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I militanti no-MUOS indagati

Girodivite esprime tutta la propria solidarietà per i militanti no-MUOS indagati per invasione

di Redazione - mercoledì 21 gennaio 2015 - 3113 letture

C’è in Italia chi evade (e non viene indagato), e chi viene indagato per invasione...

Luca Cangemi (Federazione della Sinistra), Alfonso Di Stefano (attivo anche nella Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella), Barbara Crivelli (Rete antirazzista catanese) e altri 80 militanti no-Muos sono stati inquisiti per la manifestazione del 9 agosto (2014) a Niscemi. Reato contestato: sulla base del codice penale (articolo 682): "Ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato. Chiunque si introduce in luoghi, nei quali l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto da tre mesi a un anno, ovvero con l’ammenda da lire centomila a seicentomila".

Quel giorno 10 mila attivisti (2 mila secondo la Gazzetta del Sud) si sono dati appuntamento con in testa lo striscione dei Comitati "Ripudiamo le 46 antenne NRTF" e al grido "Dalla Valsusa alla Sicilia la Terra non si abusa". Il dispiegamento delle forze di polizia era stato imponente, ed era stato impedito al corteo di avvicinarsi (com’era successo in altre occasioni) al reticolato della base. Un presidio pacifico e dimostrativo aveva indetto una assemblea permanente sotto le antenne, occupando simbolicamente per un paio di notti le antenne contestate. Il tutto si era svolto in maniera del tutto pacifica e democratica, con le forze dell’ordine che si erano limitate al normale lavoro di vigilanza e videoripresa dall’alto.

Alla manifestazione c’era anche Girodivite assieme al gruppo attivo su Acqua Bene Comune.

Il MUOS (Mobile user objective system) è il sistema di comunicazioni satellitare che i militari statunitensi (non c’entra la NATO) vuole impiantare a Niscemi per potenziare il proprio sistema di controllo nel Mediterraneo.

Girodivite esprime la propria solidarietà ai militanti oggetto dell’imputazione e a quanti in Sicilia manifestano democraticamente contro la base MUOS di Niscemi e per la smilitarizzazione della Sicilia.


Per info: uno dei siti ufficiali della rete no-muos.



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