Guantanamo: un orrore celato
Violazioni dei diritti umani nella Prigione degli Orrori americana
“Quando mi svegliai non avevo idea di dove fossi. Ero sdraiato sopra a dei cadaveri, respirando il fetore del sangue e dell’urina. Avevano ammassato forse 300 di noi in ciascun container, stipati così stretti che le nostre ginocchia erano stipate contro il petto, quasi subito iniziammo a soffocare. Siamo sopravvissuti perchè qualcuno fece dei buchi con la mitragliatrice, anche se sparavano basso e ne sono morti ancor più a causa dei proiettili.” The Observer, 14 marzo 2004
Era impossibile conoscere a fondo le regole e sapre come evitare le punizioni. Solo una regola era importante:" obbedire a qualsiasi cosa il personale del governo statunitense ti dica di fare".
“Io sto morendo lentamente, ogni giorno, mentalmente e psicologicamente. Qesto è quello che accade ogni giorno ad ognuno di noi.” A parlare è Shaker Aamer, uno dei tanti detenuti a Guantanamo.
Amnesty International denuncia, in un rapporto, le vite dei prigionieri fatte a pezzi, l’impatto della detenzione a tempo indeterminato sui prigionieri e sulle loro famiglie, i maltrattamenti disumani a cui quotidianamente sono sottoposti reclusi e le violazioni delle norme intrnazionali sui diritti umani. "Gli presero la faccia e la fece sbattere contro il pavimento di cemento. C’era sangue dappertutto. Poi lo portarono via dalla cella e aprirono il tubo dell’acqua. la clla erapiena di acqua mescolata al sangue. Lo abbiamo visto tutti..."
Queste sono tutte testimonianze di detenuti rimandati nei propri paesi, vittime di detenzioni illegali che portano cucita addosso l’umiliazione di quei giorni a Guantanamo e i segni indelebili delle torture subite.
"Un giorno, forse, ci sarà quache inchiesta su Guantanamo. Fino ad allora, le nostre affermazioni- che gli Stati Uniti con tutta probabilità smentiranno- non potranno essere confermate."
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