I “Fiori del male” di Baudelaire
Parliamo della raccolta di poesie “I fiori del male”, di Charles Baudelaire.
Le “letture sotto l’ombrellone” sono assorte, rilassate, ma non concedono tempo. Ridotte a brevi parentesi da una stagione in cui divertimenti sfrenati e relax camminano vicini, pronti a darsi i turni in tempi troppo rapidi per poter contenere i tempi dilatati di un romanzo. Meglio allora, in estate, consigliare una lettura intensa ma breve. Qualcosa che riesca a dire tanto in poco tempo. Poesie, ad esempio. Poesie di Baudelaire, meglio.
Perché Baudelaire è tra i poeti più viscerali, evocativi e dirompenti che la letteratura ottocentesca ci abbia consegnato. La sua opera più famosa, “I fiori del male”, poi, è un vero capolavoro.
La perversione regna sovrana in tutti i versi e l’audacia erotica di alcuni scritti scandalizza ancora oggi. Il suo continuo protendersi alla ricerca di un corpo caldo in cui inabissarsi. La celebrazione dei cinque sensi, che vogliono essere sfamati, ma non si saziano mai. Un brulicare continuo di sensazioni torbide che emergono, lente e viscide, finalmente a galla. E poi la passione che tutto dirompe, che dilania la ragione e che, con l’aiuto di “paradisi artificiali”, celebra la festa della carne e del peccato.
Poeta fuori da ogni schema, beffardo delle regole, amante degli eccessi, Baudelaire usa ogni parola come una lama affilata per lacerare il volto posticcio del pudore di mezzo mondo. E dopo di lui il modo di scrivere di tutta Europa non ha più potuto essere lo stesso.
“I fiori del male”, di Charles Baudelaire, disponibile in varie edizioni e prezzi, (basta rivolgersi in libreria).
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Ottimo consiglio. Les Fleurs du Mal, I “Fiori del male” di Baudelaire é stato il primo libro, da ragazzina, che ho voluto davvero. non so spiegarlo bene... ma, senza neanche conoscere l’autore, quando ho visto il libro sullo scaffale della libreria ho avuto come l’impulso di volerlo...POSSEDERE e quando finalmente l ho avuto tra le mani alla consegna del premio per "la ricerca più originale e dettagliata su E.Montale" al liceo, quasi mi son sentita mancare... da quel momento non riuscivo più a smettere di leggero e rileggerlo. Sfogliavo le pagine di quel libro quasi come un uomo dovrebbe fare quando tocca la sua donna: tremavo, avevo una passione dentro... un’ardore... volevo assaporare ogni singola parola.. Posso dire di averci fatto l amore, si! Baudelaire ha fatto un lavoro non indifferente sul verso, è andato alla ricerca di una perfezione quasi ossessiva della musicalità. Baudelaire ha dato inizio ad una nuova concezione della poesia, intesa come mezzo di fuga dalle ipocrisie a cui la società costringe l’uomo.