Gli Atr sono sicuri o no?

Sono veramente inaffidabili o vengono solamente descritti così? Viaggio attraverso le caratteristiche di questo veivolo.
"Un velivolo universalmente riconosciuto per la sua comodità eccezionale, prestazioni ottime, affidabilità perfetta, manutenzione facile e quindi, alta efficienza economica e spese di funzionamento basse". Così il più importante produttore degli Atr descrive il suo prodotto, anche se non è una sola azienda a produrre tutte le parti che compongono l’aereo.
Atr-72 è un aereo biturboelica realizzato dall’italiana "Alenia" insieme alla francese Aerospatiale. Concepito per voli regionali, ha fatto il primo volo nell’agosto 1984.
L’Atr-72 è lungo 27,2 metri, ha un’apertura alare di 27,1 metri ed è alto 7,7 metri. Può trasportare 66 persone ad una velocità di crociera di circa 500 chilometri orari. Il velivolo ha un raggio d’azione di 900 chilometri.
Insieme alla versione più piccola denominata Atr-42, l’aereo è stato prodotto in circa 700 esemplari ed è presente nella flotta di più di 50 compagnie aeree. Gli esemplari consegnati fino ad oggi hanno volato complessivamente per tre milioni di ore trasportando circa 500 milioni di passeggeri.
Il successo commerciale del velivolo, dovuto all’economicità e alla facilità di utilizzo e di manutenzione, è diminuito dall’inizio del 2000 con l’avvento dei jet (aerei a reazione) regionali. Negli ultimi mesi, tuttavia, il numero delle commesse è tornato ai livelli elevati di dieci anni fa. L’aumento dei prezzi petroliferi ha fatto registrare un aumento di richieste per la propulsione ad elica, consumano meno carburante.
La fusoliera del velivolo e le sezioni di coda sono prodotte dall’azienda italiana "Alenia manufacturin Aeronautica" che si trova a Napoli.
Le ali del velivolo da una ditta francese "EADS Sogerma" Bordeaux.
Motori di Whitney & di Pratt; il consumo di combustibile estremamente basso, facente fronte alla maggior parte delle richieste moderne.
Accesso facile a tutti i componenti, quindi la manutenzione richiede gli sforzi minimi e bassi costi.
Il complessivo finale, la certificazione, e tutto ciò che riguarda la sicurezza in volo dell’aereo, sono sotto responsabilità di ATR.
Alenia Aeronautica è una società di Finmeccanica.
Finmeccanica, è il primo gruppo italiano nel settore dell’alta tecnologia, leader nella progettazione e produzione di aerostrutture, elicotteri, satelliti, infrastrutture spaziali, missili ed elettronica per la difesa. Finmeccanica svolge un ruolo di primo piano nell’industria europea dell’aerospazio e difesa ed è presente nei principali programmi internazionali del settore grazie a partnership consolidate in Europa e oltreoceano. Opera in Italia e all’estero attraverso 16 società e 6 joint ventures, per un totale consolidato di circa 51.000 addetti. Per mantenere e sviluppare le proprie competenze tecnologiche, Finmeccanica impegna in attività di Ricerca e Sviluppo risorse pari a oltre il 16% dei ricavi.
Nel Luglio 2005 Alenia Aeronautica ha firmato un contratto da 180 milioni di euro con la Turchia per 10 ATR 72 ASW.
Gli ATR 72 ASW per la Turchia, sono in grado di svolgere compiti antisommergibile integrando le funzioni di pattugliamento marittimo già svolte dall’ATR 42 MP, il velivolo ‘Maritime Patrol’ in servizio presso la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera italiane.
Effettivamente, gli Atr sono tra gli aerei più sicuri al mondo, quest’anno però si sono verificati due incidenti aerei che hanno messo in dubbio la sicurezza di tale velivolo. Il disastro dell’Atr 72 della Tuninter ammarato al largo di Palermo con un bilancio di 16 vittime e il guasto ad un motore dell’Atr 42 della ’Italy First’ che è riuscito ad atterrare a Pantelleria con un solo motore funzionante, l’Enac non escluse la possibilità di fermare tutti gli Atr in dotazione delle compagnie che operano voli in Italia.
L’indagine sta evidenziando che l’Atr 72 della Tunitair è stato costretto ad ammarare a causa della mancanza di carburante provocata dall’installazione di un indicatore non conforme al modello di aereo.
I serbatoi dell’Atr 72 ammarato il 6 agosto contenevano pochissimi chili di cherosene, una quantità che non avrebbe consentito ai motori di funzionare. I serbatoi sono stati subito recuperati dai soccorritori e non erano bucati. Tutto ciò ha fatto intuire ai magistrati della procura di Palermo che una delle cause del disastro sarebbe stata la mancanza di carburante. Su questo punto hanno avviato subito le indagini che hanno portato i consulenti ad accertare che era stato installato un indicatore non conforme all’Atr 72 e quindi avrebbe fornito ai piloti un dato sul carburante che in realtà era falso.
Il pilota, in una delle sue ultime conversazioni con la torre di controllo di Palermo, aveva detto chiaramente che l’indicatore del carburante segnava la presenza di 1800 chili di cherosene, sufficienti per proseguire il volo. Ma all’esame dei periti nominati dalla procura, questo quantitativo non è stato trovato nei serbatoi.
Da ciò si è reso necessario recuperare in fondo al mare, fra i relitti dell’Atr 72, il pannello dei comandi in cui è installato l’indicatore, che è risultato non conforme al modello dell’aereo.
Secondo gli inquirenti baresi, la presunta omissione potrebbe riguardare la condotta colposa degli enti di controllo tunisini che avrebbero dovuto verificare la riparazione compiuta a Tunisi il 5 agosto scorso sull’Atr della Tuninter, al quale tecnici della manutenzione sostituirono l’indicatore di carburante montandone uno che, secondo le prime indagini, non era conforme a quel modello di aereo. Inoltre sempre secondo gli inquirenti baresi, gli enti di controllo tunisini avrebbero dovuto comunicare all’aeroporto di Bari che il velivolo era stato sottoposto a manutenzione per la riparazione dell’indicatore di carburante.
L’ultimo incidente che riguarda questo tipo di aereo, risale al 12 novembre 1999: un velivolo della compagnia "Si Fly", in missione umanitaria da Roma a Pristina, si schiantò in Kosovo provocando la morte di 24 persone. Più grave l’incidente avvenuto nel 1987 a Conca di Crezzo (Como): le vittime furono 37. In quell’occasione si scoprì che il turboelica aveva problemi di manovrabilità in caso di ghiaccio e l’aereo venne modificato. L’incidente con il numero più alto di vittime si è verificato negli Stati Uniti nel 1994, quando un Atr-72 dell’American Eagle era precipitato durante il volo Indianapolis-Chicago provocando la morte di 68 persone.
L’elenco di eventi fatali che è aggiornato al 30 Giugno 2002 per gli aeromobili Boeing e McDonnell Douglas invece al 31 Agosto per gli aeromobili ATR , mette al 1° posto il Boeing 777 con zero incidenti, al 2° posto l’Airbus A320/319/321, 3° Boeing MD-80/MD-90 e al 4 posto ATR 42 and ATR 72.
Ecco un breve riepilogo degli incidenti avvenuti quest’anno:
17 LUGLIO - GUINEA EQUATORIALE, 60 MORTI Un Antonov della compagnia aerea Equatair,
2 AGOSTO - CANADA, 43 FERITI Un Airbus 340 dell’Air France, proveniente da Parigi con 309 persone a bordo.
6 AGOSTO - ITALIA, 16 MORTI Un aereo Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter, 23 sopravvissuti.
14 AGOSTO - GRECIA, 121 MORTI Un Boeing 737-300 della compagnia cipriota Helios airways,
16 AGOSTO - VENEZUELA, 160 MORTI Un aereo della compagnia privata colombiana Western Caribbean Airways (Wca),
24 AGOSTO - PERU’, 41 MORTI A causa del maltempo un Boeing 737-200, della compagnia aerea peruviana Tans.
Ne risulta quindi che l’Atr non è assolutamente un velivolo inaffidabile, anzi, dai dati, dalle statistiche, e dai pochi incidenti, se ne conviene che tale aereo è uno tra i più sicuri al mondo.
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Gli atr non sono assolutamente sicuri...anzi!!!! non vengono mai controllate le minime e piu stupide norme di sicurezza come puo essere la mancanza del carburante etc...io sono salito su uno di questi aerei e devo dire che ho seriamente avuto paura di non tornare a terra...movimenti bruschi, urla a mai finire, atterraggio da schifo...ma stiamo scherzando??? si provvede sempre quando è troppo tardi in questo "Paese" ...
Io sono un pilota di ATR. Spesso i passeggeri valutano la sicurezza di un aeromobile e la bravura dei piloti dall’atterraggio. Ovvio che non considerano le condizioni meteo, i venti, le tormente, tutte le decisioni che si prendono durante il volo non vengono considerate, e ricordo a chi non è del campo che se non ci fossero aerei come l’ATR su aeroporti piccoli, magari su isole che spesso non si possono raggiungere in nave per via del maltempo, non ci sarebbe il collegamento aereo.
Buona sera, sono un Comandante di MD80,ho volta parecchie volte con l’ATR42-72,per spostamenti fuori servizio; l’ATR42-72 è un velivolo sicuro, è un velivolo utilissimo per il corto e cortissimo raggio, non ho mai e di dico mai avuto problemi nè meteorologici,ne come qualcuno scrive atterraggi bruschi.Se il pilota a dovuto atterrare bruscamente,lo ha fatto per la sicurezza vedi acquaplaning.Se devo volare con ATR,non ci sono problemi!
Non ho elementi certi per comprendere se tu sei davvero un pilota, ma se conduci l’aereo per come scrivi in italiano, spero vivamente di non avere mai l’onore di essere passeggero su una delle tratte che ti hanno assegnato.
Buon giorno a tutti, io ho volato su atr72 e non mi è parso così male, considerando soprattutto che è un aereo piccolo e che vola basso e lento rispetto a velivoli "grandi" come L’airbus A300. Anche la propulsione è più rumorosa, insomma una cosa è viaggiare su una Mercedes ed una cosa è viaggiare su una Panda. Sono ingegnere ma non aeronautico, ed una vera coscienza tecnica la si ha solo dopo aver lavorato anni in una ditta. PERO’ in base a quello che ho letto, nonostante le modifiche fatte, secondo il mio parere usare l’ATR 72 (ed anche il suo omologo 42) per rotte "nordiche" (ad es per attraversare le Alpi, come i voli Torino-Monaco) sarebbe veramente da evitare. Quell’aereo col ghiaccio è pericoloso. Dovrebbero spostarli tutti sotto Roma, dove grossi problemi di ghiaccio sono meno probabili (in America hanno fatto così, gli ATR volano dal Texas in giù). Vedasi Wikipedia e su Youtube i filmati del National Gepgraphic sugli incidenti aerei A.
Giovedi 24 gennaio 2013 volo Malpensa Marsiglia airfrance appaltato a Corsair, Atr 42. Dopo mezz’ora si ferma un motore per "calo della pressione dell’olio" e siamo costretti ad atterrare a Nizza, con forte odore di bruciato, pompieri e gerdarmes. Si è saputo qualcosa in giro? Nulla. Io ero a bordo e vi assicuro che non è piacevole. Airfrance ci ha offerto un caffè e un bus per Marsiglia, e ha certo risparmiato sull’immagine non raccontando nulla in giro. Devo dire per correttezza che per tornare ho ripreso lo stesso aereo. Il problema a mio avviso non sono gli ATR, ma i risparmi sulla manutenzione.