Giù le mani: il "No B Day" è di tutti
Un articolo di Anna Paola Concia (L’Unità online)
Sono una di quelle che ha detto subito: vado, ma sul “No B-Day” ci sono alcune affermazioni di esponenti politici che mi hanno dato fastidio in questo periodo. C’è una bellissima vignetta di due amici che dice «No B-Day. Mi si nota di più se vado o se non vado? Di questo passo diventa lo Snob Day». Hanno ragione. Il fastidio nasce da questa tarantella di politici e partiti che lanciano accuse intorno alla partecipazione alla manifestazione. Ricordo sommessamente a tutti, e soprattutto a Di Pietro, che questa manifestazione è organizzata dai blog democratici, nasce dal basso e in particolare dalla rete. Essendo una che utilizza la rete per una parte importante del mio lavoro, capisco di cosa stiamo parlando. Per le mie battaglie sui diritti civili scendo spesso in piazza per partecipare a manifestazioni organizzate dalle Associazioni Gay, Lesbiche e Trans. Non mi sento a disagio per questo, anche perché il mio partito manifestazioni di questo genere non le ha mai organizzate e forse mai le organizzerà. La vita va così. Con questo voglio dire che se nella società ci sono donne e uomini, giovani che hanno voglia di riconquistare uno spazio pubblico e dire alla luce del sole in quale paese vogliono vivere, rivendicare una giustizia giusta, il rispetto della Costituzione, mi sento al loro fianco e scendo in piazza, ma con rispetto. Sapendo che non ho il diritto di mettere il cappello del mio partito su questa manifestazione e soprattutto non devo “usarla” come clava contro un altro partito dell’opposizione. Se fossi nei panni degli organizzatori del No B-Day fermerei Di Pietro che fino a ieri ha continuato ad usare il 5 dicembre contro il Pd: ha prima detto che chi non sarebbe andato alla manifestazione sarebbe stato a favore di Berlusconi e ieri addirittura, che la mancata diretta Rai è colpa del Pd. E basta! Di Pietro deve smettere di essere così fagocitante verso tutto quello che accade. È controproducente. Quelle belle facce pulite dei giovani che stanno organizzando il No B-Day devono rimanere così, sono belli per questo, anche per la loro sfrontatezza. Devono rimanere liberi dalle logiche fratricide dove Di Pietro cerca di rigettare l’opposizione solo per portare acqua al suo mulino. Sara De Santis, una delle organizzatrici della manifestazione, ha detto una cosa che condivido: «noi siamo già oltre il No B-Day». Sì, Sara, dobbiamo costruire l’alternativa a Berlusconi, ciascuno facendo la sua parte, dentro e fuori i partiti. Come i tanti dirigenti e militanti del Pd che verranno ti prometto che lo farò. E insieme, uniti, ce la possiamo fare. E spero come te che sabato sarà una grande festa, la festa della democrazia.
04 dicembre 2009
L’articolo di Anna Paola Concia è stato pubblicato su L’Unità online il 4 dicembre 2009
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