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Cinema e spot: quando lo sponsor diventa ingombrante

I film si riempiono sempre di più di messaggi promozionali un tempo detti "occulti", ora che se ne parla, di occulto non c’è più nulla, ma ne siamo proprio sicuri??

di Maria T De Monte - martedì 20 marzo 2007 - 4163 letture

Allora vediamo... un bel film al cinema! Lontani da spot, pubblicità, prodotti dietetici ( che volete, anche se non si vede, torna la primavera e mica vorrete mettervi in spiaggia con i rotolini di ciccia sui fianchi!!). Insomma, lontani da suggerimenti commerciali vari, ce ne andiamo al cinema, dove se c’è pubblicità te l’additano come occulta e ci sputano pure sopra... Mah!! L’ultimo film, bello bello, di Ferzan Ozpetek, contiene una scena di almeno 30" buoni in cui viene inquadrato un palazzo in costruzione con un mega-cartello POSTE ITALIANE che è impossibile non notare. La stessa citazione appare in altre scene del film, magari più velata, eppur presente. Un’occhiata ai titoli di coda, ma quelli della coda della coda, rivela che la suddetta S.P.A. è tra gli sponsor del film. E che c’è di male? "Nulla", risponderei, "solo che avrei voluto evitare i suggerimenti commerciali". E uno. Chiunque ami i film di animazione e si sia incuriosito della visione di "Barnyard, Il cortile", si sarà accorto che dopo circa 10’ di film, parte una suoneria anche troppo conosciuta dei cellulari Motorola. Prima reazione: controllare il proprio telefonino ( della patologia da dipendenza tecnologica parleremo un’altra volta...), seconda reazione: guardi lo schermo e scopri che la mucca pazza del momento tiene in mano l’ultimo modello di motorola con cui chiama le proprie amiche talpe-spacciatrici di prodotti umani. Ma non perdiamoci in chiacchiere. Nella seconda parte dello stesso film, parte la frase "Niente più Red Bull" e prima che associ la parola al contesto "vaccaro" in cui si svolge l’azione, ti parte l’immagine della lattina snella, alta e bicolor della famosa bibita alla taurina, poi quella delle lattine montate su vetture tipo fiat 500, infine ridi perchè si parla di mucche... Americanate, dicono.

E in effetti credo che i primi ad utilizzare lo sponsor per finanziare i propri film siano stati proprio gli americani. Basti ricordare Dallas ed i suoi fiumi di wiskey che crearono un vero e proprio caso negli Stati Uniti. Ma Ozpetek?? e Poste Italiane?? Insomma, non è la prima volta che si parla di queste cose, lo so. Ma aborro la generazione figlia degli spot a cui appartengo e che contribuisco a riprodurre. Mi chiedo se si è accorta di parlare come uno spot. Domani torno al cinema, chissà cosa vorranno vendermi dietro il corrispettivo del biglietto d’ingresso...


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Cinema e spot: quando lo sponsor diventa ingombrante
18 maggio 2007

bisognerebbe sapere che il caro ferzan ha girato degli spot x le poste italiane(quelli dei paguri x intenderci), dunque c’è un vero e proprio patto tra il regista e le poste...in ogni caso ciò che conta è che i film nn ne risentano, alla fine nn c’è nulla d’ingombrante.