Ciao guagliò
James Senese, l’anima nera partenopea, ci ha lasciato
Non ce l’ha fatta a resistere il grande cuore di James Senese. All’età di 80 anni, dopo un lungo ricovero in ospedale per complicanze da una polmonite, l’artista ha riposto per sempre l’anima del suo sax.
Descrivere artisticamente e musicalmente cosa abbia rappresentato James Senese per la musica partenopea ed internazionale, si rischia davvero di apparire ripetitivi e banali.
Il suo sound, immancabile compagno di una carriera, nata dall’esperienza di Napoli Centrale, il gruppo musicale inventato dall’artista che portò una ventata di jazz rock nel panorama musicale degli anni ’70, rivoluzionando il modo stesso di concepire la musica napoletana, legata fino a quel momento a un classicismo folcloristico di tradizione.
Napoli Centrale fece parte dei momenti più salienti del film "No grazie, il caffè mi rende nervoso" del 1982, con alla regia Lodovico Gasperini e come interpreti Lello Arena e Massimo Troisi e lo stesso James Senese.
Ricordarlo con gli anni successivi, che lo portarono a suonare con il compianto Pino Daniele e quel irripetibile gruppo di musicisti ad altissimo livello che videro sullo stesso palco Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Joe Amoruso e Tony Esposito, vuol dire anche ripassare con la mente diversi decenni di sonorità e coinvolgimento emotivo, la cui nostalgia è sinonimo di rimpianto per un’espressione artistica da riassorbire dai vecchi vinili e la consapevolezza di non poterli più rivedere insieme in una delle tante piazze calpestate in quegli anni, in giro per l’Italia.
Per non rischiare e non volendo apparire retorici e scontati, ci limitiamo, pertanto, a ricordale l’immensa umanità artistica di James Senese, riproponendo ai lettori l’articolo che pubblicammo sulle nostre pagine il 3 aprile del 2023, quando l’artista ci omaggiò con la sua musica presso il Teatro ABC di Catania.
Di seguito il link all’articolo:
James Senese al Teatro ABC di Catania

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