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Clown Dottori a consulto

“Guarir dal Ridere - Clown Dottori: Conquiste e prospettive della Gelotologia è il convegno che si è tenuto a Roma il 17 aprile 2007...

di Enzo Maddaloni - martedì 24 aprile 2007 - 6550 letture

Il 17 aprile nella Sala Promoteca del Campidoglio, con il Patrocinio del Comune di Roma e dell’Assessorato alle Politiche di Promozione della Famiglia e dell’Infanzia si è tenuto un convegno sul tema: “Guarir dal Ridere - Clown Dottori: Conquiste e prospettive della Gelotologia (dal Greco gelos che vuol dire riso).

Il Convegno è stato organizzato dal Comune di Roma in collaborazione con la Federazione Internazionale Ridere per Vivere e l’Istituto di Ricerca, Documentazione e Formazione Homo Ridens che attraverso il metodo “Comicità & Salute” forma i Clown Dottori ed i Volontari del Sorriso della Federazione Ridere per Vivere.

info: www.riderepervivere.it

Il programma della giornata è stato ricco di spunti di riflessioni e di testimonianze. Dopo il saluto del Sottosegretario al Ministero della Solidarietà Sociale Franca Donaggio e dell’Assessore alle politiche di promozione della famiglia e dell’Infanzia Lia Di Renzo si sono susseguiti i diversi relatori.

Significativi le testimonianze portate da diversi filmati , come quello “Zagrabria Sganau” della Missione del Sorriso in Croazia fatta a luglio del 2006 dai Clown Dottori e dai Volontari del Sorriso di Ridere per Vivere o come l’esperienza di Serena Roveta del Piccolo Circo diventi strumento di integrazione interculturale e sociale: Ragtime, ovvero “Piccoli Clown Rom crescono …esperienza nei Campi Rom – Salvati 2 di Roma, dove hanno convissuto Serbi e Croati sotto lo stesso tendone.

Simona Natalucci - Antropologa - con la sua ricerca e tesi di laurea “La Comunità che cura: il ruolo del Clown Dottore nei processi di umanizzazione di una comunità”, vuoi che sia “campo rom” o corsia di ospedale ci ha accompagnato in un viaggio del tempo alla ricerca delle nostre identità, appartenenze e del nostro tempo che dovrebbe far comprendere allo stesso medico che è tempo di ascoltare, prendendosi cura della persona nel suo insieme e non della malattia.

L’orecchio del medico sulla spalla del paziente è un abbraccio d’amore di cui forse lo stesso paziente ne ha bisogno.

Con il suo magistrale intervento Lucia Angrisani – Psicologa – ci ha illustrato la sua ricerca su 92 bambini: 46 gruppo di controllo e 46 gruppo di sperimentazione di età compresa tra 0 e 14 anni scelti casualmente tra i bambini che, da agosto 2005 a maggio 2006, hanno subito un intervento chirurgico programmato nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma.

La ricerca ha rilevato che nel gruppo di controllo si è avuta l’esigenza di aumentare (anche) la somministrazione di analgesico intraoperatorio (analgesico di mantenimento dell’anestesia) con una frequenza di 10 bambini su 46 a differenza di soli 3 su 46 del gruppo sperimentale dove c’è stato l’intervento del Clown Dottore.

La stessa Lucia Angrisani nel suo intervento sottolinea: “Dalle osservazioni da me effettuate e dalle analisi dei test cui ho sottoposto i bambini e le loro mamme, è stato possibile avere un quadro abbastanza vasto di informazioni e di dati. In maniera specifica si è osservato innanzitutto come sono variati i protocolli medici ed anestesiologici nel gruppo di controllo e in quello sperimentale. È stato osservato che, nonostante la preanestesia e l’anestesia intraoperatoria debbano, di norma, seguire dei protocolli standardizzati per ogni tipo di intervento, nel gruppo sperimentale, composto dai bambini che hanno avuto modo di interagire con i clown dottori, c’è stato un minor utilizzo di farmaci in entrambi i casi. Questo risultato è dovuto al fatto che i due tipi di protocollo presi in esame sono condizionati, comunque, dal comportamento del singolo bambino; un bimbo particolarmente agitato, magari perché impaurito, ha bisogno di un anestetico capace di sedarlo maggiormente; infatti i nostri dati mostrano che nel gruppo di controllo i bambini hanno avuto bisogno, intra-operatoriamente, di un’analgesia di mantenimento dell’anestesia più alta di quelli del gruppo sperimentale. Ad oggi però, agli anestesisti non è dato modo di seguire un tipo di protocollo pre - intra e post-operatorio costruito ad personam; al contrario, essi sono obbligati a seguire, in linea di massima, il protocollo medico rischiando di sovraccaricare, o subdosare, di anestesia e di anestetico, un piccolo paziente dovendo ricorrere poi ad una terapia di urgenza.”

Lucia Angrisani ha contributo attraverso la sua ricerca a chiarirci come l’intervento del Clown Dottore allieva il dolore e predispone i bambini che sono accompagnati dal Clown Dottore in sala operatoria per essere sottoposti ad interventi chirurgici, a non aver bisogno di pre-anestesia e come al risveglio soffra meno e si abbrevia cosi anche il decorso post-operatorio e la stessa degenza media dei ricoveri.

La sua ricerca, presentata ufficialmente per la prima volta in Italia ed argomento anche della sua tesi di laurea, in questa occasione è stata articolatissima e dimostra, con numeri alla mano, di come il Clown Dottore possa essere inserito a pieno titolo nel progetto “Ospedale senza Dolore”, definendo con estrema chiarezza quali possono essere le linee guida e gli standard anche per la definizione delle misure per rilevare i benefici attraverso parametri medici e psicologici.

Questa ricerca supporta ed avvalora ancora di più i dati statistici di un’altra ricerca (Vignoli 2005), che già parlava di una diminuzione della degenza ospedaliera del 50% e dell’uso di anestetici del 20% nei bambini che interagiscono con i clown dottori (dal Press Point dell’Ospedale Pediatrico Meyer; ottobre 2005).

Queste ricerche sono state confermate nella loro validità medica dal successivo intervento del Prof. Alessandro Calisti - Primario di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale San Camillo di Roma, il quale, dopo aver “sperimentato” anche lui l’intervento nel suo reparto dei Clown Dottori, afferma “…questo aiuta noi medici ad essere sempre più una comunità che cura….abbiamo verificato che i bambini dopo l’intervento dei Clown Dottori hanno minore ansia all’induzione dell’anestesia…per questo abbiamo sempre più bisogno di passare dal concetto di policlinico, nel quale il paziente viene visto solo per pezzi al vecchio concetto di ospedale nel senso di ospitalità della presa in cura della persona.”

Sia la D.ssa Bianca Spadolini – Ordinario di Pedagogia Generale della Facoltà di Scienza della Formazione dell’Università di Roma Tre - che il Dott. Mario Tallarico – Psicologo e responsabile scientifico dell’Associazione “A.Tudisco” di Roma, che aderisce anch’essa Federazione Nazionale Clown Dottori, hanno introdotto il tema rispettivamente della “Formazione del Clown Dottore” e de “Il Clown Dottore, una nuova figura professionale” anticipandoci uno degli argomenti che sarà meglio approfondito nel primo Convegno Nazionale della Federazione Nazionale Clown Dottori (FNC) che si terrà a Sanremo - Grand Hotel de Londres - il 4-5 Maggio 2007 (Crediti E.C.M.).

La Federazione Nazionale Clowndottori ha la sua sede in Roma a Testaccio e nasce dall’unione di undici organizzazioni no-profit il 12 dicembre 2005 (associazioni, cooperative e fondazioni) che da anni operano nelle strutture socio-sanitarie ed ospedaliere in Italia e all’estero: Associazione Andrea Tudisco onlus, Associazione Aquilone di Iqbal a.p.s., Associazione culturale Sogno Clown onlus, Associazione G.A.U. - Gruppo di Azione Umanitaria, Associazione La Carovana dei Sorrisi, Associazione Will Clown Project, Federazione Internazionale Ridere per Vivere, Fondazione Theodora onlus, Il Cerchio del Sorriso, Il naso in tasca, Soccorso Clown Soc. coop. sociale onlus.

Il Convegno di Sanremo del 4 e 5 maggio 2007 metterà intorno ad un tavolo (in ordine alfabetico) Clown Dottori, Infermieri, Medici, Operatori Sociosanitari, Professori Universitari di Bolzano, Bologna, Parma, Genova, Roma e Psicologi.

Il convegno sarà occasione per fare il punto della situazione sulla Figura del Clown Dottore in realtà terapeutiche, il valore professionale di detta figura, una fotografia sulla realtà esistente in Italia e sugli sviluppi formativi e legislativi che detta figura dovrà avere per un futuro accreditamento.

A San Remo sarà interessante seguire l’intervento di Michael Christensen Direttore del Big Apple Circus di New York (Ufficialmente per la prima volta in Italia), che nel 1986 fondò la prima Clown Care Unit (unità di sostegno sanitaria di clown) presso il Presbiterian Hospital che cominciò ad operare in New York e poi successivamente a Boston, Los Angeles e San Francisco. Sono stati creati circa 17 progetti negli ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio Americano con circa 90 Clown operativi e oltre 200.000 bambini assistiti fino ad oggi.

Per saperne di più su quest’altro evento importantissimo potete consultare i siti: www.clowndottori.it www.federazionenazionaleclowndottori.org

Nel frattempo il Convegno del 17 aprile a Roma si è concluso nel pomeriggio con altri importantissimi contributi.

Sonia Fioravanti – psicoterapeuta – fondatrice insieme Leonardo Spina della Federazione Ridere per Vivere, ci ha ricordato che “…negli ultimi anni l’epigenetica, una rivoluzionaria branca della biologia, ha dimostrato che il cervello della cellula non è il DNA e che esso non è il responsabile del destino di un essere umano. L’attività dei geni infatti è controllata da “proteine” che avvolgono, coprono i geni proprio come una manica: occorre un segnale ambientale per spingere le “proteine manica” a cambiare forma, staccarsi dalla doppia elica del DNA , permettendo cosi la lettura del gene.…..per segnali ambientali – continua Sonia – intendiamo le informazioni provenienti dall’ambiente, gli apprendimenti che, traducendosi in pensieri, credenze emozioni interagiscono direttamente con la membrana della cellula (considerato il vero cervello) e con il suo complesso meccanismo recettore/effettore, che come un interruttore attiva il comportamento della cellula.”

Questo grande cambiamento nella scienza impone anche un grande cambiamento nell’approccio alla medicina. Sonia Fioravanti in questo caso ci rinvia alla “…medicina vibrazionale , alla psicologia energetica, alla fisica quantistica che ci offrono nuove interessanti informazioni che trasformando le nostre convinzioni ci rendono protagonisti del nostro destino e co-creatori della nostra realtà”.

Tesi sostenute anche nel suo intervento dal Prof. Francesco Bottaccioli – Docente di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) www.sipnei.it - “…con gli studi più recenti sulla neurobiologia delle emozioni, abbiamo capito che le vie nervose attivate dalle emozioni sono strettamente collegate a quelle che attivano la reazione di stress. Queste reazioni dal cervello, con una cascata di ormoni e neurotrasmettitori, inviano messaggi che modificano molte funzioni dell’organismo: l’equilibrio del sistema immunitario, l’umore e perfino il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Per questo non è più stravagante connettere emozioni, traumi, abusi, cattiva gestione dello stress, e malattie di diversa origine ed entità”.

Con la PNEI si chiude così la storica separazione, contrapposizione , tra mente e corpo della medicina organicistica.

“Guarir dal Ridere” la "comico terapia" quindi non è più ormai una “stravaganza” di qualche “folle” Clown Dottore ma si può affermare senza enfasi che è uno dei nuovi approcci scientifici della medicina del XXI secolo.

Lia Di Renzo – Assessore per la Promozione della famiglia e dell’Infanzia del Comune di Roma – ha ringraziato tutti i Clown Dottori della Federazione Ridere per Vivere per il contributo che stanno dando anche al processo di umanizzazione degli ospedali Romani: Sandro Pertini; G.B. Grassi; Istituto Dermopatico dell’Immacolata; Villa San Pietro ; Lazzaro Spallanzani; Policlinico Agostino Gemelli; Policlinico Umberto I nella realizzazione del progetto “Sorridi in Ospedale” sostenuto dal Comune di Roma.


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