Da Gladio al caso Moro
Appunti dal libro di Giovanni Fasanella e Claudio Sestieri con Giovanni Pellegrino, Segreto di Stato. "La verità da Gladio al caso Moro", Einaudi, 2000
Giovanni Fasanella e Claudio Sestieri con Giovanni Pellegrino, Segreto di Stato. La verità da Gladio al caso Moro, Einaudi, 2000
Dalla prefazione dei due autori:
"Per molti della nostra generazione , l’inizio di questo incubo ha coinciso con le prime esperienze politiche sui banchi di scuola. E, paradossalmente, proprio queste domande senza risposta hanno finito per segnarne la formazione civile". Si può dire, parafrasando un motto del ’68: "eravamo incerti, non sapevamo, ma avevamo ragione, soprattutto chi si poneva fuori dal PCI".
Il terrorismo è stato la parte finale della guerra fredda versione italiana: dalla strage di Piazza Fontana in poi. Anche se il terrorismo rosso degli "anni di piombo" pone qualche diverso problema, per esempio, quello della doppia verità del PCI: quando già da tempo il partito aveva rinunciato alla rivoluzione per la base questa era ancora nei piani e il partito non faceva nulla per togliere questa convinzione.
Dall’intervento del senatore Pellegrino, presidente della Commissione stragi dal 1994.
L’anomalia del Pci ha finito per creare, dalla fine della guerra in poi, una doppiezza nel corpo stesso dello Stato: Gladio e Gladio rossa.
"Questo confronto, rimasto sostanzialmente allo stato latente per tutti gli anni Cinquanta e gran parte dei Sessanta, si incendiò con la rivolta studentesca e le lotte operaie, fino a trasformarsi in una sorta di guerra civile, seppure a bassa intensità. Pezzi di questo mondo sotterraneo anticomunista delle istituzioni si attivarono infatti per imporre al Paese una svolta autoritaria. I loro progetti fallirono, ma furono a lungo occultati perché la realtà del doppio livello doveva restare incoffessata."
"il bacillo di questa malattia va forse identificato proprio in quel concetto di "segreto" che , da iniziale entità più o meno fisiologica in qualunque democrazia, si è trasformato col tempo in un vero e proprio cancro. Il Segreto ha finito per alimentare se stesso, degenerando e corrompendo il tessuto dello Stato. La conclusione è che, per esempio, anche questo libro, che si basa sulle ultime scoperte della commissione, non dice nulla di nuovo sui "fatti" e soprattutto sui nomi certi, ma può soltanto ricavare dalle scoperte le conclusioni politiche, non quelle penali.
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