De Gennaro Sottosegretario, una questione di sensibilità

Non è cambiato nulla?

di Antonio Carollo - lunedì 14 maggio 2012 - 2124 letture

Il 21 luglio 2001, quando novantatre ragazzi no-global furono massacrati di botte dalla polizia alla scuola Diaz di Genova, Giovanni De Gennaro era capo della polizia. Sessantuno ragazzi furono ricoverati in ospedale, tre in prognosi riservata, uno in coma. Esclusa ogni responsabilità diretta e indiretta da parte di De Gennaro, non credo possa disconoscersi la responsabilità oggettiva di un sistema di comando che non seppe scongiurare prima, e sanzionare poi, quella feroce spedizione punitiva. In una democrazia matura, ad esempio in USA, Gran Bretagna o Francia, la testa del Capo della polizia sarebbe stata la prima a cadere. Non in Italia. Il Governo fece quadrato intorno allo stesso. Dimissioni?, manco a parlarne. Pur con qualche difficoltà giudiziaria De Gennaro proseguì la sua carriera: Capo della polizia fino al 2007, Capo di gabinetto del ministro dell’interno, Commissario straordinario per i rifiuti di Napoli (fiasco completo), nel 2008 Capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Adesso la nomina a Sottosegretario alla Presidenza de Consiglio, proprio quando un film di successo ha messo il dito sulla piaga non rimarginata, per difetto di giustizia giusta. Non è cambiato nulla, dopo la caduta di Berlusconi, in fatto di sensibilità democratica, specie per quanto riguarda legalità e giustizia?


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