Sei all'interno di >> :.: Primo Piano | Movimento | Greenpeace |

(Dis)informazione e greenwashing: come difendersi?

Perché definire il greenwashing e imparare a riconoscerlo è fondamentale per arginare la disinformazione sul clima?

di GREENPEACE - mercoledì 5 marzo 2025 - 451 letture

Quanto spazio i media tradizionali italiani dedicano alla crisi climatica? Quanto l’informazione sul cambiamento climatico è dominata da narrazioni di “resistenza” alla transizione ecologica? Perché definire il greenwashing e imparare a riconoscerlo è fondamentale per arginare la disinformazione sul clima?

Per rispondere a queste domande, lo scorso 23 gennaio Greenpeace ha organizzato, insieme all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, un corso dal titolo “ll greenwashing nel giornalismo sul clima: come smascherare un fenomeno subdolo e fare un’informazione corretta”.

Il corso, rivolto a giornaliste e giornalisti professionisti, nasce dalla volontà di dare seguito al lavoro di ricerca su media e clima da noi realizzato in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con la coalizione di testate Stampa libera per il clima. Il nostro obiettivo è in questo senso duplice: da un lato, intendiamo continuare a denunciare la crescente influenza delle aziende inquinanti sul mondo dell’informazione; dall’altro, vogliamo fornire alle professioniste e ai professionisti del settore strumenti concreti affinché il giornalismo diventi un alleato nell’aumentare la consapevolezza della cittadinanza sulle questioni ambientali e climatiche.

Di seguito, vi proponiamo alcuni estratti dell’appuntamento formativo che ha coinvolto esperte ed esperti del mondo della scienza, del giornalismo e della comunicazione sui social, alcuni dei quali membri del network “Voci per il clima” promosso da Greenpeace Italia.

(Dis)informazione climatica in Italia

Mirella Marchese, ricercatrice presso l’Osservatorio di Pavia, si occupa da anni di analisi dei media con un approccio quali-quantitativo. Nel suo intervento ha esplorato il fenomeno della disinformazione sul clima, evidenziando i trend attuali nel nostro Paese e illustrando come false narrative e nuove forme di resistenza dominanti sui media tradizionali stiano ostacolando la transizione ecologica.

Greenwashing: che cos’è e come riconoscerlo

Alice Pomiato, content-creator e formatrice esperta di sostenibilità, ha affrontato il tema del greenwashing. Ha spiegato l’origine del termine, che letteralmente in inglese significa “lavare via col verde”, e analizzato le strategie di marketing adottate dalle aziende per apparire più ecologiche di quanto siano realmente. Il suo contributo ha fornito anche strumenti utili per riconoscere queste pratiche e fare acquisti più consapevoli.

Le “bugie verdi” della finanza climatica

Andrea Barolini, giornalista economico e ambientale, ha offerto una prospettiva approfondita sul ruolo del greenwashing nella finanza climatica. Nel suo intervento ha messo in luce come alcuni operatori finanziari adottino strategie fuorvianti per presentarsi come sostenibili, senza un reale impegno per la lotta alla crisi climatica. Approfondendo il caso della Glasgow Financial Alliance for Net Zero, ha mostrato le implicazioni di queste pratiche sottolineando l’importanza di una maggiore trasparenza nel settore finanziario.

I tag per questo articolo: | | |

- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -