Emma Swan e l’eredità di Adele Filò, di Simona Urso

Emma Swan e l’eredità di Adele Filò / Simona Urso ; illustrazioni di Loredana Atzei. - Roma : ZeroBook, 2018. - 228 p., [XII], br. ; 23,5 cm. - ebook: ISBN 978-88-6711-153-4, book: ISBN 978-88-6711-154-1.
di Redazione Zerobook - domenica 4 novembre 2018 - 11709 letture

Chi era davvero Adele Filò, la scrittrice nativa di Walden, scomparsa misteriosamente da più di mezzo secolo? E riusciranno Emma e i suoi amici a sventare i segreti progetti dell’avido Trumpet che vuol mettere le mani sulla città? E chi erano Les Colporteurs? Emma Swan e l’eredità di Adele ha il ritmo forsennato della grande letteratura, da cui giovani e adulti possono ricordare ed imparare qualcosa di nuovo... Perché esiste ovunque un luogo del cuore, il cuore di una città, che sempre vale la pena di difendere.


Un brano tratto dal libro

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Copertina del libro di Simona Urso: Emma Swan e l’eredità di Adele Filò, edito da ZeroBook

[...] Appena rientrata nel suo ufficio Leda accese il bollitore elettrico e si accinse a preparare il tè. Aveva bisogno della sua bevanda calda, e poi quei gesti le servivano per rilassarsi. Non aveva neppure pranzato, così imburrò leggermente un paio di fette di pane, estrasse una confezione di salmone affumicato dal minifrigo e si preparò un paio di tartine. Guardò il piatto che aveva preparato e improvvisamente sentì la mancanza di un buon bicchiere di vino. Mai le era capitato prima delle sette di sera, e anche in quei rari casi si limitava ad un bicchiere. “Sono proprio in collera, evidentemente. Non mi fa bene.”

Stava cominciando a sorseggiare il tè e a mangiare le sue tartine quando entrò la nipote. «Shhhh, dammi un paio di minuti. Fatti anche tu un tè e non dirmi nulla per un po’».

«Ok». Emma si sedette ad aspettare sorseggiando la bevanda e pensando fra sé e sé che non avrebbe mai capito la passione della nonna per quella brodaglia.

Quando Leda le fece finalmente un cenno cominciò a raccontare della giornata passata con gli amici, delle idee che avevano maturato, della campagna di controinformazione, della ricerca degli eredi. E gongolò quando vide la nonna annuire soddisfatta.

«E tu, con il sindaco?»

«Naturalmente non recede, ma almeno non è stato così ipocrita da negare tutto. E ha anche ammesso di avere un interesse personale nella faccenda. Ma mi ha detto che è disposto a fare marcia indietro se l’opinione pubblica sarà contro di lui. Quindi tu e i tuoi amici dovete riuscire a creare scompiglio, con l’aiuto mio, di tuo padre, e spero di tua madre».

«Insomma, campagna di controinformazione, happening e flash mob à gogo?»

«Sì, ma con cautela, perché siete ragazzi e non dovete rischiare. Di ogni cosa discuteremo insieme. A questo proposito è opportuno che l’informatore di Pernille ti procuri la documentazione del municipio sull’edificabilità del terreno; il sindaco farà di tutto per non darvela».

«Sì, ci avevo pensato. Ma c’è una cosa che ti volevo chiedere sul testamento. Se ti ricordi, si parla di eredi ma anche di eventuali figli di Adele Filò… Ti risulta che Adele abbia mai avuto figli?»

«Mi ricordo il passo del testamento, ma ho sempre pensato che fosse soltanto la speranza di lord Havisham a fargli scrivere questo… Sai, com’è, la speranza che Adele fosse viva, da qualche parte, sposata e con figli e che improvvisamente tornasse a casa. Non mi risulta che avesse figli, anche se quando scomparve qualcuno malignò su un amante con cui era fuggita. Ma io non ho mai dato retta ai pettegolezzi».

«Sarà, nonna, ma secondo me varrebbe la pena di capire se lord Havisham aveva altro in mente».

«Tu pensi che sapesse dov’era Adele?»

«Pensaci. Se sperava nel suo ritorno perché non ha detto che lasciava l’eredità “ad Adele o ai suoi figli”? Adele non è citata nel testamento, come se lui sapesse che non sarebbe più tornata».

«Non ci avevo mai pensato. A me interessava la scrittrice, e quella ho studiato. Non avevo nessuna voglia di diventarne la biografa, e ho sempre liquidato le chiacchiere come appunto… chiacchiere. Sono snob, forse. Ma non ho mai letto quel testamento pensando alle possibili implicazioni. Ora è diverso, ovviamente».

«Che sei snob è sicuro. Ma c’era un’altra cosa che mi ronzava in testa. Perché lasciare una eredità ad un orfanotrofio?»

«Bé, questo è comprensibile, Adele era figlia illegittima del vecchio lord Havisham, e la madre l’aveva messa in orfanotrofio, non volendola. Lei ha passato quasi dodici anni della propria vita a Cider House. La scelta del fratello è un omaggio ad Adele…»

«Perché non ne ho mai sentito parlare? È qui a Walden?»

«Non puoi averne sentito parlare perché cambiò nome e destinazione molto prima che tu nascessi. Diventò una clinica ostetrica quando io ero bambina. La conosco bene. Sai che la tua bisnonna era ostetrica, no? Bé, lei lavorava lì, sia quando era orfanotrofio sia dopo, quando divenne una clinica».

«E tua madre conobbe Adele, vero? Me lo ricordo, questo».

«Sì, certo. Mia madre la conobbe da ragazza. Ma allora Walden era piccola, ed era facile conoscersi. E se la tua domanda riguarda i segreti di Adele, Bé, mia madre non mi ha mai raccontato nulla in merito».

«Bé, senza togliere tempo al resto, nonna, io una piccola indagine la farei. È un appiglio anche questo».

«Va bene. Ma adesso ascoltami. Bisogna che mettiamo al corrente i tuoi di ogni cosa, e soprattutto bisogna che Pernille, senza dare troppo nell’occhio, ci aiuti a far scoppiare il caso sul giornale».

«Ok, riunione di famiglia?»

«Sì, ma da Pierre, questa volta. Abbiamo bisogno di mettere tuo padre in campo neutro. Così eviterà di fare il ragazzino davanti alla sua ex moglie».

«Non è facile per lui».

«Neanche per Pernille».

«Nonna, è lei che se ne è andata».

«Emma, è arrivato il momento che io ti dica un paio di cosette. Versami altro tè».

[...]


Scheda autrice

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Simona Urso (ritratta da Loredana Atzei)

Simona Urso, nata a Bologna nel 1966, si è occupata di storia e di altro. Insegna in un Liceo di montagna. Questo è il suo primo romanzo.

Illustrazioni di Loredana Atzei: https://www.facebook.com/redcat1234/.


Emma Swan e l’eredità di Adele Filò / Simona Urso ; illustrazioni di Loredana Atzei. - Roma : ZeroBook, 2018. - 228 p., [XII], br. ; 23,5 cm. - ebook: ISBN 978-88-6711-153-4, book: ISBN 978-88-6711-154-1.


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