Emergenza Alluvioni: oltre 200 vittime in Kenya
I nostri operatori sul campo lottano contro il tempo per portare un primo fondamentale supporto alla popolazione, mentre la situazione continua a peggiorare.
Dopo anni di siccità, il Kenya è ora travolto dalle piogge torrenziali. Il bilancio delle vittime e degli sfollati cresce in modo drammatico di ora in ora.
238 le vittime accertate
250mila le persone colpite
47mila sfollati
L’arrivo del ciclone Hidaya, previsto per lunedì 6 maggio, minaccia di aggravare ulteriormente la crisi, con raffiche di vento superiori ai 120 km/h e piogge torrenziali per almeno 5 giorni.
Il presidente del Kenya, William Ruto, lancia un urgente appello alle organizzazioni sanitarie mondiali per un aiuto concreto e immediato.
“L’Organizzazione mondiale della sanità, il World food programme e Amref sono organizzazioni fondamentali per aiutarci ad affrontare questa emergenza: c’è bisogno di farmaci, operatori sanitari e cibo per assistere le vittime” ha dichiarato.
Le infrastrutture idriche sono compromesse, con rischi di epidemie di colera, tifo e altre malattie gastrointestinali in aumento.
Le dighe sono crollate, mentre le altre sono sull’orlo del superamento dei livelli di guardia.
Le inondazioni hanno distrutto le riserve alimentari e gli allevamenti, aggiungendo la fame estrema alle malattie causate dalla mancanza di acqua pulita.
I nostri operatori sul campo lottano contro il tempo per portare un primo fondamentale supporto alla popolazione, mentre la situazione continua a peggiorare.
Grazie alle nostre cliniche mobili stiamo assistendo le persone che hanno perso tutto negli oltre 90 campi allestiti per l’emergenza.
Sosterremo gli operatori sanitari per garantire l’accesso alle cure pre e postnatali, ad altri servizi essenziali e forniremo cibo e beni di prima necessità per le donne e i bambini vulnerabili.
Forniremo anche farmaci essenziali, tra cui sali di reidratazione orale (ORS) per la diarrea, antibiotici per infezioni comuni, e farmaci antimalarici e vaccini.
Condurremo test diagnostici rapidi per malattie come il colera.
Stiamo, inoltre, accumulando scorte di beni e medicinali essenziali.
Fornitura di servizi igienico-sanitari di base
In questa emergenza garantire acqua pulita sarà fondamentale.
Per questo stiamo lavorando per intervenire sulle strutture idriche compromesse e per fornire alla popolazione sistemi di purificazione per l’acqua potabile, sapone, disinfettanti e prodotti per l’igiene.
Supporto psicologico agli operatori sanitari
A tutti gli operatori sanitari in prima linea nell’emergenza forniremo un supporto per garantire la loro salute mentale e aiutarli ad affrontare lo stress e i traumi legati a queste difficilissime operazioni sul campo.
Sorveglianza e sistemi di segnalazione delle emergenze
Rafforzeremo le capacità nazionali e delle contee per individuare, segnalare e comunicare efficacemente le minacce in tutto il paese.
Continueremo a sostenere i centri operativi di sanità pubblica sia nazionali che di contea e faciliteremo (con credito telefonico, pacchetti dati, ecc.) le squadre di sorveglianza nelle 6 contea più colpite.
Finora sono stati segnalati 94 casi sospetti di colera e stiamo lavorando a stretto contatto con le squadre di sorveglianza per garantire vaccinazioni, trattamento e attività di prevenzione.
Comunicazione e sensibilizzazione
Sosterremo promotori della salute comunitaria per favorire il coinvolgimento della popolazione e diffondere informazioni fondamentali sui rischi legati alle inondazioni come malattie trasmesse dall’acqua, morsi di serpenti e malattie trasmesse dalle zanzare, nonché per promuovere un’igiene sicura e un corretto smaltimento delle acque reflue.
Utilizzeremo anche i media di massa, in particolare le stazioni radio locali, per condividere messaggi critici sulla salute e avvisi precoci.
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