Corsi di addestramento all’interno delle carceri per cani a servizio dei disabili addestrati dai detenuti

Proposta dello “Sportello dei diritti” per favorire il reinserimento degli ex-detenuti: corsi di addestramento all’interno delle carceri per cani a servizio dei disabili addestrati dai detenuti

di carlo madaro - giovedì 7 dicembre 2006 - 2924 letture

PROPOSTA DELLO “SPORTELLO DEI DIRITTI” PER FAVORIRE IL REINSERIMENTO DEGLI EX-DETENUTI: CORSI DI ADDESTRAMENTO ALL’INTERNO DELLE CARCERI PER CANI A SERVIZIO DEI DISABILI ADDESTRATI DAI DETENUTI.

Lo “Sportello dei Diritti” la cui delega è stata assegnata all’assessore Carlo Madaro, al fine di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro degli ex-detenuti, propone l’attivazione di corsi tesi a formare preparatori di cani per assistenza ai disabili. L’iniziativa – che segue il modello americano denominato Prison Dog Program attuato presso il penitenziario di Mansfield - vedrebbe la partecipazione di detenuti che, in una zona appositamente costruita preparerebbero alcuni cani assistiti da istruttori esterni ed altamente qualificati.

Alla base dell’idea, la capacità della relazione uomo-animale nel favorire i contatti tra le persone, che permetterebbe, almeno in parte la trasformazione delle carceri da cittadelle del comportamentismo in centro di più piena umanizzazione. Tanto più che i cani di servizio, diversamente dai cani per non-vedenti, sono praticamente sconosciuti in Italia.

La nuova prassi svolgerebbe due funzioni di notevoli importanza. Da un lato i cani appositamente addestrati sarebbero un supporto psicologico (vedasi, a tal proposito, la pet-terapy) e pratico per il paziente: infatti, imparano anche a eseguire compiti che il disabile non sa svolgere, come spegnere o accendere la luce, chiudere e aprire le porte o le ante degli armadi, raccogliere oggetti.

Dall’altro, potrebbero risolvere, almeno in parte, la depressione e l’assenza di autostima che prendono facilmente il sopravvento in un contesto di solitudine e privazione affettiva, quale quello delle carceri: l’utilizzo di animali potrebbe diventare un efficace strumento attraverso diversi meccanismi che tendono a riequilibrare tali situazioni di povertà psichica, costituirebbe un impegno e un’occupazione del proprio tempo, favorirebbe le interazioni tra le persone, donerebbe affetto, restituendo fiducia in se stessi.

Alcuni studi hanno monitorato i benefici ottenuti, verificando le modificazioni nei patterns comportamentali (schemi di comportamento) dei detenuti. In molti casi, soggetti aggressivi sono diventati più affidabili e disponibili; soggetti che erano generalmente violenti e ingiuriosi verso gli altri, ora mostravano una parte gentile e positiva della loro natura quando interagivano con i loro animali. Un altro risultato positivo è stato quello di stabilire relazioni più serene tra staff della prigione e carcerati. (Ballarini, 2000)

Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce propone una legge nella quale venga autorizzato l’uso degli animali nelle carceri, per il loro addestramento e che avrebbe come obiettivo quello di formare preparatori di cani per assistenza ai disabili.

Lecce, 02 dicembre 2006

L’Assessore Carlo Madaro

www.provincia.le.it SPORTELLO DEI DIRITTI SERVIZI IMMIGRAZIONE SALENTO viale Marche n° 17 73100 LECCE tel.e fax 0832/342703 -


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Corsi di addestramento all’interno delle carceri per cani a servizio dei disabili addestrati dai detenuti
30 dicembre 2006, di : mammateresita |||||| Sito Web: Corsi di addestramento all’interno delle carceri per cani a servizio dei disabili addestrati dai detenuti

Trovo importantissima, se non necessaria, questa proposta. Circa un anno fa, navigando in internet, incappai nel sito del penitenziario di Mansfield poichè cercavo informazioni sull’addestramento di cani per disabili(ho un bambino autistico). Credo che un penitenziario sia il luogo per eccellenza dove debba esere svolta quest’attività. In effetti l’addestramento di un cane richiede tempo, dedizione e lo spazio di un cortile, esattamente ciò che un detenuto ha a disposizione. Tutti avrebbero da guadagnare: i detenuti, i cani, ed i disabili. Tutto questo a costo zero! Spero che questa proposta dotata di eccezionale buon senso venga seriamente presa in considerazione.