Gentilezza e altri valori

«Boundless», di Ole Christian Madsen

di Alberto Giovanni Biuso - mercoledì 15 ottobre 2025 - 758 letture

Boundless

di Ole Christian Madsen

Danimarca, Germania, Estonia, Svezia - 2024

Con: Ulrich Thomsen (Carl Mørck), Sofie Torp (Rose), Hedda Stiernstedt (Pirio), Joachim Fjelstrup (Atu), Marie Boda (Alberte Schneider), Afshin Firouzi (Assad)

In un’isola della Danimarca, Bornholm, una studentessa - Alberte Schneider - viene trovata morta sul ramo di un albero. Le indagini conducono alla bizzarra soluzione di ‘incidente stradale’. Ma un poliziotto non si rassegna a tale referto e il caso diventa per lui negli anni un’ossessione, sino a indurlo a un suicidio pubblico durante la cerimonia del proprio pensionamento. Alla cerimonia stava assistendo una investigatrice della sezione speciale Q, inviata dal suo capo, vecchio amico dell’agente suicida ma che da anni non sentiva più. Dalla riapertura del caso di Alberte emergono fatti e situazioni assai inquietanti, che hanno tutti al centro una comunità di ‘adoratori della luce di Osiride’.

Boundless è girato in modo televisivo e vira su un pulp assai sanguinolento, con trame anche improbabili. Un film che non ha nulla di rilevante, dunque, se non la descrizione della comunità degli adoratori del Sole. L’analisi del condizionamento totale esercitato da tale setta sui suoi membri e della violenza omicida inferta ad alcuni di loro è infatti realistica. I guru di tale gruppo parlano continuamente di luce, di libertà e soprattutto di amore. Amore per tutti, amore dovunque in tutte le sue forme, amore profondo, amore gratuito.

Ecco, quando degli umani e dei gruppi cominciano a utilizzare tali linguaggi; quando i buoni sentimenti scorrono in abbondanza; quando accoglienza, benessere, resilienza, inclusione, gentilezza, diventano parole continuamente ripetute o addirittura imposte, è allora che bisogna stare molto attenti, non cadere nell’inganno, rimanere razionali.

Ritengo la cortesia e la buona educazione dei comportamenti assolutamente necessari, gli unici probabilmente che possano almeno attutire le forme della stupidità e della ferocia umane, ma diffido profondamente quando la gentilezza viene imposta per legge o quasi, come accade ad esempio nell’ideologia del politically correct.

Qui si può leggere un documento in tal senso:

Manuale della gentilezza in ambito universitario

www.biuso.eu


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