Crostata all’Oro dell’Etna
L’unione dei sapori più tipici della zona etnea
Forse è un eufemismo definirla crostata, in quanto la consistenza finale di questo dolce può essere accostato ai così detti dessert al cucchiaio, se consideriamo che per poterlo gustare è necessario l’uso di una forchettina o appunto di un cucchiaino.
Questo particolare dolce ha la finalità di abbinare i sapori più tipici che le zone brulle e selvagge intorno al vulcano Etna hanno la capacità di donare all’uomo. Le noci, le mandorle e l’immancabile pistacchio di Bronte sono quanto di meglio si possa utilizzare dei prodotti etnei. La marmellata di arance, realizzata con il tarocco sanguinello della zona, con il tocco esotico dello zenzero, completa questa osmosi di sapori irresistibili. Definire il tutto l’oro dell’Etna non ci sembra un’esagerazione.
Passiamo alla descrizione di questa ricetta, partendo dagli
ingredienti:
300 grammi di frutta secca mista (noci, mandorle, pistacchio) tipica della produzione agricolo della zona etnea;
200 ml di latte di riso;
100 ml di Maraschino;
150 grammi di marmellata di arance e zenzero fatta in casa
Procedimento
Tritare grossolanamente la frutta secca utilizzando un batticarne. Aggiungere il latte di riso (circa un bicchiere), il Maraschino (metà della dose del latte di riso), la marmellata di arance e mescolare fino a creare un composto non eccessivamente liquido nè troppo denso, l’ideale è la consistenza di una crema rustica.
Per chi lo desidera, si può dare maggiore corposità e volume al dolce aggiungendo qualche cucchiaiata di farina di riso.
Ungere una teglia e versare il composto uniformemente. Infornare a 180° per 20 minuti.
Accompagnare la crostata con un liquore al ficodindia.
- Oro dell’Etna
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -