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I neutrini del CERN: ovvero, il trionfo del Fotone Unigravitazionale

Renato Palmieri con la sua Fisica Unigravitazionale, ha anticipato di 37 anni la scoperta fatta in Svizzera ed ufficializzata alla stampa il 23 settembre 2011.

di Enzo Maddaloni - martedì 27 settembre 2011 - 2979 letture

Richard Bach nel suo libro "Il Gabbiano Jonathan Livingston" si soffermava su alcuni principi di fisica:

"Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri." ...."Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni.",

ma ciò restava limitato nel gioco dell’immaginazione e della fantasia di uno scrittore anche se secondo me anche lui era un’angelo caduto.

Il nucleo creativo della ricerca sulla fisica unigravitazionale di Renato Palmieri (professore di latino e greco antico di Napoli) viene descritta più che come metafore o meglio opera, in un libro o trattato di 356 pagine pubblicato nel 2006 dall’Istituto Italiano per Gli Studi Filosofici di Napoli, studi i suoi che risalgono a circa 37 anni fa.

Ultimamente a seguito di alcune sue conferenze tenute agli inizi del 2011 presso l’Istituto degli Studi Filosofici di Napoli, un giornalaio ops scusate un giornalista di Roma scriveva su “Il Fatto Quotidiano” un articolo

https://www.girodivite.it/Il-Fatto-Quotidiano-ovvero-la.html

definendo le sue tesi "sciempiaggini". Ora speriamo che possa ricredersi delle sue e fargli pubbliche scuse.

Questo scriveva alcuni anni fà Renato nel suo libro (ripeto pubblicato nel 2006):

“L’esperimento dei fisici di Ginevra ha dunque dimostrato, senza che essi ne siano consapevoli, la realtà di una telepatia fotonico, che è fenomeno ordinario di tutta la natura e che si riscontra, in modo meravigliosamente estetico, nelle manifestazioni sensibili di quel miracolo che si chiama amore.”

Che sia stato anche chiarovegente? Ha anticipato il risultato anche dell’esperimento, telepatico? No il fatto è che lui poteva viaggiare ad una velocità superiore a quella delle luce già anni fà e quindi la sua macchina del tempo gli ha permesso di arrivare anche prima di noi a questa notizia dell’Ansa.it pubblicata solo il 23 settembre 2011

http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/09/23/visualizza_new.html_699325134.html

https://www.girodivite.it/Renato-Palmieri-ci-apre-una-porta.html

‎"Muoversi l’amante per la cos’amata come il senso e la sensibile e con seco s’unisce e fassi una cosa medesima. L’opera è la prima cosa che nasce dall’unione. Se la cosa amata è vile, l’amante si fà vile. Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sodisfazione. Quando l’amante è giunto all’amato, li si riposa. Quando il peso è posato, li si riposa. La cosa cognusciuta con nostro intelletto" (Leonardo Da Vinci).

Renato Palmieri non disdegna, anzi gradisce autodefinirsi un "eretico" e considerato che lui è stato professore di latino e greco antico e ben consapevole del fatto che l’etimologia di questo termine deriva dal verbo greco "Aiero"= scelgo, preferisco, approvo un’opinione, eleggo una parte; quindi "Eresia" = aireis = "scelta"!

Lui è un estimatore di Feyrabend ed in particolare del suo notevolissimo saggio "Contro il metodo" .

Avendo fatto gli studi classici lui nel suo libro cita dell’Eneide Anchise che parlando ad Enea della dottrina pitagorica dell’anima universale (che lui prende a base di riferimento per i calcoli sull’espressione cosmologica) cita:

"U/n soffio alimenta da dentro (le cose) ed una mente diffusa per le membra muove la massa universale e si mescola al grande corpo".

Oggi, così la stessa "Biologia delle credenze", con queste nuove conferme alle tesi di Renato Palmieri, cambierà l’approccio della presa in cura dei malati, attraverso l’amore. Be si adesso lo avete compreso anche voi perchè tento di stupidirmi anch’io per diventare clown dottore.

Insomma il "cambio del paradigma" era già nell’aria da tempo, io come patafisico e scienziatissimo inventore della Moto del Tempo me ne ero accorto, che il XXI secolo sarà la conferma e la realizzazione di un nuovo uomo.

Nell’ambito della biologia lui si chiedeva già 37 anni fa: "..come mai il Bruco ha gli stessi geni di una farfalla?

Renato è uomo di dubbi permanenti e come un bambino di 88 anni quando ha nuovi ospiti a casa sua, oltre ad offrire sempre una pizza ed una birra a testa alla fine della sua lezione, la prima cosa che gli dice, appena seduti sul tavolo in cucina, forse suggerito anche da Benedetto Croce:

"La maggior parte dei professori hanno definitivamente corredato il loro cervello come una casa nella quale si conti di passare comodamente tutto il resto della vita; da ogni minimo accenno di dubbio...diventano nemici velenosissimi, presi da una folle paura di diverso ripensare il già pensato e doversi mettere al lavoro".‎...

”ecco (aggiunge)… io non vorrei essere portato ne in processione da voi come a San Gennaro, ma neppure essere ascoltato per le cose nuove che vi dirò come cose non possibili. Ecco ora che state qui un po’ con me, donatevi per almeno qualche ora di tempo, la libertà di avere dei dubbi su quel che conoscete già ed aprite il vostro cuore alle cose che vi comunicherò, della mia ricerca”.

I neutrini del CERN: ovvero, il trionfo del Fotone Unigravitazionale di Renato Palmieri

"Nessuno poteva immaginare che una notizia diramata da fisici sperimentali, dopo tre anni di prove (il, 22 settembre 2011), fornisse l’assoluta prova matematica della parte più difficile di questa opera: la sezione IV riguardante le dimensioni e le funzioni del fotone, la particella unica e fondamentale della materia. Diamo qui una sintesi molto ridotta del problema, sull’onda del suo carattere sconvolgente e dell’urgenza di offrirne un’informazione corretta nel mare di commenti suscitati.

http://xoomer.virgilio.it/cid12/

La chiave del mistero fisico-matematico sta nei §§14-16 di quella sezione (essendo necessaria a rigore l’intera lettura di essa). Indichiamo col solito c il valore empirico della velocità della luce nel vuoto di circa 300000 km/s (propriamente 299792,458 km/s). Ma tale simbolo ha tre versioni differenti: relativistica, tradizionale, unigravitazionale.

La prima è nata dalla erronea lettura dell’esperimento Michelson-Morley (come dimostriamo tante volte: v. NOTA a "Bilancio storico") ed ha l’incredibile caratteristica della cosiddetta "costanza", puramente dommatica. E’, quindi, la prima insanabile vittima dei neutrini più veloci della luce.

La seconda, più ragionevole, ma senza spiegazione del limite, presenta giustamente la componibilità (al posto della costanza), come per l’ "aberrazione siderea". Ma, a causa del limite, viene anch’essa spazzata via dai neutrini superveloci.

Ed ecco la terza, quella unigravitazionale, il cui limite empirico - lo stesso delle altre due, ma spiegato con una debole resistenza dell’etere - è però flessibile!, fino a un limite teorico superiore, di carattere ondulatorio, indicato nel §14: precisamente 1,035288c (la notazione greca, in dimensioni fotoniche ε/τ, equivale a c: v. fine di §15). In questo modo, tra il comune limite empirico di 1c e quello solo ondulatorio di 1,035288c trova posto una lieve superabilità del primo, che le altre due versioni della velocità della luce non consentono, oltre a non possedere una qualche reale spiegazione del limite.

Questo limite più ampio alle velocità corpuscolari è sfruttato dalle particelle neutriniche, in particolari condizioni, per correre a una velocità superiore a c. Ebbene, gli esperimenti del CERN danno un risultato di circa 300006/300000 km/s=1,00002c, in perfetto accordo col ragionamento unigravitazionale."

Napoli, 23 settembre 2011

E qui a volte cita anche Feyerbend ".. la condizione della coerenza, la quale richiede che le nuove ipotesi siano in accordo con teorie accettate, è irragionevole, in quanto preserva la teoria anteriore, non la teoria migliore".

E, già citazioni per citazione adesso ve ne dico anch’io una che mi ha scritto tempo fa il mio Angelo custode Mercuzio:

“Merita il nome di sapere soltanto ciò che conferisce il giusto ordine all’anima”.

Be devo confessarvi una cosa io credo che pure Renato sia un angelo ma non lo dice.

Ogni volta che vado a casa sua a trovarlo vedo sempre un anima infinita....che viaggia nello spazio tempo ad una velocità superiore a quella della luce.

Ma questa è un’altra storia, che appena potrò vi racconterò.


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