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"Dallo zolfo al carbone" candidato al Globo d’Oro 2009

di Dario Adamo - venerdì 3 luglio 2009 - 4036 letture

Piovono i successi per un’opera nata in una zona storicamente connotata dalla siccità. “Dallo zolfo al carbone” il documentario del regista siciliano Luca Vullo, dopo avere rischiato di partecipare in concorso al David di Donatello, entra trionfalmente (e inaspettatamente) nella lista dei candidati per il Globo d’oro 2009.

Questo riconoscimento, tra i più importanti premi cinematografici italiani insieme al David di Donatello e al Nastro d’Argento, è assegnato ogni anno fin dall 1959 dai giornalisti stranieri dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, la più grande organizzazione di corrispondenti esteri nel mondo con una copertura di oltre 800 organi di informazione per 54 paesi rappresentati.

Su un totale di cinquantasei film visti dai giornalisti, nella sezione “Migliore Documentario” fa capolino il titolo dell’opera di Luca Vullo, che si dovrà contendere il riconoscimento con “Mi mancherai- Ricordo di Sandro Pertini” di Vittorio Giacci, giornalista, scrittore e autore nonché ex direttore degli studi di Cinecittà e “Noi che siamo ancora vive” di Daniele Cini, autore e regista di importanti reportage naturalistici e minifiction realizzati per Rai e Mediaset.

Tra i concorrenti per le altre categorie non mancheranno all’appello i pluripremiati e stranoti Sorrentino e Garrone, così come Marco Bellocchio reduce dall’ultimo festival di Cannes con il suo Vincere e Pupi Avati che concorrerà per la neo-categoria (fenomeno quello della nuova sezione inaugurato già in occasione dei Nastri d’Argento) “Migliore Commedia” con “Gli Amici del Bar Margherita”.

Durante la serata di premiazione che si svolgerà giovedì 2 luglio con inizio alle 19.30 presso la Villa Massimo, Accademia Tedesca a Roma, verranno assegnati anche due riconoscimenti speciali, i Globi alla carriera, che andranno a Lina Wertmuller e Carlo Lizzani. A Gabriele Muccino andrà invece lo European Golden Globe.

Non può che fare piacere la presenza di un regista esordiente come Luca Vullo in una competizione importante come è quella del Globo d’Oro, che vedrà riuniti i consueti nomi del cinema mainstream , mentre da un angolo nascosto cominciano ad affacciarsi nuovi talenti in cerca dei meritati riconoscimenti. Questa candidatura è sicuramente un dato importante, sintomo di una rinnovata fiducia che potrà dare nuova forza a chi nel proprio lavoro si è servito solo di talento e perseveranza per emergere e farsi notare.


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