Fare poesia al tempo del covid-19

La lingua degli altri : poesie / di José Ramòn Ripòll ; traduzione a cura di Gianni Darconza. - Senigallia : Ventura edizioni, 2020. - ISBN 9788831361132. - 13 euro.
DIAMO IL BENVENUTO AL PRIMO VOLUME DELLA NUOVA COLLANA “PALESTRA DI POESIA”, ospitata da Ventura Edizioni di Senigallia. Il progetto coinvolge alcuni docenti dell’Università di Urbino, oltre a poeti e intellettuali sul territorio nazionale e internazionale. L’idea ha origine dalla consapevolezza che la poesia, come scrive il traduttore e curatore Gianni Darconza, “cerca, in mezzo all’effimero, ciò che non è fugace per dargli spazio e farlo durare […] La poesia aiuta a ricercare dietro le parole il perché delle cose, il loro valore più autentico. Per ogni parola che viene dimenticata o non viene più usata noi perdiamo un frammento di universo”.
La poesia dunque come palestra – cioè come allenamento non del corpo ma della mente, non dei muscoli ma dell’immaginazione e della creatività.
Su tutto questo si è innescata l’emergenza del covid19. Sembra il nome di una medicina, invece è esattamente il contrario. E i social media ci offrono un appiglio prezioso, una rete nel vero senso della parola: il solo modo che molti di noi hanno per continuare a fare una vita “normale” – fare lezione online, fare la spesa online, vedere gli amici in videoaperitivi, lavorare in videoconferenza.
Ma spesso non basta.
Ci manca la poesia.
La poesia è quel fiore che nasce tra le crepe del cemento, robusto e meraviglioso, che trae un’energia primordiale da fondali misteriosi a noi inaccessibili sotto la crosta dell’asfalto.
Non lasciamola sfuggire.
Grazie Gianni per questo libro. Grazie José per farci conoscere “la lingua degli altri”. Grazie Catia, perché pubblicare poesia è un atto di coraggio. Grazie al comitato scientifico per il duro lavoro. Grazie a tutte/i coloro che lo leggeranno, che lo regaleranno, che inizieranno a praticare la Poesia e si alleneranno ogni giorno, con passione e autentico spirito sportivo.
Il libro si può acquistare tramite email
José Ramón Ripoll (Cádiz, 1952) è poeta, giornalista e musicologo spagnolo. Ha lavorato per la Radio Nazionale di Spagna (RNE), svolgendo un rilevante ruolo di diffusione culturale, in particolare come conduttore di programmi musicali. È autore di numerose monografie e articoli letterari e musicali. A partire dalla sua fondazione nel 1991 è direttore di RevistAtlántica de poesía, una pubblicazione specializzata in letteratura internazionale e iberoamericana. Ha pubblicato vari libri di poesia, tra i quali vale la pena menzionare La tarde en sus oficios (1978), La Tauromaquia (1980), Sermón de la barbarie (1981), El humo de los barcos (1984), Las sílabas ocultas (1991) e Niebla y confín (2000). Questi ultimi tre titoli sono stati successivamente riuniti in un solo volume con il titolo Hoy es Niebla (2002). Assieme al compositore americano Uri Caine ha scritto la cantata Desastres de la guerra, una riflessione poetica e sonora sulla barbarie, l’ignominia e la violenza a partire dalla serie omonima di acqueforti di Goya su commissione del Festival Internazionale di Granada (2008), da cui è sorta la raccolta Estragos de la guerra (2011). Successivamente ha pubblicato Piedra rota (2013) e La lengua de los otros (2017) per il quale ha ottenuto il prestigioso Premio Loewe per la Poesia. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Corda, concesso dalla Fondazione Corda di New York, por il suo saggio “Poesía y música en David Rosenmann-Taub”. Nel 2019 è entrato nella Real Academia Provincial de Bellas Artes di Cádiz.
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