Contro le norme antiterrorismo del Governo

Una Lettera al Presidente della Repubblica, del FreakNet Lab di Catania, contro le "Nuove norme per il contrasto del terrorismo internazionale e della criminalita’" varate dal Governo Berlusconi.

di Redazione - domenica 4 settembre 2005 - 2627 letture

Caro Presidente della Repubblica democratica, in questi giorni il Governo sta preparando delle misure che con la scusante della lotta al terrorismo finiscono per ridurre i diritti soggettivi dei cittadini e di tutte le persone che si trovano in Italia. Non ci e’ possibile rivolgerci direttamente agli estensori di queste ennesime norme dell’"emergenza" perche’, purtroppo per questo Paese, siamo governati da una parte politica che evita il confronto e disprezza il dialogo, cosi’ intenta com’e’ ad accrescere i benefici di pochi privilegiati a scapito di milioni di persone che ne risulteranno svantaggiate.

All’articolo 7 del provvedimento "Nuove norme per il contrasto del terrorismo internazionale e della criminalita’", nella forma in cui e’ stato presentato alla stampa, si legge che l’installazione di terminali pubblici per l’accesso all’internet e’ sottoposta all’assenso del questore, persino per le organizzazioni a carattere privato. E in un’altra parte del decreto si legge che l’accesso a detti terminali e’ consentito mediante la registrazione di un documento di identita’ di chi li usa.

Ci rivolgiamo a Lei in qualita’ di difensore della Costituzione, per impedire la promulgazione di una norma in netto contrasto con l’articolo 15 che garantisce la liberta’ in ogni forma di comunicazione. I Costituenti non fanno menzione delle tecnologie elettroniche - ovviamente, dati i tempi - ma cio’ non puo’ essere interpretato dal Governo come una deliberata esclusione dal campo di efficacia di questi diritti. Al contrario, riteniamo che proprio su questa sfera debbano essere introdotti i diritti della nostra Carta fondamentale e che questi vadano anche estesi con quelli conquistati negli anni del pionerismo telematico e maturati nell’era dell’internet di massa. In considerazione della storia politica della nostra organizzazione e dell’universalita’ dei nuovi diritti che essa ha promosso nei suo dieci anni di attivita’, riconosciamo nel provvedimento del Governo un attentato anche contro l’articolo 2, per il quale "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo".

Per tutte queste ragioni, coscienti e riconoscenti della fermezza con cui in analoghe occasioni ha sbarrato il passo a norme divergenti dai fondamenti del nostro Ordinamento democratico, Le chiediamo di non avallare questo provvedimento anticostituzionale.

FreakNet


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