Figure retoriche (7): Iperbole

L’iperbole (dal greco antico hyperbolé, “gettare oltre”, da cui “eccesso”, per cui iper = più che per es. sei ipersensibile) consiste nell’esagerazione enfatica...
L’iperbole (dal greco antico hyperbolé, “gettare oltre”, da cui “eccesso”, per cui iper = più che per es. sei ipersensibile) consiste nell’esagerazione enfatica o inverosimile di un concetto per enfatizzarlo o per esprimere ironia.
Ecco alcuni esempi di iperbole di uso comune:
Sono secoli che non ci vediamo!
Aspetta un secondo
Darei la testa per una promozione
Andiamo a fare due passi?
Il prezzo del gas è schizzato alle stelle!
Nel caffè aggiungo sempre un goccio di latte
L’ho ripetuto già mille volte
Mi sto ammazzando di lavoro
Sto morendo di fame / Sono stanco morto
Ho una marea di compiti per le vacanze
Ho una fame da lupi, mangerei un bue intero.
L’iperbole è molto utilizzata nel linguaggio quotidiano, nella storia della letteratura (es. Eugenio Montale, “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”) e anche nell’arte figurativa (es. i ritratti di Fernando Botero).
Una variante estrema dell’iperbole è l’adynaton: mentre l’iperbole porta un concetto ai suoi estremi tramite un’esagerazione, l’adynaton lavora nel campo della vera e propria impossibilità (Cecco Angiolieri, “se fossi foco arderei lo mondo”).
L’iperbole è usata anche nella comunicazione politica: sul Sole 24 ore si è parlato per esempio di “quella che dovrebbe essere la ‘Riviera di Gaza’ promessa da Donald Trump in una delle innumerevoli iperboli di questi primi, concitati 57 giorni del suo secondo mandato”; del resto, Trump era già stato definito “il re dell’iperbole” dal Giornale nel 2024.
Ma anche il governo italiano non scherza con l’iperbole. A dicembre 2024, leggiamo sul Fatto quotidiano, “i soldi con cui si era stabilito di attirare nuovi ricercatori o di promuovere quelli bravi vengono destinati invece a pagare le spese correnti e gli stipendi del personale già in servizio. ‘Ci state rubando il futuro’ recitano tante manifestazioni giovanili: se talora è un’iperbole, qui va presa nel senso letterale.”
“Giorgia Meloni conquista la Francia” di Renato Cristin, invece, “esprime ovviamente un’iperbole dal punto di vista geografico ed economico, ma è realistico da quello politico e culturale, perché l’insieme teorico-pratico dispiegato da Giorgia Meloni coincide, in modo e misura notevoli, con le idee di molti e autorevoli pensatori del centrodestra francese, i quali da qualche tempo hanno iniziato a vedere nel nostro Presidente del Consiglio un punto di riferimento sempre più forte.”
Si ha l’impressione che nel linguaggio della politica l’iperbole non sia tanto usata a scopo enfatico o umoristico, quanto a scopo propagandistico, cioè per spostare la famosa finestra di Overton in modo che il riquadro della realtà e quello dell’esagerazione vengano finalmente a sovrapporsi così che lettori ed elettori perdano definitivamente quel po’ di senso critico che gli è rimasto.
Consoliamoci: a volte l’iperbole è usata invece per reagire alla manipolazione linguistica: nel 2021 un quotidiano di Vicenza dedicava all’iperbole un lungo pezzo
SG, assessore al centro storico del Comune di Vicenza, sulla sua bacheca Facebook ha commentato in modo molto risoluto una operazione delle forze dell’ordine durante la quale è stato sequestrato un quantitativo relativamente modesto, un etto o poco più, di marijuana. […] “108,53 grammi di morte rinvenuti e sequestrati a Campo marzo... questi assassini non devono avere pace”. Questo è il tono della presa di posizione dell’assessore. La quale ha suscitato approvazione, ma anche sfottò e ironia. Lo spaccio è una cosa ben diversa dall’omicidio (e infatti il Codice penale punisce diversamente i due reati). Tuttavia, il punto della querelle è un altro. Ammesso tranquillamente che quella di G sia una iperbole e che G conosca il significato e il senso di questo vocabolo, sarebbe interessante capire che cosa penserebbe di chi si macchia di un abuso edilizio. Iperbole per iperbole se tanto mi dà tanto, se chi spaccia è un assassino perché chi dà corpo a un abuso edilizio non viene dipinto come mafioso? Costruire contra legem è davvero meno grave che spacciare un etto di erba?
Forse, in fin dei conti, sta a noi decidere cosa sia un’iperbole e cosa no: come sulla “dittatura sanitaria” durante la pandemia, o sull’ “iperbole della spettacolarizzazione” nel 2011.
Esercizio:
Cercate (e analizzate con senso critico) le iperboli ovunque voi siate. Ristoranti, negozi, pubblicità, Giornali, social network, riunioni di condominio, conferenze accademiche. Ne vedrete / sentirete delle belle.
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