al nome dell’imperatore, sono:

IMP (Imperator): indica la funzione di capo militare dell’imperatore;

CAE o CAES o CAESAR: era il cognomen di Cesare e viene ripreso dai successori per indicare una certa continuità con Cesare, che pur non essendo stato imperatore nel senso dei suoi successori, fu il fondatore del nuovo assetto statale;

AVG (Augustus) : indica il titolo conferito per la prima volta ad Ottaviano nel 27 a.C. dal Senato. Significa "elevato, innalzato"; il detentore di questo titolo è al di sopra degli uomini, ma non è un dio. Inoltre il termine allude all’importanza della funzione augurale nella nascita di Roma attraverso Romolo; l’imperatore si collega, così, al mitico fondatore di Roma.

Possono poi seguire i cosiddetti cognomina ex virtute; questi soprannomi sono conferiti all’imperatore, generalmente dal senato, per motivi particolari come successi militari ( ad esempio di Traiano DACICVS e GERMANICVS) oppure come riconoscimento di sue particolari qualità (ad esempio Antonino detto PIVS).

Successivamente vengono elencate le "cariche" proprie dell’imperatore:

TRIBVNICIA POTESTAS ( generalmente abbreviata in TRIB POT, TR POT, TRP oTP). Non si tratta di una magistratura vera e propria. L’imperatore possedeva le prerogative e le funzioni di un’ importante magistratura repubblicana, il tribunato della plebe. Queste prerogative erano: l’ inviolabilità personale, il diritto di convocare il Senato e di controllarne i dibattiti, di presiedere alle elezioni nelle assemblee, di nominare e proporre propri candidati, di opporre il veto agli atti di qualsiasi magistrato e di interferire nell’amministrazione della giustizia. Generalmente si assumeva la potestà tribunizia al momento dell’assunzione dell’Impero, anche se nel tempo si sono avute alcune modifiche, Questa carica veniva rinnovata automaticamente ogni anno: proprio per questo, l’indicazione, sulle monete cos’ come su epigrafi ecc., della potestà tribunizia seguita da un numerale ci permette di datare con precisione l’emissione;

PONTIFEX MAXIMVS (spesso abbreviato in PON MAX, PON M o PM): Era la carica sacerdotale più alta del mondo romano e veniva conferita all’imperatore, in quanto supremo capo religioso;

PATER PATRIAE (PP). E’ un titolo che veniva dato dal senato all’imperatore. Con questo titolo l’imperatore era padre della patria, curava e tutelava la res publica;

CONSUL (abbreviato: COS): l’imperatore assumeva spesso il consolato, la mgistratura repubblicana di maggiore importanza. L’indicazione è spesso affiancata da un numerale, che indica quante volte l’imperatore ha ricoperto tale carica


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