Elogio del preservativo
Mentre il Papa torna a parlare di castità noi vi parliamo del preservativo: il miglior modo per sentirsi al sicuro. Che ci piaccia oppure no. Il preservativo o profilattico o condom o cappuccio o come voi preferite, è l’unico metodo che funziona di certo, che voi siate atei, cattolici o musulmani, sposati, prostitute, gay, conviventi o...
Nel mondo dei contrari e dell’assurdo in cui ci tocca vivere, poche sono le cose che riescono ancora a stupirci. Suggestionarci. Colpirci. Portarci ad alzare la mano, magari neanche timidamente. Schiarirci la voce e, con impeto e con molta decisione, dire la nostra.
A volte però accade. Ed allora eccomi qui pronta a dire la mia. Il fatto inizia oggi pomeriggio quando, ad un tratto, il mio cellulare trilla. Era l’Ansa che con solerzia mi teneva informata sulle ultime posizioni vaticane in materia di sesso. E già, perché nel mondo dei contrari accade anche questo. E dopo i preti che discutono e consigliano sul sesso arriveranno anche gli astrologi a operare in chirurgia interna, e gli idraulici diverranno esperti della siccità.
Comunque le motivazioni di tanto interesse papale nei confronti del sesso è presto chiarito dall’ermetica notizia ansa, che dice: Ratzinger: rapporti solo nel matrimonio e astinenza prima sono strumenti base per frenare la diffusione dell’ aids.
Allora prima io leggo, poi rileggo. Ed infine, allibita, decido di alzare la mano, e neanche tanto timidamente. E (magari senza impeto ma con molta decisione) ecco che dico la mia.
Il punto è che ho l’impressione che il Papa insieme ai suoi amici del Vaticano si sia perso qualcosa, una grande invenzione dell’era moderna, innovativa, pulita, pratica, veloce, rivoluzionaria. Capace di proteggervi dall’aids come da infezioni, micosi e piattole di ogni forma e colore. Almeno se queste hanno deciso di infestarvi i genitali.
Trattasi del PRESERVATIVO: pochi centimetri di lattice ultraresistente e ipoallergenico pronto a regalarvi dei piacevoli momenti di amore sicuro. Anche se in realtà non si tratta di un vero regalo visto che i preservativi costano, e pure parecchio, e se si continua di questo passo altro che sesso solo nel matrimonio, l’unica sicurezza potrebbe diventare l’autoerotismo, e credo che questa non sarebbe cosa gradita a nessuno. Neanche al Papa.
Ma ritorniamo al punto di partenza. Fare l’amore solo con il proprio marito e con la propria moglie, e solo da quando diventano tali, e finché morte non li separi, forse renderebbe questo mondo un mondo più cristiano. Forse anche più pacifico, non so se più felice.
Quello che so senza ombra di dubbio però è che quaggiù, nel mondo reale, alla gente piace fare sesso e che ai mariti capita di tradire le mogli, e alle mogli i mariti, e i giovani iniziano a fare sesso prima del matrimonio, e poi magari neanche si sposano, o magari si scoprono gay, eccetera, eccetera, eccetera … E tutto questo accade che a noi piaccia oppure no.
Ed allora un’altra cosa che so è che nel mondo reale il miglior rimedio contro l’aids è il preservativo. Che ci piaccia oppure no. Perché il preservativo o profilattico o condom o cappuccio o come voi preferite, è l’unico metodo che funziona di certo, che voi siate atei, cattolici o musulmani, sposati, prostitute, gay, conviventi o semplicemente single in cerca di qualche effusione: il preservativo protegge tutti.
Per questo ho deciso di dire la mia. Di scrivere questo elogio del preservativo. E, per evitare che qualcun altro possa un giorno ripetere le smemorate teorie papali, ecco un promemoria offerto da Wikipedia:
“Il profilattico (o preservativo) è formato da una sottile guaina di lattice, ma ne vengono realizzati anche in altri materiali per evitare rare reazioni allergiche. Presenta la forma del pene ed è dotato di grande elasticità per adattarsi ad esso. Il lato esterno è cosparso di sostanze lubrificanti per facilitare la penetrazione. Il profilattico offre la migliore protezione da malattie sessualmente trasmissibili tra tutte le metodologie disponibili, permettendo di avere una normale attività sessuale.”
Ed inoltre il preservativo è dotato anche di un piccolo serbatoio per raccogliere ogni perdita di passione ed è disponibile in diversi gusti e colori, ed il tutto in piena sicurezza. Meraviglioso. Ed ora non mi resta che augurarvi buon divertimento.
- Ci sono 3 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Brava Serena! Sebbene siano delle ovvieta’ e’ bene ribadirle. Ma se davvero sono delle ovvieta’, cioe’ degli argomenti la cui evidenza è immediata e non lascia possibilità di equivoci, lo sono anche per il papa. A capo di un influente stato , questo signore ha ordinato di non utilizzare il salvifico strumento. Avvisati ambasciatori, dignitari e prodighi sudditi sparsi in mezzo mondo, li esorta ad eseguire l’ordine.
E’ dunque responsabile degli effetti del suo stesso mandato? Fornita l’alternativa di castita’ e probita’, questo signore se ne lava le mani. La colpa e’ di tutti quelli che non hanno obbedito all’ordine, siano essi corrotti dal progresso o dalla libidine. Da anni ormai nessuno si arroga il sacrosanto diritto di affermare che la chiesa cattolica, il papa e piu’ in basso tutti coloro che se ne fanno portavoce, sono corresponsabili di un’immane tragedia. Il papa e’ corresponsabile di milioni di morti. Voi che usate il preservativo avete commesso peccato.
Andrea
"Fare l’amore solo con il proprio marito e con la propria moglie, e solo da quando diventano tali, e finché morte non li separi, forse renderebbe questo mondo un mondo più cristiano."
Mi permetta, Serena: no.
Più "cattolico" forse sì. Più cristiano proprio no.
Ma per tutto quanto ha scritto: grazie.
E’ un male grande che prende l’umanità, ma c’è un rimedio, si chiama preservativo..
Ma sono i mariti che lo usano...
ciao nè (in tanti si dicono, ma in pochi si subiscono, che cosa?)
(bugie)
(vennialmondo)
una dice che la migliore prevenzione è l’ uso del preservativo..uno dice che il papa è responsabile di milioni di morti..(questa non l’ avevo mai sentita)...signori e signore, io invece credo proprio che stiamo sbagliando tutto! l’ ong AVSI, in una realtà drammatica come quella dell’ uganda, ha portato avanti un programma educativo e di prevenzione articolato in tre punti: ASTINENZA, FEDELTA’ AL PROPRIO PARTNER e, solo quando inevitabile, USO DEL PRESERVATIVO....il livello di popolazione colpita da hiv è sceso dal 30% al 10%......questo dimostra che ciò che sconfigge la malattia è solo un cambiamento delle abitudini sessuali, e questo gli ugandesi l’ hanno capito... vi prego, da adesso in poi FATTI, non offensiva ideologia!