Elogio del MA (e della responsabilità)
Per conservare un briciolo di umanità, di dignità, di etica della responsabilità.
Qualche anno fa è uscito un bel libro di Valerio Calzolaio che si intitolava Il forse (Ventura 2020). Il sottotitolo era: Cronache dalla pandemia in corso, tra scienza ed etica della responsabilità. Tenetevi a mente le ultime tre parole: etica della responsabilità.
Il “forse”, come il “ma”, indica un arrestarsi del flusso del pensiero. Indica il sorgere di un dubbio, l’affacciarsi di una possibilità; un’incertezza, un suggerimento, un rimpianto, un progetto… Forse avrei dovuto prendere un’altra strada… forse mi sbaglio… forse potresti parlargli… forse partirò…
Anche il “ma” ha le sue sacrosante ragioni. Ci affidiamo come sempre alla Treccani:
ma cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso negativamente: […]; non fiori ma opere di bene; lo pensavo amico, ma ho dovuto ricredermi; […] Talvolta sta in luogo della semplice cong. e, per introdurre una conseguenza diversa da quella che potrebbe più ovviamente supporsi: ho bussato, ma nessuno mi ha risposto; sono anni che glielo ripeto, ma non mi dà ascolto. Altre volte serve a precisare, a distinguere, togliendo o aggiungendo qualche cosa al già detto […]; come equivalente di un anzi correttivo o rafforzativo: non probabile, ma certo, direi; non è bella, ma bellissima. Ciò che si vuol negare o correggere può essere sottinteso: un caffè, ma bollente davvero […] 2. a. In principio di periodo, si usa per indicare passaggio ad altro argomento, o per sollecitare il ritorno all’argomento che interessa: Ma torniamo al nostro assunto ...; […]. Talvolta dà l’avvio a frasi concessive: Ma ammettiamo pure che tu abbia ragione: resta sempre a vedere se ... Nella seconda proposizione di un sillogismo o in dimostrazioni matematiche, serve a indicare un trapasso logico: A è uguale a B; ma B è per ipotesi uguale a C, dunque ... b. Nell’uso fam., introduce proposizioni esclamative esprimenti opposizione, contrarietà: Ma che ragioni sono queste!; Ma che mi vai raccontando!; […] Talvolta, sempre nell’uso fam., serve a introdurre un’obiezione: Ma se mi avevi detto tu stesso ch’eri d’accordo!; oppure una frase che suona rimprovero, ammonimento, comando: Ma Giovanni, che dici?; Ma insomma!; Ma via!; Ma smettila una buona volta! Con funzione rafforzativa di aggettivi, avverbî, predicati, ha ora valore affermativo (Ma certo!; Ma è chiaro!); ora ironico (Ma bene!; Ma bravo!; Ma quanto sei carino!); ora esprime ammirazione o meraviglia (Ma che bel bambino!; Ma non è ancora contento?). 3. Adoperato come s. m., indica sinteticamente le obiezioni, le difficoltà, i dubbî che possono essere opposti o affacciati con un iniziale ma: a furia di ma e di se non combineremo nulla; rispondimi chiaramente, senza tanti ma e se; […]
Pensavo a tutto questo dopo aver sentito con le mie orecchie la presidente del consiglio dare degli irresponsabili al gruppo di eroi che si sono imbarcati/e sulla Global Sumud Flotilla. Preciso che non mi aspettavo nulla di diverso; non sono un’ingenua. E faticavo ad accettare quella parola così dura, così giudicante, irresponsabili, peraltro pronunciata da una persona che semina odio a ogni volta che parla. Ma così, un po’ per gioco, e un po’ per non morire, come diceva una vecchia canzone, mi sono messa a pensare cosa avrebbe potuto attenuare la crudeltà di quella frase. Senza cambiare quell’aggettivo infame.
E l’ho trovata.
Bastava un “ma”.
Sono irresponsabili, ma…
Sono irresponsabili, ma sono italiani e li aiuteremo
Sono irresponsabili, ma anche se non hanno votato per noi lo Stato li proteggerà
Sono irresponsabili, ma hanno figli, genitori, famiglie, e quindi non possiamo abbandonarli
Sono irresponsabili, ma stanno facendo un atto simbolico e ne hanno diritto
Sono irresponsabili, ma sono disarmati e vanno soccorsi
Sono irresponsabili, ma ci impegneremo ad attivare l’Ambasciata
Sono irresponsabili, ma non sono loro i cattivi
Sono irresponsabili, ma impediremo con tutte le nostre forze a Israele di attaccarli
Sono irresponsabili, ma sono partiti in tanti da tutto il mondo e questo fa la differenza
Sono irresponsabili, ma a volte nella Storia occorre esserlo per far cambiare le cose
Sono irresponsabili, ma non sono partiti perché ce l’hanno con me
Sono irresponsabili, ma io sono il presidente del consiglio e ho delle responsabilità che loro non hanno
Sono irresponsabili, ma vanno a salvare vite
Sono irresponsabili, ma portano cibo e medicine per un popolo distrutto
Sono irresponsabili, ma hanno un ideale
Sono irresponsabili, ma fanno un’operazione umanitaria
Sono irresponsabili e finirà male, ma io non posso e non devo irriderli
Sono irresponsabili, ma per evitare che finisca male potremmo sospendere il commercio di armi
Sono irresponsabili, ma noi cosa stiamo facendo?
Sono irresponsabili, ma la penserei così se fossi la madre di un bambino di Gaza?
Sono irresponsabili, ma io sono una madre e non riesco a dormire la notte pensando a quei bambini
Sono irresponsabili, ma io sono una donna e quindi per la mia natura portata ad accudire e proteggere
Sono irresponsabili, ma io sono una cristiana e non posso accettare un genocidio
Sono irresponsabili, ma…
Bastava un “ma”.
Per conservare un briciolo di umanità, di dignità, di etica della responsabilità.
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