Da Adorno a John Cage, un viaggio fra le stelle

Che avevano in comune Marx e Freud? Oppure, Marilyn Monroe e Marguerite Yourcenar? O, ancora, Voltaire e Sylvia Plath? Leggere questa ‘bibbia’ dell’astrologia è molto più che un rito superstizioso, o un divertissement innocente: è un viaggio nell’altrove più profondo, quello del simbolico – se vogliamo – o, da una diversa prospettiva, quello del gossip internazionale (ma di alto livello). Alto perché si parla non solo di star e di cantanti, ma anche e soprattutto di personalità della scrittura, della filosofia, della storia. E anche perché il grande protagonista è lo Zodiaco, ovvero la materia di cui è fatta l’astrologia. Le star, dopo tutto, la fanno da protagoniste.

Copertina di Astrologia per intellettuali, di Marco Pesatori

L’autore, già noto per aver scritto di sogni, cerimonia del tè, trigoni e simili, ci evita sia una Prefazione sia una Postfazione, pur deliziandoci con un ricco assortimento di note a fondo pagina e con un sottotitolo che dice già non tutto, ma quasi: Da Marilyn a Kafka, da Marx a Bowie: i segni zodiacali attraverso la vita di artisti, scrittori e filosofi.

L’indice è suddiviso per i 12 segni zodiacali, dall’ariete ai pesci, e ogni capitolo si sofferma a spiegare il segno relativo, a fornire informazioni e suggestioni, per poi addentrarsi nei particolari relativi a tre o quattro (a volte anche più) personaggi nati sotto quella stella: impariamo così che Cartesio era un Ariete, Machiavelli un Toro, Bob Dylan e Raymond Carver erano Gemelli, Jung un Leone, Borges una Vergine, Italo Calvino e Oscar Wilde due Bilance (come la sottoscritta!), Bram Stoker uno Scorpione, Louisa May Alcott era un Sagittario, Patti Smith un Capricorno, Mozart un Acquario, e che Antonello Venditti (Nati sotto il segno dei pesci) è in ottima compagnia, assieme a Jack Kerouac, Pier Paolo Pasolini e Queneau.

Questo libro è sorprendente, sia per chi creda nell’astrologia, sia per gli scettici. A parte che vorrei spezzare una lancia a favore di questa scienza (oggi scaduta a pseudoscienza, ma le cose potrebbero cambiare ancora) che nel 1400 veniva studiata all’Università di Medicina di Bologna – ammetto che questo libro ha un fascino particolare a prescindere, ricco com’è di episodi storici, di citazioni, di allusioni alla psicoanalisi, all’antropologia, al mito, al mondo delle arti e dello spettacolo. E non dimentichiamo il titolo: astrologia per intellettuali significa che si rivolge a persone d’intelletto, ovvero a persone colte, o almeno con un buon grado d’istruzione, capaci di riflessione e pensiero critico. Non per snobismo, ma per far comprendere che qui non si fa divulgazione da rotocalco, ma che attraverso il “gioco delle parti” (per usare una metafora pirandelliana) a cui ci invitano questi 12 segni astrali chiunque può scoprire qualcosa di sé e degli altri.

E se vogliamo sbirciare nelle vite di persone famose che hanno avuto i natali simili ai nostri, pur lontani nel tempo e nello spazio, pur diversi sotto tanti punti di vista, faremo scoperte molto interessanti.