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Eventi: 100 anni Disney

Il 16 ottobre 1923 nasceva la The Walt Disney Company di Walt e Roy Disney, fondata a Burbank in California.

di Sergej - mercoledì 18 ottobre 2023 - 596 letture

Il 16 ottobre 1923 nasceva The Walt Disney Company di Walt e Roy Disney fondata a Burbank in California. Il motto della società era “Se potete sognarlo, potete farlo” [1]. Prodotto pop per eccellenza, per la massa, anzi per il divertimento del "popolino", i cartoons di Disney divennero non solo un prodotto industriale, ma pienamente entrarono nell’immaginario ideologico degli Stati Uniti e del mondo occidentale che si avviava in quegli anni al dominio dei mondi.

Un dominio non solo militare ma anche culturale e, attraverso i film anche della Disney, pedagogico: anche i film e i fumetti Disney aiutarono il mondo a ridere per determinate battute (e non su altre), a trovare divertenti certe cose (e non altre). E nei periodi della guerra, fecero da supporto alle truppe (si pensi ai cartoni animati dei Tre porcellini contro i tedeschi). In un tutt’uno inscindibile, portato ideologico, consumistico, colonizzazione dell’immaginario. Ma anche, opere che resteranno nei cuori e negli occhi di miliardi di persone in tutto il mondo. Disney e la sua industria, gestita in maniera "fordiana" (anche contro gli scioperi delle sue maestranze) ha fatto sognare non solo europei e nordamericani ma davvero l’intero pianeta - tra le opere migliori e maggiori della globalizzazione culturale del Novecento.

In occasione del centenario, la Disney lancia una versione restaurata in 4K del film Biancaneve del 1937, ed ha anche realizzato il cortometraggio celebrativo “Once Upon a Studio”: un filmato che riunisce nella foto di gruppo tutte le figure iconiche dell’azienda, il cui debutto è stato programmato come parte del programma della ABC “Il meraviglioso mondo Disney: celebrazione del 100 anniversario della Disney”. il corto riunisce 543 personaggi provenienti da oltre 85 lungometraggi e corti di tutta la storia Disney. Principi, principesse, stregoni, eroi, antagonisti, animali e fate si ritrovano in una celebrazione che unisce l’animazione tradizionale e la computer grafica più recente con una nuova tecnica.

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Alice the peacemaker - by Walt Disney Comic

Cento anni fa dunque Roy e Walt Disney fondarono la Disney Brothers Cartoon Studio, presto cambiato in Walt Disney Studio, grazie a un primo contratto per 12 film cortometraggi, iniziando con “The Alice Comedies”, una serie di cortometraggi con un’attrice bambina dal vivo in un mondo di cartoni animati, di cui ha fatto parte Oswald il coniglio fortunato, precursore di Topolino/Michey Mouse. Il debutto di Topolino (che all’inizio Walt Disney voleva chiamare Mortimer, ma poi ascoltò il consiglio di sua moglie che trovava repellente quel nome) risale al 1928, nel cortometraggio “Steamboat Willie”. Una storia semplice con Topolino nei panni del capitano di un battello a vapore che cerca di navigare sulla barca, affrontando varie situazioni "comiche". Dopo la sua uscita nelle sale a New York, il film fu proiettato a livello nazionale, dando il via alla Walt Disney. La clip di Topolino che tiene il timone della nave e fischia è poi diventata il logo dell’azienda nel 2007, ricordando al pubblico l’importanza duratura di Steamboat.

Vennero poi i lungometraggi animati, a cominciare da Biancaneve e i sette nani, nel 1937, Pinocchio (1940), Dumbo (1941) e Bambi (1942).

Le cose non sempre andarono lisce. Dietro la serie di questi titoli che per noi sono cartoons uno più belli degli altri, c’è la realtà quotidiana dell’industria e degli eventi esterni (compresa la guerra). Già "Biancaneve e i sette anni" fu in realtà un grande azzardo di Walt Disney. Costò quasi un milione e mezzo di dollari, ma lui ci credeva al punto di ipotecare la sua casa, lasciando come garanzia una polizza sulla vita (all’epoca avevano chiamato “Follia Disney” quella che tutti scambiavano per una fissazione. Alcuni ritenevano addirittura che un cartone di 90 minuti avrebbe causato problemi agli occhi, probabilmente nessun altro sarebbe stato disposto a provarci). Durante la sua prima uscita, il film incassò oltre otto milioni di dollari e, ad oggi, calcolando l’inflazione, risulta essere il film d’animazione che ha incassato di più in tutta la storia del cinema. Sembrava che il successo fosse ormai consolidato, sia a livello economico che artistico, ma poi arrivò la guerra.

Come scrive Andrea Cortellazzo [2]:

Walt Disney è un personaggio controverso, che non aveva certo un rapporto idilliaco con i dipendenti della sua azienda e che casualmente trovava dei validi motivi per licenziare proprio quelli che facevano sciopero per ottenere più diritti. Era un fervente ammiratore di Leni Riefenstahl, regista della propaganda hitleriana, e non era esattamente un estimatore degli ebrei [...]. Probabilmente ci sono due Walt Disney: il visionario, quello che ha dato vita a mondi che solo lui poteva sognare, quello che ha reso possibile l’impossibile. E poi il cinico uomo d’affari, che dopo i vari fallimenti (ce ne sono stati davvero tanti) doveva aver capito che non bastavano i sogni per fare grandi cose, perché con i soli sogni rischi di trovarti così povero da poterti permettere di vivere soltanto in uno sgabuzzino senza bagno, in compagnia di un topo (che però era stato proprio quello che gli avrebbe dato l’idea per Topolino). Alla fine l’unica domanda che ci dovremmo fare dovrebbe essere se, senza di lui, il mondo sarebbe stato un posto migliore.

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timeline Disney

Nel 1955, Walt Disney aprì il parco di divertimenti Disneyland ad Anaheim, in California, poi Disney World a Orlando in Florida nel 1971, poi le versioni di Disneyland a Parigi, Tokyo, Hong Kong e Shanghai.

E nel frattempo i lungometraggi successivi: L’isola del tesoro (1950) è il primo live-action, Peter Pan (1953), Lilli e il vagabondo (1955) e Mary Poppins (1964).

Walt Disney muore di cancro ai polmoni il 15 dicembre 1966 all’età di 65 anni. L’allora governatore della California Ronald Reagan disse: "Da oggi il mondo è più povero".

"Non c’è magia nella mia formula, faccio quello che mi piace - disse in un’intervista - belle storie umane che ti facciano entrare in contatto con le persone e che dimostrino come le belle cose della vita possano essere interessanti come le più sordide".

Gli aneddoti sul creatore di Disney sono tantissimi. E riguardano i suoi cibi preferiti - esposti nel quartier generale a Burbank, California - come il succo di verdura, le gelatine, la carne in scatola, i peperoncini, o la sua canzone del cuore: Feed the Birds, di Mary Poppins, che spesso una piccola orchestra suonava il venerdì alla fine della settimana lavorativa per i dipendenti. O la sua severità e l’ossessione per la precisione che da se stesso trasferiva sul lavoro. L’intero lotto Disney fu costruito su una strana diagonale rispetto agli isolati circostanti. Non per caso, ma perché la luce perfetta in cui gli animatori possono lavorare è l’aurora boreale: dunque Walt lo aveva fatto edificare su “un perfetto asse nord-sud”. Infine le incursioni nel mondo animato, come con il trenino Casimiro di Dumbo, che lasciava traccia della sua fissazione per i treni, o con lo stregone di Fantasia: Yen Sid è il suo nome scritto al contrario [3].

Negli anni ’90, una nuova generazione si innamorò di La bella e la bestia (1991), Aladino (1992) e Il re leone (1994), Alla ricerca di Nemo (2003). Con l’acquisizione della 20th Century Fox e della Pixar (2006), della Marvel e della LucasFilm, Walt Disney Studios Motion Pictures mette le mani su Star Wars (Guerre Stellari, 1977), disneylaizzando così un pezzo della cultura e dell’immaginario che le era sfuggito. Anche Homer Simpson è diventato un personaggio Disney. Con il canale Disney+ (2019) entra nel mondo dello streaming e dell’offerta video tramite Internet e prosegue così la sua corsa anche nel XXI secolo.

Buon compleanno nonno Disney! e che la forza sia con te!

[1] Queste e altre notizie da: Pasquale Almirante, in Tecniche della scuola; Barbara Visentin, in Corriere della sera; Floriana Liuni, in L’Idealista; RaiNews; Il Post ecc_

[2] Abbiamo saccheggiato da: IlBolive.

[3] Saccheggiamo qui dall’articolo rievocativo uscito su RaiNews, già citato.


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