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Grosso incendio nella zona industriale di Priolo (Siracusa)

L’allarme è arrivato al centro operativo dei vigili del fuoco di Siracusa alle 17.36 di Domenica 30 Aprile. Dopo 22 ore di lotta contro il fuoco l’allarme è quasi del tutto rientrato. Scuole chiuse martedi a Priolo e traffico veicolare ancora limitato. Il Prefetto assicura che la nube nera che in queste ore ha coperto il cielo di Siracusa, Priolo, Augusta e Mellili non è tossica. Ma la preoccupazione resta.

di Tano Rizza - domenica 30 aprile 2006 - 10942 letture

La giornata del 30 Aprile 2006

PRIOLO(SR)- Grosso incendio nella zona industriale siracusana, sede di diverse raffinerie di petrolio e gas. L’allarme è arrivato al centro operativo dei vigili del fuoco di Siracusa alle 17.36. Attualmente sul posto sono impegnate nello spegnimento dell’incendio 4 squadre di vigili del fuoco, due di Siracusa, una di Augusa e una di Catania. Ad ora, le 21.12, l’incendio non è stato totalmente domato a causa dell’enorme pericolosità dei materiali in fiamme. Secondo le prime fonti, provenienti dagli adetti ai lavori della zona industriale, l’incendio è stato causato dalla fuoriuscita di greggio da due oleodotti posizionati nel sottopasso della SS 114 che collega Siracusa con Catania.

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La zona della raffineria andata in fiamme (dal sito Isab-Erg)

Noi per puro caso eravamo a Mellili e abbiamo assistito in prima persona a diverse esplosioni con fiamme alte e colonne di fumo impressionanti, che hanno messo sull’allerta gli abitanti dei paesi che sorgono proprio a ridosso della zona industriale, Melilli, Priolo e Augusta. L’incendio, oltre a provocare le esplosioni ha provocato un’enorme nube di fumo nero intenso che, in pochi minuti, ha ricoperto tutta la zona, rilasciando un odore pesantissimo e irrespirabile. Il fumo tossico ha reso l’atmosfera irreale e molte persone prese comprensibilmente dal panico hanno lasciato le cittadine per dirigersi nel capoluogo Siracusa. All’ingresso della città si registra un coda di qualche KM. Il sindaco di Priolo, Massimo Toppi, invece, ha consigliato ai cittadini di rimanere chiusi in casa e sigillare porte e finestre per evitare di respirare il fumo, composto da elementi ancora non resi noti.

Questa la dichiarazione di Toppi alla cittadina priolese: "Il problema al quale si puo’ andare incontro in questo, come in altri simili casi, e’ legato all’inalazione e ai fastidi che ne potrebbero scaturire. Ecco perche’ invitiamo, piuttosto che cedere alla tentazione di abbandonare in fretta e furia le abitazioni, a rimanervi all’interno. I fumi, per altro, al momento sono alti sul nostro abitato ed il vento li sta anche spostando in direzione di altri centri". E di fatti il fumo è diretto verso Siracusa, che ha capito la cosa osservando il cielo che nel giro di poche decine di minuti è divenatato nero piombo.


Gli aggiornamenti dalle agenzie

(ANSA)SIRACUSA,30 APR. 21.39 - Nello spegnimento delle fiamme della raffineria Erg a Priolo, uno dei vigili del fuoco delle squadre aziendali e’ rimasto ustionato. Le sue condizioni appaiono serie. Altri 7 pompieri sono rimasti intossicati. Nell’ambito delle misure di sicurezza predisposte nella zona, la polizia stradale ha disposto la chiusura al traffico,sia in direzione Siracusa che in direzione Catania, dell’ex strada statale 114, della strada statale 193 e della strada provinciale 3.


Messina, 30 apr. (Apcom)22.00 - Nuove squadre di vigili del fuoco si sono aggiunte a quelle già operanti per sedare le fiamme che continuano ad avvolgere la raffineria Erg Nord di Priolo (Siracusa), alimentate dal greggio ancora presente nelle tubature. Si tratta di due unità provenienti da Catania, una da Noto e una da Palazzolo e che si aggiungono alle quattro squadre intervenute subito dopo il rogo.


30 apr 22:03 SIRACUSA - L’incendio nella raffineria Erg ha paralizzato il Petrolchimico di Priolo, nel Siracusano. Dopo la Erg, anche l’Eni ha fermato gli impianti della Syndial e della Polimeri Europa; stessa decisione e’ stata assunta dai vertici dell’Air Liquide, societa’ che opera nell’area industriale. (Agr)


L’allarme quasi rientrato 1 Maggio 2006

Domato l’incendio nella raffineria Erg di Priolo. Sono servite 22 ore di intervento da parte delle squadre di Vigili del Fuoco di Siracusa, Augusta, Catania, Noto e del servizio interno Erg per porre fine alle fiamme. Il greggio fuoriuscito dalla tubature interessate dall’incidente si è quasi del tutto esaurito, ma le squadre dei Vigili de Fuoco restano sul posto per evitare nuovi sviluppi delle fiamme e monitorare la situazione che resta di estremo pericolo. Ancora interrotta la produzione dell’intero petrolchimico per ovvie ragioni di sicurezza. Intanto il prefetto di Siracusa assicura la popolazione del triangolo Augusta-Mellilli-Priolo affermando che la nube che ha coperto le città non è tossica. A Priolo, cittadina a 3 Km dell’impianto andato in fiamme, martedi le scuole resteranno chiuse come gli accessi alla città, assicurati ai soli residenti. I feriti sono sette, tutti tra i Vigili del Fuoco, cinque sono stati dimessi, un’altro è ricoverato al reparto grandi ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Il sesto è ricoverato al reparto di pneumologia dell’ospedale di Siracusa. (TR)


3 Maggio, partono le indagini

La Procura della Repubblica di Siracusa ha disposto il sequestro dell’area in cui domenica scorsa e’ avvenuto l’incendio che ha interessato le condotte di greggio della raffineria Erg Impianti Nord di Priolo (Siracusa). A darne notizia è l’Agi. Il rogo di ieri ha causato 7 feriti, di cui 6 vigili del fuoco fuoco investiti dall’onda d’urto di una delle tante esplosioni avvenute durante l’incendio. L’indagine e’ stata affidata al sostituto procuratore Maurizio Musco, che dovrà accertare le cause dell’incendio. Per ora sembrerebbe che la scintilla è partita da una perdita in un tratto dell’oleodotto dove era in corso un lavoro di manutenzione, nei pressi di un sottopassaggio sulla Statale 114 Siracusa-Catania.

A commento dell’incendio, l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni ha minimizzato “gli incidenti possono sempre capitare”. Di diversa opinione il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio: "Ancora una volta l’incidente alla raffineria di Priolo dimostra come la sicurezza e la bonifica ambientale del nostro Paese siano una priorita’ nazionale". (Ecoblog)


incendio dell'Icam, negli anni 80


Alcune immagini dell’incendio nell zona industriale(tratte dal sito www.casacomune.it, dove è presente anche un video).



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Grosso incendio nella zona industriale di Priolo (Siracusa)
1 maggio 2006, di : emanuele

Alcune brevi riflessioni sull’accaduto:

A) Sarebbe utile conoscere l’iter attuativo del dpr 151 del 1995 che istituiva il Piano di Risanamento Ambientale di Siracusa. Sembra, a tal proposito, che le schede di pertinenza dei privati siano state tutte attivate, mentre quelle di pertinenza del pubblico no. L’ennesimo carozzone politico-clientelare?

B) Come mai è stato di fatto abolito il Registro sui Tumori iniziato dal Dr. Anselmo Madeddu? La Regione dovrebbe risponderci in merito;

C) A parte le rituali esercitazioni, la Protezione Civile della nostra provincia è realmente in grado di operare? Si possono sapere i numeri del comparto: personale, mezzi, infrastrutture e logistica?

D) Come mai le Istituzioni Politiche sono del tutto silenti in riferimento alla tematica "zona industirale di Siracusa"? Quando indichiamo il termine Istituzioni Politiche ci rivolgiamo, anche, ai Sindacati;

E) Non sarebbe ora di capire in cosa consista l’accordo sulla Chimica sottoscritto qualche mese fa? In soldoni, la zona industriale è ancora realmente utile alla nostra provincia fino ad oggi martirizzata da una presenza così devastante?

F) Qualcuno ci può informare sullo stato dell’arte della rete di rilevamento dell’inquinamento atmosferico messa in opera?

G) La provincia di Siracusa è una delle zone sismiche più importanti in Europa, si ha coscienza di questo?

    Grosso incendio nella zona industriale di Priolo (Siracusa)
    8 maggio 2006, di : nic

    Che ne pensate invece della nube tossica ma non LETALE che abbiamo respirato stamani a Melilli 08/05/2006 ore 8 circa del mattina. idrocarburi non metallici (dicono) e a tutt’ora ore 12:55 la protezione civile di Melilli non ha certezze della provenienza. Ma non è che forse ci state prendendo in giro, niente è tossico tutti calmi, non abbiamo certezze, ect. non si allarma la popolazione ma in conpenso si lascia morire intossicata dai troppi veleni spriogionati da Raffinerie troppo vecchie che non danno più lavoroi a nessuno recando solo danni. Auguri a tutti noi