Dalla Piana di Lentini a Omaha: nel cuore del Nebraska frontiera del Midwest

Omaha - nel cuore del Nebraska - ha un collegamento diretto con Lentini e Carlentini: una storia avvincente dell’emigrazione italiana, incasellata nel grande affresco della storia dell’emigrazione verso gli Stati Uniti.
Omaha - nel cuore del Nebraska - ha un collegamento diretto con Lentini e Carlentini: una storia avvincente dell’emigrazione italiana, incasellata nel grande affresco verso gli Stati Uniti, che si presenta tra le più affascinanti e meno raccontate.
- Omaha - skyline dal Missouri River
A partire da Giuseppe Salerno, il primo cittadino di Carlentini emigrato a Omaha nel 1893, negli anni successivi, migliaia di carlentinesi e lentinesi seguirono il suo esempio, attratti dalle opportunità lavorative offerte da Omaha, in particolare nei settori delle ferrovie, dell’industria metallurgica e della lavorazione della carne.
Questa migrazione fu spesso facilitata da reti familiari e comunitarie già stabilite nella città americana. Tra XIX e XX secolo, l’agricoltura di sussistenza, la pressione demografica, il latifondo opprimente e l’assenza di alternative economiche spinsero molte famiglie del territorio lentinese a cercare fortuna altrove; in centinaia lasciarono la fertile ma povera Piana di Catania, per spingersi ben oltre le mete più consuete: New York o New Orleans, e arrivare, nell’epicentro del Midwest americano, fino alle rive del Missouri River.
A Lentini e Carlentini – centri agricoli con forti tradizioni comunitarie e religiose – correvano le voci di parenti emigrati che nelle lettere spedite dall’America facevano circolare l’idea di una “Omaha dove si lavora, e si guadagna”. La città, crocevia ferroviario e snodo per l’allevamento bovino e l’industria della carne, offriva lavoro nelle fabbriche di imballaggio carni (packinghouses), nei macelli e nelle costruzioni. La comunità italiana si concentrò in una zona a sud del centro cittadino, che diverrà noto come Little Italy. Tra i cognomi di origine lentinese e carlentinese si ricordano: Amato; Cascio; Castro; Ferraro; Pisano; Salerno; Sferrazzo. Nomi che si ritrovano nei registri della Saint Frances Cabrini Church, nelle cronache della Montedoro Society, o nei necrologi delle famiglie di South Omaha.
- Omaha in Nebraska (Stati Uniti)
La Montedoro Society - fondata nel 1930, quale confraternita mutualistica - univa molti immigrati provenienti dalla zona di Lentini e Carlentini. Offriva assistenza sanitaria, supporto ai funerali e sostegno agli immigrati appena arrivati. Punto di riferimento identitario e religioso, nel mantenere viva la devozione per Sant’Alfio santo patrono di Lentini, e santa Lucia patrona di Carlentini. Molti migranti integrarono le tradizioni siciliane con la vita americana, ma le feste patronali, le processioni, la cucina a base di pasta, pane fatto in casa, torrone e biscotti alle mandorle restarono vive, anche nei ristoranti italo-americani come il noto Cascio’s Steakhouse.
La lingua siciliana, parlata in dialetti varianti da Lentini e Carlentini, sopravvisse almeno per due generazioni. Col passare del tempo, i figli e i nipoti di questi immigrati pur inseriti nei circuiti educativi e lavorativi americani, hanno mantenuto i legami con la Sicilia e quanti rimasti nei luoghi natii. Negli anni viaggi alla ricerca della memoria, contatti epistolari e ricerche genealogiche hanno riportato molti a riscoprire le radici nelle due città siciliane.
Spinti dalla povertà, dal desiderio di migliori condizioni di vita e dalle opportunità offerte dal continente americano, questi emigrati si stabilirono in quartieri popolari come Little Italy nella South Omaha. Molti lavoravano nei macelli e nell’industria alimentare. Col tempo, la comunità italo-americana di origine siciliana, in particolare carlentinese, si è fortemente radicata nella città, mantenendo vive le tradizioni religiose, come la devozione a Santa Lucia, e culturali.
- Carlentini - panorama con Etna
Oggi, i discendenti degli emigrati lentinesi e carlentinesi rappresentano un ponte culturale tra due mondi. Nel mutare di Omaha, la storia di questa comunità rimane un esempio significativo di adattamento e identità, senza dimenticare le proprie origini, saldamente legati a mantenere rigogliose le proprie radici. Nel settembre 2021, Giuseppe Stefio sindaco di Carlentini e l’allora sindaca di Omaha, Jean Stothert, hanno firmato un accordo di gemellaggio: un riconoscimento istituzionale di “amicizia tra città sorelle” che sigilla il legame storico tra le due città, nato grazie all’emigrazione di massa avvenuta tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
- Carlentini - localizzazione
Si stima che oltre 3.000 carlentinesi negli anni si siano trasferiti a Omaha e abbiano contribuito significativamente al crescere della comunità italo-americana locale. Nel luglio 2022, il sindaco Stefio ha visitato Omaha per partecipare alla 98ª Festa di Santa Lucia, un evento che riflette le tradizioni religiose e culturali portate dagli emigrati siciliani. Nel settembre 2022, una delegazione di circa 100 residenti di Omaha, guidata dalla sindaca Stothert, ha visitato Carlentini per partecipare alla 401ª edizione della Festa di Santa Lucia, rafforzando ulteriormente i legami tra le due comunità. Il gemellaggio tra Carlentini (SR), in Sicilia, e Omaha (Nebraska), negli Stati Uniti, è un esempio significativo di come le radici dell’emigrazione italiana abbiano generato legami duraturi tra le comunità di origine e quelle di destinazione.
Un rapporto formalizzato negli ultimi anni che affonda le sue radici nella storia migratoria del XX secolo. Un passo più che simbolico nel voler riconoscere l’importanza storica e affettiva della presenza carlentinese in Nebraska, e promuovere significativi scambi culturali, educativi e sociali.
📅 Eventi e scambi
2021, settembre: firma ufficiale del gemellaggio.
Riconoscimento del patrimonio culturale condiviso e opportunità per i giovani di entrambe le città di riscoprire le proprie radici, occasione per promuovere iniziative di storia orale, ricerca genealogica, turismo delle origini e collaborazione scolastica e universitaria. Quale simbolo tangibile dell’amicizia tra le due città, Carlentini ha inaugurato il Parco Omaha, un’area verde dedicata alla città americana, situata su una scogliera e arricchita da opere artigianali locali, gesto che sottolinea l’importanza dei legami storici e culturali condivisi.
2022, luglio: visita del sindaco Stefio a Omaha in occasione della 98ª Festa di Santa Lucia organizzata dalla comunità italo-americana.
2022, settembre: visita a Carlentini di una delegazione di Omaha guidata da Jean Stothert, durante la 401ª edizione della Festa di Santa Lucia in Sicilia.
2023: inaugurazione del Parco “Omaha” a Carlentini, come segno tangibile dell’amicizia tra le due città.
Immagini: da Wikipedia. In particolare: Carlentini-Panorama, di Azotoliquido - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3625854 - The downtown skyline in Omaha, Nebraska, as seen from across the Missouri River in Council Bluffs, Iowa. /sim, by Tony Webster from Minneapolis, Minnesota, United States - City of Omaha, Nebraska Skyline on the Missouri River, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74523646. - Per l’icona di questo articolo, riduzione da: Girl carrying her father’s lunch pail, South Omaha, Nebraska. Sourced from the Library of Congress - Vachon, John, 1914-1975, photographer, - 1938 nov - https://www.loc.gov/item/2017717787/.
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