Due. Nick deve decidere
Tranquillità. Le tre del mattino. Tranquillità. Le mail sono li. Sono importanti. Le legge, pensa. È una proposta di lavoro, lavoro flessibile, temporaneo, a termine. L’occhio è valutativo...
Tranquillità. Le tre del mattino. Silenzio. Nick si alza dal suo letto e si dirige, dritto e spedito verso il suo pc. Aspetta un paio di mail provenienti da oltre oceano. Si siede alla scrivania e pone li occhi nel pc, infinitamente acceso. Le mail sono lì. Le legge. È una proposta di lavoro, lavoro flessibile, temporaneo e a termine. Adesso deve decidere, andare o restare nell’afasia del suo seminterrato. E’ una scelta forte. Se decide di andare deve lasciare la notte e entrare nella frenesia degli States. Un contratto delle durata di tre mesi lo vincolerebbe, troppo per la sua personalità.
Ma è senza soldi, senza cibo e nessuno a cui chiedere aiuto. Mette su un mp3. Accende una sigaretta e si stende nel letto. Pensa e valuta la proposta. Un’azienda americana lo vorrebbe come responsabile dei suoi sistemi di sicurezza elettronici. Dovrebbe, per tre mesi, combattere craker e gente guasta che riempie di spam la posta aziendale e quella dei suoi clienti. Un lavoretto facile e redditizio. Tre mesi, lunghi e diurni.
Ansia, stress da decisione. Nick guarda il tetto e le pareti della sua stanza, in cerca di un segno, uno scatto per decidere. Ha poco tempo, alle sei del mattino, al massimo, deve dare una risposta definitiva alla proposta. Non aspettano certo lui, se non risponde il lavoro andrà a qualcun altro. Le cinque del mattino. Fine della tranquillità. I lavori di risistemazione dell’asfalto, di fronte casa sua, hanno inizio. Nick si alza di colpo e si dirige verso la scrivania. Deve rispondere all’offerta. Intanto la luce si sta risvegliando.
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