Figure retoriche (1): Eufemismo

Inizia oggi una nuova rubrica sulle “figure retoriche” ovvero su quegli espedienti del discorso volti a ottenere effetti particolari che...
Inizia oggi una nuova rubrica sulle “figure retoriche” ovvero su quegli espedienti del discorso volti a ottenere effetti particolari che erroneamente si crede facciano parte della retorica classica ma che in realtà usiamo (o accogliamo passivamente) molto più spesso di quanto crediamo. La scelta della prima parola è caduta su
Eufemismo
Cioè
“ La sostituzione di un’espressione con una attenuata o alterata, suggerita da scrupolo morale o religioso o da riguardosità” per es. alienato per pazzo ; andarsene per morire ; Smart working o lavoro agile per lavoro da remoto in cui chi ci guadagna è il datore di lavoro che risparmia su luce telefono riscaldamento affitto ecc.
Ovvio che l’espressione che si vuole sostituire non piace o è tabù cioè ha un impatto sociale non accettabile.
E’ ipocrisia? Ni. L’ipocrisia è simulazione vera e propria, l’eufemismo e’ strategia comunicativa. Entrambe comunque sono di pertinenza della psicologia e della politica oltre che dell’etica (la prima) e della linguistica (la seconda)
Esempi
Dire “ratto” delle Sabine anziché “sequestro e stupro di gruppo”
Dire missione di pace anziché azione di guerra
Dire il tramonto dell’Occidente anziché la notte profonda dell’Occidente
Dire postdemocrazia anziché dittatura
Dire ipnocrazia anziché dittatura
Dire destra moderata anziché estrema destra
Dire che la cena non era male e invece faceva schifo
Dire che quel bambino è un po’ vivace invece di dire che è una vera peste
Dire che la tua squadra del cuore ha fatto del suo meglio quando in realtà ha giocato da schifo
Dire che hai qualche problema economico e invece sei completamente al verde
Dire che il tuo compagno o tuo marito o il tuo ex è solo po’ manesco anche se ti ha mandata più volte all’ospedale
Dire “respingimento” invece di “espulsione”
Dire “difendere la patria” invece di dire “lasciar annegare esseri umani” Ecc,
Esercizio
Individua almeno un eufemismo al giorno e sostituiscilo con la parola tabù che non si vuole dire
(Possibili Effetti collaterali - nausea, rialzi di pressione, aumento del senso critico, stati alterati della coscienza, perdita di amici, qualche problema sul posto di lavoro, una querela nei casi più gravi)
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