È stato ministro della difesa per un anno. Intervista a Pippo

È stato ministro della difesa per un anno, dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019, sotto il governo Conte I. Siamo riusciti a intervistarlo in questi giorni di polemiche sui giornali.
Girodivite: Signor ex Ministro della Difesa...
Pippo: Tranquillo, mi chiami pure Pippo. In fondo, sono un cane semplice e alla mano...
Girodivite: Dottor Pippo...
Pippo: Pippo e basta, grazie.
Girodivite: Mi scusi, ma sa siamo abituati noi giornalisti ad avere una prona deferenza nei confronti dei potenti specie se ministri o ex ministri e...
Pippo: Non si preoccupi. Io rimango un umile cane. Noi schnauzer nani non siamo mica come gli alani o come i pitbull. Quanto ai chihuahua non ne parliamo: mi stanno sulle palle: abbaiano sempre in continuazione con quella vocetta da froci...
Girodivite: Ehm... capiamo che Lei è stato ministro della Difesa e ha avuto contatti con un mondo virile e di veri machos, ma il suo linguaggio...
Pippo: Un linguaggio "da caserma" dice? Ahahahah! (segue un ululio di compiacimento).
Girodivite: Lei come ministro ha avuto un periodo in cui, come si dice, se l’è spassata...
Pippo: Sì, non mi posso lamentare. È stato godurioso farsi portare in limousine e poi pisciare su tutte e quattro le ruote della macchina. Giusto per lasciare la mia impronta di ministro in giro...
Girodivite: In questi giorni c’è una polemica in corso...
Pippo: Sì, ho saputo. A proposito della mia segretaria e di suo marito...
Girodivite: La sua segretaria?
Pippo: Sì, come si chiamava... L’ho avuta per pochi mesi sa. Qui da noi le segretarie cambiano in continuazione. Questa si chiamava Elisabetta... Elisabetta qualcosa...
Girodivite: Elisabetta Trenta...
Pippo: Ah, bravo. Vedo che si è documentato.
Girodivite: Veramente, secondo le carte del Ministero risultava essere lei a detenere il ministero...
Pippo: Era una semplice prestanome.
Girodivite: Una prestanome?
Pippo: Sì, è quanto decidemmo alla riunione con Davide e gli altri...
Girodivite: Davide?
Pippo: Davide Barboncino Casaleggio. Ma c’era anche quell’altro: Matteo...
Girodivite: Matteo Renzi?
Pippo: No, Salvini. Matteo Akita Salvini. C’era anche Beagle Conte... insomma c’eravamo tutti.
Girodivite: E...?
Pippo: E niente. Si decise per il bene del Paese che il Paese ancora non era pronto per avere come ministro un cane, e allora abbiamo optato per una giovane femmina. La mia segretaria.
Girodivite: Dunque è vero che in realtà, in quel periodo, era lei e non quella Elisabetta Trenta il vero ministro della Difesa...?
Pippo: Ma vi pare che un ministero maschio e forzuto come il Ministero della Difesa italiana poteva andare a una semplice donna? Certo che ero io il ministro. Davanti a me si mettevano tutti sull’attenti. Con una donna non avrebbero fatto altro che litigare tra di loro senza costrutto. Se l’immagini il giorno della Parata nazionale sarebbero stati capaci persino di girare i tacchi e non farsi vedere per l’evento più importante della Repubblica. Mentre avevamo precisi doveri noi militari...
Girodivite: Precisi doveri?
Pippo: Naturalmente: La difesa del Vallo Atlantico, delle Foreste europee...
Girodivite: Le foreste?
Pippo: Senza alberi dove crede possa fare la pipì il nostro virile popolo di pura razza europea?
Girodivite: Beh, gli impegni internazionali dell’Italia...
Pippo: Naturalmente. Pensi che in cambio del contratto di quegli stupidi elicotteri americani...
Girodivite: Gli F35... Ma veramente sono aerei, non elicotteri. Quello era stato Boccia che aveva confuso la tipologia...
Pippo: Beh, qualsiasi cosa siano. In cambio di poche lire abbiamo aperto l’importazione delle crocchette americane.
Girodivite: Le crocchette?
Pippo: Buonissime! Le migliori crocchette le fanno negli Stati Uniti. Che crede che non ne capisca niente di crocchette, io?
Girodivite: No, non dubitiamo... Dunque per questo la Trenta - volevo dire: lei come ministro della Difesa, anche sotto il governo del Conte I e nonostante il Movimento 5 Stelle fosse sempre stato contro gli F35 ha dato il via libera all’acquisto di questi costosissimi velivoli? Per un pugno di crocchette?
Pippo: Non sarà anche lei uno di quei froci pacifisti pronto a vendersi al primo gatto che appare all’orizzonte, vero?
Girodivite: Veramente...
Pippo: Per fortuna l’Italia è un Paese con le palle! Mica cazzi! Bauuuu...!
Abbiamo lasciato Pippo mentre iniziava un suo comizio ululante davanti al balcone aperto da cui spirava una tenue luce novembrina. E ripensiamo ai tempi imperiali andati, quando venivano eletti i cavalli come senatori, mentre oggi tra i Dudù e i Pippo la politica sembra scadere un po’ in cagnara...
Naturalmente non è mai esistito nessun Pippo, cane di un ministro della Difesa. Né tantomeno ministro della difesa, per quanto se ne sappia.
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