Con il rinnovo Italia-Libia il Mediterraneo è ancora più buio
È un rinnovo che si porta dietro nove anni di silenzi, omissioni, respiri interrotti.
il 2 novembre il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia è stato rinnovato, ancora una volta, nel silenzio. Nessuna firma, nessun dibattito pubblico: il rinnovo è automatico, ogni tre anni, senza bisogno di annunciarlo. Anche questo fa parte di una strategia precisa: tenere nascosto ciò che accade davvero. Un accordo che, sulla carta, parla di cooperazione. Ma nei fatti, continua a finanziare intercettazioni violente in mare, detenzioni arbitrarie nei lager libici e respingimenti illegittimi. Tutto mentre si sceglie, deliberatamente, di non guardare.
È un rinnovo che si porta dietro nove anni di silenzi, omissioni, respiri interrotti. Tre anni in più di sostegno alla cosiddetta Guardia costiera libica, che da anni blocca le partenze, riporta le persone indietro con la forza e ostacola con sempre maggiore violenza le operazioni di soccorso in mare - fino a sparare contro chi salva vite, come accaduto anche il 24 agosto scorso. Tre anni in più di invisibilità.
Il governo parla di “riduzione degli sbarchi del 60%” e la chiama vittoria. Ma i dati internazionali raccontano un’altra realtà: la rotta del Mediterraneo centrale resta la più letale al mondo. Nel solo 2025, già 1502 persone risultano morte o disperse nel Mediterraneo, secondo il progetto Missing Migrants dell’OIM.
Sono numeri. Ma dietro quei numeri ci sono storie. Sogni. Famiglie. Vite. E un silenzio assordante. Perché queste morti non fanno notizia. Accadono lontano dalle telecamere, in acque internazionali, a bordo di barche mai segnalate. Oggi raccontare ciò che accade davvero nel Mediterraneo è sempre più difficile. I porti si chiudono non solo alle navi, ma anche agli sguardi.
Senza di noi in mare, il silenzio è ancora più profondo. Aiutaci a tornare dove possiamo fare la differenza, prima che sia troppo tardi. Grazie al sostegno di tante persone, siamo più vicini a ripartire. Ma mancano ancora 20.696 euro per rimettere in mare la Ocean Viking, là dove può salvare vite, dare voce a chi non ce l’ha, rompere il silenzio che uccide. Ogni giorno senza di noi è un giorno in cui il Mediterraneo inghiotte vite nel buio, senza testimoni.
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