Come mai , come mai sempre in culo agli studenti...
Si chiede alla Facoltà di Lettere e Filosofia più trasparenza nell’organizzazione di attività che in realtà dovrebbero essere gestite liberamente dagli stessi studenti, veri detentori dell’ex Monastero dei Benedettini
Giovedi 21 Giugno è stata una lunga nottata per gli studenti Catanesi e non, che l’hanno passata divisi tra due eventi musicali: la "Festa d’estate" ai benedettini per la giornata europea della musica e il concerto-evento alla Cittadella, "A red noisy night XI ", organizzato a chiusura dell’anno accademico e politico e a sostegno della campagna nazionale "Acqua Pubblica, ci metto la firma!", dal collettivo Tiromancino della facoltà di Ingegneria.
Le due serate si sono svolte contemporaneamente, cosa già strana per una città come Catania in cui di solito la sera non resta che fare la solita capatina al pub per trascorrere la serata allegramente, ma i Benedettini hanno chiuso le porte al pubblico molto tempo prima della Cittadella dove quegli studenti che avevano preferito passare la prima parte della serata all’ex Monastero sono prontamente accorsi. Le due serate hanno regalato al pubblico in festa entrambi momenti musicali ineccepibili, ai Benedettini con le performance di varie band dell’ateneo, e i Mab live, band londinese al femminile e alla Cittadella l’esibizione degli ANZIKITANZA, SKARAMANZIA e degli ARCHINUE’ che hanno continuato a suonare fino a tarda sera regalando ai fan un applauditissimo Bis.
Ma per quanto il livello musicale si è mantenuto costante in entrambi i luoghi, l’organizzazione è stata molto diversa.
Alla Cittadella affidata agli studenti del collettivo Tiromancino che alacremente lavoravano dietro il loro stand per offrire agli studenti il caratteristico "arrusti e mancia". Ai Benedettini affidata agli oscuri traffici di non si sa chi, probabilmente a venditori del quartiere che dalla vendita hanno ricavato parecchi denari, aiutati dallo staff assoldato di Buttafuori di professione avente l’ordine di non far entrare nessuna sostanza alcoolica proveniente dall’esterno. Il risultato di questo protezionismo sono stati prezzi esorbitanti negli stand all’interno del plesso e malumori generali. Qualche coraggioso e squattrinato studente, in risposta all’illegale commercio e in nome del libero mercato, improvvisandosi contrabbandiere ha cercato di fare passare le proprie bottiglie portate da casa o comprate nelle botteghe nelle vicinanze dei Benedettini, dove i prezzi erano assai meno elevati, ma è stato preventivamente bloccato e "pregato di uscire fuori" dai solerti bodyguard che come veri agenti non si facevano scrupoli di perquisire o pedinare coloro che portavano zaini sospetti. Anche l’entrata ai cani seppur con guinzaglio e museruola e ai loro rispettivi padroni, come in un qualsiasi locale, era proibita.
Alla Cittadella invece, senza che succedessero disordini, più permissivismo e di conseguenza aria più scanzonata e libera, allietata dalla musica fino a tarda notte e permesso di ingresso agli studenti che desideravano godersi lo spettacolo in compagnia dei loro amici a quattrozampe e di bere, risparmiando qualche soldino, le proprie bevande. Non per questo lo spettacolo è stato qualitativamente minore anzi dimostrando molta attenzione alle problematiche sociali all’interno della manifestazione tra gli stand presenti vi era un banchetto per la raccolta di firme contro la privatizzazione dell’acqua.
La politica della facoltà dei Benedettini invece rientra in quell’orientamento volto ad avvicinare gli abitanti del quartiere all’Università, che sta rivelandosi un vero disastro dato che l’interesse di questi volge più verso il lato economico che a quello culturale come dimostrano gli affitti molto alti proposti agli studenti per gli alloggi intorno alla zona di Piazza Dante e i lucrosi guadagni incassati dalle "putie"della zona. Lanciando il sasso e nascondendo la mano si vuole ricordare la distruzione di "Casa Nicolina" l’aula studio della Facoltà di Lettere che gli studenti autogestivano, completamente distrutta da ignoti mai individuati, ed è ancora oggi inagibile. Molti si sono chiesti perché fu distrutta da un incendio, attorno ad essa gravitavano interessi ed anche antipatie dovute alla convivenza non sempre pacifica e a volte "infiammata" da differenze ideologiche tra gli studenti e i ragazzi del quartiere che reputavano gli studenti degli intrusi.
Si chiede alla Facoltà di Lettere e Filosofia più trasparenza nell’organizzazione di attività che in realtà dovrebbero essere gestite liberamente dagli stessi studenti, come avviene in altri plessi universitari, e chiarimenti su chi ha guadagnato e perché nelle manifestazioni passate, arrivando perfino ad assoldare dei "bravi" per i propri interessi e rubando diritti e spazi agli studenti, veri detentori dell’ex Monastero dei Benedettini.
Uno studente della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -