Erri De Luca e il mare

Presentazione lo scorso 14 ottobre a "Le Grenoble" di Napoli del nuovo libro dello scrittore, con Isa Danieli e Nicky Nicolai. Lucio Bardi alle musiche. Per Girodivite, il resoconto della scrittrice Marisa Attanasio.
"L’unica cosa che i Napoletani devono all’Europa è il baccalà. Noi teniamo i merluzzi piccoli che sono pure buoni, sì, ma o’ baccalà è un’altra cosa." La profondità pura e semplice di Erri De Luca è capace di sorprenderti sempre, del resto, basta guardarlo entrare in sala che, inutile dirlo era gremita e calda.
Jeans e camicia bianca con maniche scorciate, il suo solito sorriso sempre disponibile e la capacità di permeare con le sue semplici parole tutto l’ambiente, pur restando per tutta la serata seduto sulla scaletta che dava sul palco senza mai salirvi, lasciando la scena a Nicky Nicolai e Lucio Bardi, voce e chitarra, che hanno interpretato splendidamente le sue parole. Semplice, mirato e intenso.
"Qua mi sento a casa mia, a forza di venire in questo posto, va a finire che chiederò asilo. Qualcuno dice che bisognerebbe creare città rifugio per scrittori, io invece credo che lo scrittore non ne abbia alcun bisogno, piuttosto bisognerebbe creare città rifugio per i lettori, così ognuno potrebbe essere veramente libero di leggere ciò che vuole."
"Essere di Medit", "Solamente mio" sono solo alcune delle poesie musicate e cantate, ma quando arriva sulla scaletta anche
Isa Danieli e legge "Mare nostro che non sei nei cieli", allora i brividi diventano cento, mille e all’improvviso scompare tutta la sala e le centinaia di persone che la riempiono e resti tu, le sue parole e l’emozione.
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